Quando nel 1967 Magical Mystery Tour fu mandato in onda per la prima volta sul canale 1 della BBC, fu un flop clamoroso. La tv trasmetteva in bianco e nero, privando la pellicola di quei colori accesi che ne esaltavano il fascino psichedelico, e il film, completamente assente dii sceneggiatura e bizzarro oltre limite, era davvero troppo per il compassato pubblico inglese, che seguiva la programmazione nazionale di prima serata. D'altra parte, morto poco tempo prima Brian Epstein, la creatività dei Fab Four, al culmine della loro carriera artistica, veniva privata di quell'alveo di ragionevolezza grazie al quale il manager di origini ebraiche condusse il quartetto al successo planetario. Probabilmente, Epstein non avrebbe mai permesso ai quattro di imbarcarsi in un'avventura così folle e sconclusionata, e a rivedere il film anche a distanza di cinquant’anni, se ne comprendono appieno i motivi. Se con sguardo moderno, Magical Mystery Tour appare, infatti, come una specie di divertissement, uno sfizio cinematografico di quattro onnipotenti rockstar in vacanza dagli studi di registrazione, gli spettatori dell’epoca rimasero allibiti innanzi a un'opera talmente paradossale, da far pensare al deliquio di un tossico in trip da marijuana. Il film, dalla trama esilissima, racconta di un viaggio in autobus nel Sud dell'Inghilterra, al quale partecipano, oltre ai Beatles, anche un gruppo sgangheratissimo di personaggi dai connotati tanto grotteschi da far invidia a una pellicola di Fellini. La gita fuori porta si trasforma presto in un Magical Mystery Tour, grazie agli incantesimi di un gruppo di maghi burloni (ancora i quattro Beatles sotto mentite spoglie, in compagnia del al road manager Mal Evans). Tra corse in macchina, musica, visioni di spaghetti serviti a badilate, spogliarelli, hostess provocanti, militari isterici e gag surreali, il film, per quanto pasticciato e naif, rappresenta la miglior occasione per immergersi nei colori di quegli anni memorabili in cui psichedelia, LSD, power flower, abitudini sessuali disinibite e istrionica creatività pop segneranno per sempre i costumi delle generazioni a venire. Tra le canzoni in scaletta: The Fool on the Hill, Flying, I Am the Walrus, Blue Jay Way e Your Mother Should Know. La verssione rimasterizzata del 2012 è ricca di contenuti speciali, con immagini inedite del Making of, interviste e video dell'epoca.