Erano in quattro e arrivavano da Liverpool. Iniziarono a esibirsi in piccoli locali di Amburgo e presto firmarono un contratto per la EMI, entrando nella scuderia di Brian Epstein. Nel 1963, erano già in vetta alle classifiche britanniche con un singolo irresistibile. Non stiamo parlando dei Beatles, però, ma dei Gerry & The Peacemakers, band meteora formata sul finire degli anni ’50 dai fratelli Gerrry e Fred Mardsen. Band meteora, dicevamo, perché la loro storia durò più o meno il tempo di prendere un caffè al bar, tanto che nel 1965 la loro popolarità era già al lumicino, nonostante una proposta musicale in linea con i canoni espressivi del tempo e un tour americano in leggero anticipo rispetto alla British Invasion. Se è vero che la loro carriera durò un battito di ciglia, è altrettanto vero che il loro esordio fu folgorante. Nel 1963, pubblicarono la citata How Do You Do It?, brano scritto da Mitch Murray, originariamente offerto ai Beatles (che però si rifiutarono di pubblicarlo come 45 giri), che grazie alla voce accattivante di Gerry Mardsen raggiunse alla velocità della luce la prima piazza delle charts britanniche. Dopo due mesi, il giochino si ripete con I Like It, altra pop song disimpegnata e gradevolissima, che conquista rapidamente il gradino più alto della classifica. Sarà, però, il brano successivo a dare ai Gerry & The Peacemakers imperitura fama. La canzone, che raggiunse il primo posto e rimase in classifica per ben diciannove settimane, si intitolava You’ll Never Walk Alone, ed era una cover di un brano scritto nel 1945 dalla coppia Richard Rodgers e Oscar Hammerstein, per il musical Carousel. In quel periodo, le tifoserie di calcio britanniche avevano l’abitudine di intonare durante la partita i singoli più in voga del momento. Uno di questi, era proprio You’ll Never Walk Alone, la cui esecuzione da parte dei tifosi del Liverpool (quelli situati nel Kop, la celebre tribuna dello stadio Anfield) fu immortalata da un operatore della BBC, divenendo da quel momento in poi l’inno dei Reds. La fama della canzone, che ancora oggi si intona anche negli stadi di Glasgow, Dortmund e Genova, è sopravvissuta a quella della band che l’ha portata al successo. Oggi, di Gerry & The Peacemakers non si ricorda nessuno, visto che il gruppo, dopo solo due anni, era già abbondantemente bollito. La loro cover di You’ll Never Walk Alone è però entrata nell’immaginario collettivo di tutti gli appassionati di calcio.