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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
Face To Face - Heart To Heart
The Twins
1982  (Hansa)
POP
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01/02/2018
The Twins
Face To Face - Heart To Heart
Heart to heart, synth to synth

Visti i tempi potevano tranquillamente mettere sotto una bella drum machine e sbrigarsela così. Invece dovremmo tutti riflettere e prendere esempio da questa generosità musicale che non ha eguali. Infatti quello che rende particolare questo pezzo cosi synth pop è la batteria umana, acustica, suonata. Una rarità in quella brodaglia di suoni-paccottiglia di certi anni 80 che invece, quando qualcuno li mescolava mettendo le giuste dosi di macchine e di strumenti tradizionali, costituivano mix che ancora oggi fanno scuola.

Quindi non dovreste sottovalutare la portata di questo pezzo che a torto viene spesso annoverato tra le compilation più becere e banali insieme a robaccia come Gazebo o Ryan Paris. “Face To Face” è, a proposito di strumenti elettronici, la sintesi perfetta della hit di successo, magari secondo canoni ora superati, ma non ne sono così sicuro. Tema portante che prepara l’ascoltatore a regolarità e simmetria, ritornello da Top Ten (e di successo ne ha avuto un bel po’) cantato un po’ da piacione languido con il ciuffo come usava ai tempi.

Non a caso i Twins sono tedeschi e quindi, come tali, esasperano nella loro imitazione anglofona i temi che contraddistinguono l’archetipo. Ma su tutto colpisce l’uso della batteria vera, e se mettete in fila questo pezzo con le altre hit di quel periodo potete accorgervi della differenza, che consiste in una quasi impercettibile mancanza di sincronia tra le parti in sequenza e quelle invece suonate, un effetto che nel pop lo danno pochi pezzi, per esempio “Electricity” degli OMD, mentre per trovare esempi più autorevoli occorre inoltrarsi in generi meno commerciali, a partire dalla new wave.

Per farvi capire, provate dopo ad ascoltare anche uno dei loro singoli successivi registrato con una drum machine e pronto per la discoteca e sentite la differenza. Ma per molti di voi, lo so, questa rimarrà solo e sempre una canzone che avete chissà quante volte selezionato nel jukebox di un locale pubblico, una stazione sciistica o in un bar di città, ogni giorno di quell’inverno lì.