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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
03/05/2018
Uniformare l'ascoltatore italiano
In fondo un paninaro un po' evoluto
L’ascoltatore italiano: uno zombie da catena di montaggio. A ben guardare, un paninaro adattato ai tempi del web (ma più ignorante).
di Vlad Tepes

Lo diceva anche Louise Brooks, mitica attrice del muto americano, vittima della nascente industria del parlato e coscienza critica e sprezzante di Hollywood: “Cos’è il cinema d’oggi? Niente. Gli spettatori vengono educati a dimenticare il passato e ad accettare solo il presente. L’ultima cosa è la migliore, e basta”.

Il capitalismo attuale, ridicolo e meschino, macera se stesso nell’eterno presente. Solo il presente ha valore. Il passato, proprio perché è passato, non vale più. Il futuro, invece, non esiste.

Se fosse solo così…

Purtroppo la piccineria del presente, la spaventevole idiozia a esso connaturata, è un tumore che si estende anche al passato, lo divora, lo rende simile all’oggi; al contempo la scipitaggine del presente aggredisce anche il futuro, esclusivamente inteso come eterna ripetizione dell’attimo perfetto: il presente stesso.

La foto in alto (del 2015) distrugge in un colpo due generazioni della nuova canzone napoletana: Pino Daniele, idiotizzato in un rimpianto da santino, e James Senese, di cui si cancellano i tratti più eversivi per riproporlo quale sanguigno interprete da basso folclore.

Il presente (Jovanotti e Ramazzotti) metastatizza ogni cosa con ferocia nichilista, insulsa e ridanciana.

E questi due, ricordiamolo, sono delle nullità. Lascio a voi presagire la potenza dell’operazione a livello internazionale. Lo ripeto: ogni dissenso serve in tempi di totale dittatura.

Lascio a voi anche gustare la prosa del Jovanotti: l’uso iperbolico dell’eulogia (“Pino Daniele… un dono per l’eternità”); il cameratismo d’accatto ("mio 'fratè' Eros ...", "emozioni forti") a simulare una fratellanza spirituale generica e inesistente, che è solo basso edonismo – e in fondo una sublimazione dell’archetipico Gimme Five ("E ora non si dorme"); la piaggeria spinta sino al delirio insensato (James Senese "favoloso ... strepitoso", come se ne sapesse qualcosa, l'imbecille!); il sottile fascino dell’anacoluto…

L’ascoltatore italiano: uno zombie da catena di montaggio. A ben guardare, un paninaro adattato ai tempi del web (ma più ignorante).

 

Teso integrale del post di Jovanotti del luglio 2015: "Sono a Napoli è notte fonda e sono ancora emozionato di stasera. E ora non si dorme. Domani vi scrivo qualcosa in più, anche se sarà impossibile raccontare, ma ora voglio ringraziare mio "fratè" Eros (un grandissimo artista e amico) e il favoloso James Senese, il padre del nuovo sound napoletano e musicista strepitoso ... Stasera nel mezzo del mio concerto di fronte al pubblico di Napoli abbiamo celebrato Pino Daniele, che ci manca da morire, attraverso la sua musica, che è un dono per l'eternità a chi la ama e a chi l'amerà in futuro. Eravamo decine di migliaia ma sembrava di essere a casa.

Vabbuò, domani vi metto qualche foto e qualcos'altro se vi va.

Emozioni forti.

Se c'eravate e avete voglia di raccontare qualcosa voi domani vi leggo.

Grazie a tutti".