Ci sono momenti in cui si sente forte la necessità di chiudere gli occhi, fare un lungo respiro e partire seguendo il ritmo non dei passi altrui, ma dei propri; questo vuol dire andare più lenti, a volte, senza lasciarsi distrarre dalla velocità del mondo che ci arruffa i capelli e le idee. Anche Divergenze ha deciso di agire così, in un mercato editoriale dove i libri sono fatti invecchiare in una stagione per assecondare – o pilotare – un consumo letterario sempre più “fast”.

I libri di Divergenze sono curati nei contenuti con storie accompagnate da apparati critici, note bio-bibliografiche, curiosità e documenti storici, ma anche nell’estetica, con copertine avoriate, legatura in filo di refe e grafica minimalista, per scelta. Le collane sono due: una per la letteratura, con romanzi, poesie, testi teatrali, e una per la saggistica.

L’obiettivo primario è riportare alla luce titoli seppelliti o confinati ai margini dal mercato, seguito da quello – non meno importante – di dare spazio a talenti contemporanei animati dalla passione, siano essi scrittori, talent scout, editor, critici o traduttori. Il logo stesso evidenzia un dinamismo circolare non chiuso, che accoglie e non delimita, anzi, è aperto a ricerche, suggerimenti, curiosità e nuove strade da percorrere. La casa editrice, infatti, non segue programmi rigidi, neanche nella pubblicazione dei titoli: il 4 aprile è uscito La trappola di Delfino Cinelli, il 7 maggio Le svedesi di Silvano Ambrogi e il 28 maggio è il turno di Mariposa, scritto a quattro mani da Lucia Rossetti e Manuel Maria Turolla; i prossimi, chissà.

Potete trovare la casa editrice Divergenze in diversi magici luoghi di Internet: sul sito web www.divergenze.eu e sulle pagine social di Facebook (https://www.facebook.com/divergenzeditore/), Instagram (https://www.instagram.com/divergenzeditore/) e Twitter (https://twitter.com/divergenzeediz); fisicamente, la potete incontrare agli eventi che organizza sul territorio e presto anche nelle fiere letterarie.

Divergenze è nata da un’idea di Fabio Ivan Pigola, consulente letterario, saggista, responsabile della webzine Kultural (http://www.kultural.eu/) e studioso di scienze politiche, storiche e sociali.