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REVIEWSLE RECENSIONI
26/06/2020
Cloud9
Born Too Late
Dopo una serie di singoli i Cloud9 debuttano sulla lunga distanza con “Born Too Late”, un lavoro promettente e perfettamente in linea con la tanta voglia di anni Novanta che sta emergendo in questo ultimo periodo.

I Cloud9 sono un duo formato dalla cantautrice polacca Marta Pytel e dal produttore Francesco Terrana e, se uno non leggesse nelle note di copertina che Born Too Late è stato registrato nell’italianissima Carpi, potrebbero benissimo essere scambiati per una Pop band internazionale. Eh già, perché con il loro mix di Pop, Soul, Jazz, Funk e Hip Hop, e grazie a una pronuncia inglese pressoché perfetta da parte di Marta, i Cloud9 sono un ottimo aggiornamento di quanto fatto tra gli anni Ottanta e Novanta da altre celebri coppie artistiche, vedi Eurythmics e Roxette: un Pop raffinato, dalle grandi melodie e dalle molteplici influenze, adatto al passaggio in radio, ma allo stesso tempo con una produzione sofisticata.

Nonostante i Cloud9 lavorino assieme da circa tre anni, fin dal primo ascolto è chiaro che Born Too Late sia un album maturo, realizzato da due artisti con un background già ben strutturato. Marta, infatti, ha un passato da violinista classica e un presente da performer, mentre Francesco è un affermato produttore con alle spalle più di qualche successo internazionale House. Il terreno comune, e si sente perfettamente in Born To Late, è la musica Soul, vista la vocalità di Marta, fortemente influenzata da quella di Nina Simone e Lauryn Hill, sulla quale si innestano le produzioni vagamente Trip Hop di Francesco, tanto che, alle volte, lo spettro dei Massive Attack di Blue Lines si staglia prepotente.

Il profumo degli anni Novanta, infatti, è presente in gran parte dell’album, tanto che nelle atmosfere notturne e ipnotiche dell’album non è difficile intuire influenze provenienti dalla club culture britannica, soprattutto nei riferimenti alla Dub e alla Dance, ma non mancano anche echi Jazz e qualche richiamo alle produzioni dei Soul II Soul. Insomma, come debutto, Born Too Late è più che promettente e perfettamente in linea con la tanta voglia di anni Novanta che sta emergendo in questo ultimo periodo. Se fossimo in un mondo perfetto, qualche loro singolo dovrebbe ruotare in radio senza problemi, ed invece...


TAGS: BornTooLate | Cloud9 | JacopoBozzer | loudd | recensione