Quando la band iniziò a lavorare alle canzoni che avrebbero poi dato vita ad Autofiction, decise che era giunto il momento di tornare alle origini.
Con una mossa che ha ricordato i giorni in cui da perfetti sconosciuti muovevano i loro primi passi, Brett Anderson, Mat Osman, Simon Gilbert, Richard Oakes e Neil Codling si sono recati in una sala prove nella deserta Kings Cross per montare la propria attrezzatura, allestire la sala e iniziare a suonare.
Sul disco il frontman Brett Anderson ha affermato: "Autofiction is our punk record. No whistles and bells. Just the five of us in a room with all the glitches and fuck-ups revealed; the band themselves exposed in all their primal mess.".
Autofiction è stato registrato dal vivo presso gli studi Konk a nord di Londra con Ed Buller, collaboratore di lunga data di Suede. Ed ha lavorato per la prima volta con la band producendo il loro singolo di debutto "The Drowners", che celebra il suo 30° anniversario questo mese.
Se 30 anni fa "The Drowners" simboleggiava uno splendido inno a una sessualità confusa e trasmetteva la vivacità di una eccentrica giovinezza, Autofiction si trova alle prese con le preoccupazioni e i pensieri di un momento diverso della vita, ma non per questo meno fondamentale.
“Autofiction has a natural freshness, it's where we want to be". ha affermato Anderson.
E il punto in cui i SUEDE vogliono essere è, in un certo senso, lo stesso in cui si trovavano quando hanno iniziato 30 anni fa: un gruppo di persone che vive della pura sensazione di creare musica insieme in una stanza.
“When we were rehearsing and writing this record it was this sheer, physical rush. That thing where you're hanging on for dear life", ha affermato il bassista Mat Osman.
Come suggerisce il titolo, Autofiction è uno dei dischi più personali di Anderson.
Riflettere sul proprio processo di scrittura di acclamate opere di memorie Coal Black Mornings e Afternoons With The Blinds Drawn ha aiutato Brett a trovare una nuova prospettiva su sè stesso, come artista e come cantante, agli occhi del pubblico, gran parte della quale è naturalmente finita nel lirismo di Autofiction.
Oltre a voler scrivere un seguito dopo The Blue Hour - disco entrato nella Top 5 del Regno Unito del 2018 - che fosse un salto grandioso come lo fu quello da Dog Man Star a Coming Up
e dopo due acclamati documentari (The Insatiable Ones di Mike Christie per Sky Arts e Rock Family Trees della BBC Four), unito all'avvicinarsi del 30° anniversario del singolo di debutto "The Drowners", i SUEDE con Autofiction non vedono l'ora di entrare nella quarta fase della loro esistenza.