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REVIEWSLE RECENSIONI
Blurry Landscapes
La Jungle
2023  (Black Basset Records)
EXPERIMENTAL/AVANT-GARDE PROGRESSIVE ROCK
7/10
all REVIEWS
29/08/2023
La Jungle
Blurry Landscapes
Il sesto album del duo belga unisce numerosi generi di rock, dal progressivo, passando per il noise, al rock psichedelico e sperimentale, creando un album composto da undici tracce da gustare tutte d’un fiato.

Blurry Landscapes è il nuovo album dei La Jungle, nato (come hanno dichiarato Jim e Roxie nel comunicato stampa che annunciava l’uscita della nuova raccolta) in reazione a ciò che stava succedendo durante il periodo della pandemia, in cui tutto era fermo, soprattutto il mondo della musica.

Jim e Roxie hanno iniziato a suonare insieme nel 2013, a casa dei genitori di Roxie, e da lì non hanno più smesso. In un’intervista pubblicata sulla rivista musicale “Fifteen Questions”, Roxie rivela i suoi punti chiave nell’approccio con la musica: istinto e spontaneità. Per il duo, la musica non può essere un lavoro da solisti, è un’attività comunitaria, il cui scopo principale, come dichiarato da Jim nella stessa intervista, è di alleviare. Jim e Roxie non si chiedono prima cosa voglio esprimere facendo musica: fanno musica e basta. Non hanno un manuale da seguire. Jim sostiene, addirittura, che a volte ci mette anni a capire cosa ha suonato e perché.

 

Nel sito ufficiale dei La Jungle, il gruppo viene definito come “techno/kraut/transe/noise duo”, ma Blurry Landscapes sembra voler rompere le barriere di questi confini, per arrivare ad un mix di generi: come scritto da Djordje Miladinovic nella rivista musicale “Thoughts Words Action”: “con la loro miscela di noise rock, rock progressivo, art rock, krautrock, rock psichedelico, punk rock, sperimentale e altri simili, La Jungle crea un’esperienza che è allo stesso tempo elettrizzante e piacevolmente imprevedibile”.

L’album è il risultato di una sperimentazione a trecentosessanta gradi e la volontà di calpestare terreni nuovi si intuisce già dalla prima traccia dell’album, “Tomorrow”, in cui protagoniste assolute sono le percussioni, che mantengono, per tutta la durata del brano, lo stesso ritmo, prima con un suono semplice, poi più complesso, poi di nuovo semplice, come un ciclo che si conclude per tornare al punto di partenza.

 

Blurry Landscapes non costituisce solo un’esperienza dal punto di vista sonoro, ma anche visivo. I due artisti, infatti, hanno voluto dare vita ad un percorso completo, a tutto tondo, che non si occupasse solamente della musica ma anche delle immagini che la accompagnano. Per farlo, Jim e Roxie hanno raccolto i nomi di dieci artisti appartenenti alla cultura dell’art brut (per definizione un modo di fare arte fuori da qualsiasi schema o regola convenzionali) e hanno proposto a ciascuno di loro di ascoltare una traccia dell’album, scegliere un titolo e creare un’immagine interpretando visivamente il brano, senza alcun tipo di vincolo dal punto di vista artistico. Così, Blurry Landscapes non è solo composto da undici brani nella creazione dei quali il gruppo è riuscito a far sposare più generi, ma anche di un libretto che contiene le immagini realizzate dagli artisti a cui è stata fatta la proposta di collaborare.

Dal quadro generale dei La Jungle emerge la figura di un gruppo alla continua ricerca di nuove sonorità che vadano oltre il seminato e in cui la dimensione del live è il cuore pulsante dell’intero progetto. Jim e Roxie cercano l’evoluzione della propria musica album dopo album, fino ad arrivare ad un progetto, Blurry Landscapes, in cui musica e arte si sposano per dare vita ad un’esperienza fatta di suoni ed immagini che giocano tra loro.