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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
War
Bob Marley
1976  (Island Records)
CLASSIC ROCK
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28/11/2017
Bob Marley
War
Sul finire del 1976, Kingston, capitale della Giamaica, è una polveriera sul punto di esplodere. Incombono le elezioni governative e le opposte fazioni politiche non se le mandano certo a dire: in città regna la paura e si susseguono, senza soluzione di continuità, attentati, sparatorie e pestaggi.

Sul finire del 1976, Kingston, capitale della Giamaica, è una polveriera sul punto di esplodere. Incombono le elezioni governative e le opposte fazioni politiche non se le mandano certo a dire: in città regna la paura e si susseguono, senza soluzione di continuità, attentati, sparatorie e pestaggi. In questo clima arroventato, sta per svolgersi il festival reggae Smile Giamaica, e star della serata sono Bob Marley e i suoi Wailers, invitati a esibirsi dall’uscente governo giamaicano. Sui manifesti dell’evento, infatti, è scritto a caratteri cubitali “ Concerto presentato da Bob Marley in associazione con il dipartimento culturale del  Governo della Giamaica “.

Dal momento che in passato Marley aveva già suonato su invito del PNP, il partito che detiene il potere nell’isola, l’opposizione attacca senza mezzi termini il cantante, accusandolo di fare il gioco propagandistico dell’enstablishment. Bob Marley, che per partecipare al festival, rientra a Kingston dopo un lungo periodo d’assenza, non è informato sulla situazione interna, e ritiene che, a prescindere dai fermenti politici, lui sia comunque considerato un sorta di eroe nazionale super partes, amato e venerato dal suo popolo. Si sbaglia, però, e si sbaglia di grosso. Il 3 dicembre, poco prima del tramonto, la villa nella quale Bob Marley risiede in compagnia della propria famiglia e di alcuni membri del proprio entourage, viene assaltata da un gruppo di facinorosi. Cinque colpi d’arma da fuoco infrangono una vetrata e quattro colpiscono all’inguine Don Taylor, agente di Marley, che si accascia a terra in un lago di sangue. Un proiettile colpisce anche Rita, la moglie del cantante, ferendola di striscio alla testa, mentre un altro proiettile, dopo essere rimbalzato sul muro, si conficca nel braccio sinistro di Bob, lambendogli il petto.

Potrebbe essere una carneficina, ma interviene la polizia e gli assalitori si dileguano nella notte. Marley adesso capisce di non essere più un intoccabile e ha paura che l’episodio possa ripetersi: mancano due giorni all’esibizione e salire su quel palco comporta un rischio altissimo. Quando la notizia dell’attentato diventa di dominio pubblico, nessuno, infatti, si aspetta che Marley partecipi al Festival, anzi lo danno già in partenza da Kingston (cosa che comunque avverrà subito dopo l’esibizione). Invece, Bob e i suoi The Wailers decidono egualmente di suonare. Il cantante, nonostante la ferita al braccio, che gli impedisce di imbracciare la sua mitica Gibson, apre il concerto con una versione strepitosa di War, tratta da Rastaman Vibration : la massa di dreadlocks si scuote al ritmo sincopato della canzone, Marley  sorride, parodiando l’atto di sparare, e canta “ That until the basic human rights are equally guaranteed to all, without regard to race dis a war!”. Quando, qualche tempo dopo, un giornalista chiese a Marley perché, nonostante tutto quello che fosse successo, quella sera avesse comunque trovato il coraggio di esibirsi, Bob rispose : "Se le persone che cercano di far diventare peggiore questo mondo non si concedono un giorno libero, come potrei farlo io?!".