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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
30/11/2018
Inude
La sospensione eccentrica di un ricordo
Sospensione è dire poco. Un cadenzato ritmo lisergico, digitale e anche decisamente monotematico e monotono.

Su questo si dipana una bellissima pittura a olio autunnale di foglie gialle e di pensieri, di ricordi, di un freddo che non ghiaccia e di un calore che si ricerca nelle piccole cose. Gli INUDE tornano in scena e lo fanno con la necessità di tirar fuori questo singolo che intitolano “Balloon” senza un preciso scopo mediatico e senza un preciso programma discografico. Quindi c’è ma non ha una carta di identità se non la firma dei nostri che diventa quasi cifra stilistica che torna, ciclica, lisergica. Le interviste agli INUDE sono sempre frecce in bilico tra la polemica e la fantasia, quindi non lasciatevi ingannare. La scusa è buona per dare spazio ad un brano ed un video senza maschere, senza inganno, senza la minima flessione di tempo. Aspettando il prossimo disco…

Un brano visionario che apre scenari davvero infiniti. Non posso non fare domande altrettanto visionarie. Ascoltando “Balloon”: perdersi nei sogni o inseguimento dei ricordi?

Perdersi nei ricordi.

Bolle. Il contorno è un cerchio perfetto oppure ci sono anomalie?

Secondo me è un bravissimo ballerino, ma non ne so molto di danzatori.

Cos’è per voi “Balloon”? In questa Italia di Indie-pop dai ritornelli facili?

“Balloon” è una dedica, una canzone fuori dal tempo, un nostro viaggio, per il resto non ci piace e non ci interessa metterla a confronto con il resto.

E poi le rose, sugli occhi, ovunque attorno. Che significano?

Una rosa è una rosa è una rosa (Cit.)

Perché nessun disco per questo brano?

Non sappiamo ancora se rientrerà in un Ep o magari nel prossimo album, avevamo la necessità di farlo uscire e l’abbiamo fatto.

Elettronica. Per niente invasiva, piuttosto cantilenante. Il futuro cosa sarà per voi?

Il futuro? Un bambino di pochi mesi, gigantesco, grande quanto una città, che fa quello che gli pare.