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MAKING MOVIESAL CINEMA
The Predator
Shane Black
2018  (20th Century Fox)
HORROR FANTASCIENZA THRILLER
all MAKING MOVIES
25/10/2018
Shane Black
The Predator
Il problema di questo talentuoso sceneggiatore (e ora anche regista appunto) è il non essere mai uscito dagli anni ‘80. Il che, in un momento come questo di pieno revival, sembrerebbe una cosa ottima, se non fosse che lui si ostina a proporre stereotipi ormai fastidiosi e ormai inefficaci.

Prima di iniziare, è bene sapere qualcosa del regista di questo film, ovvero Shane Black, ormai un po' tutti hanno sentito nominare grazie ad Iron Man 3 e a The Nice Guys nonostante quest’ultimo sia stato un flop al botteghino. Ecco, è bene sapere che Shane Black negli anni ‘80, inizio ‘90 è stato uno sceneggiatore fondamentale di quel tipo di cinema action/fracassone, creando dei veri e propri stereotipi che caratterizzeranno i film d'azione di quegli anni e anche di quelli a venire.

Per citare alcune sue pellicole: Arma Letale e Arma Letale 2, Scuola di Mostri, L'ultimo Boy Scout e quel capolavoro che è Last Action Hero.

Senza dimenticare che il buon Shane era tra i protagonisti del primo Predator.

Ora, il problema di questo talentuoso sceneggiatore (e ora anche regista appunto) è il non essere mai uscito dagli anni ‘80. Il che, in un momento come questo di pieno revival, sembrerebbe una cosa ottima, se non fosse che lui si ostina a proporre stereotipi ormai fastidiosi e ormai inefficaci.

Veniamo al film in questione. Gli ingredienti sono tutti quelli classici di Shane Black, un plotone di gentaglia fuori di testa (molto A-team all'inizio) che si ritroverà a fronteggiare Predator in persona. Il solito ragazzino autistico, che tanto andava negli anni ‘90, come in Codice Mercury ad esempio, e che sarà insopportabile in alcuni momenti - e anche una palla al piede -, e infine una scienziata tostissima e sexy che correrà e sparerà per tutto il film.

Il problema principale è che manca uno Schwarzenegger o comunque un protagonista degno di tale nome. Uno dei punti di forza del film originale del 1987 era proprio un protagonista che già solo esteticamente colpiva, subito riconoscibile, azzeccatissimo per il ruolo. Qui invece abbiamo l'esatto opposto, ovvero Boyd Holbrook, totalmente privo di carisma e personalità, che risulta persino irritante in alcuni momenti, colpa anche di una sceneggiatura non generosa nei confronti di questo personaggio, così come di tutti gli altri comprimari, spesso sopra le righe e sgradevoli. Non ci si riesce ad affezionare a nessuno, per cui anche le varie morti passano inosservate.

Il Predator in sé qui è sminuito, lo vediamo nudo, su un lettino in un laboratorio, o che corre in mezzo alla strada. Non fa più alcun effetto di terrore o comunque di curiosità e mistero che scatenava anni fa. Era persino gestito meglio in Alien Vs. Predator (ebbene sì, il film con Raul Bova).

C'è la pessima idea dei Cani Predator, causa di sequenze d'azione prive di emozioni, trite e ritrite.

Un lato positivo è sicuramente una violenza inaspettata. C'è dello splatter piuttosto esplicito in diverse scene, che in un film come questo, è perfettamente contestualizzato.

La colonna sonora riesce ad essere fastidiosa e onnipresente, rovinando anche alcune scene.

In conclusione, The Predor vuole essere un prodotto anni ‘80 attualizzato al nuovo millennio, mischiando un sacco di cose e creando una certa confusione. Tante le scene d’azione, ma anonime, anche se comunque ben dirette.

Diciamo anche che Predator oggi ha poco da dire come personaggio. Con Predator 2 del 1990, era stato detto tutto quello che c'era da dire in merito, risultando comunque già nettamente inferiore al primo capitolo.

In conclusione, intrattenimento assolutamente mediocre che forse divertirà chi andrà a vederlo senza alcuna pretesa, e magari chi disgraziatamente non ha mai visto il primo Predator di John McTiernan. Chi ha un minimo di malizia, difficilmente rimarrà soddisfatto da questa pellicola e da un Shane Black decisamente sottotono.