I Ride pubblicano il loro settimo album in studio, Interplay, in uscita il 29 marzo via Wichita Recordings / PIAS.
Il nuovo brano "Monaco" segue i precedenti "Peace Sign", inserito nella lista A di BBC Radio 6 Music, e il più recente "Last Frontier", che è stato accompagnato dalla notizia che i quattro saranno in tour nel Regno Unito e in Irlanda a settembre.
Nel nuovo brano "Monaco", i potenti testi del frontman Mark Gardener sono accompagnati da un'intensità synth rock gelida e pulsante che riflette l'urgenza del tema trattato, come egli stesso spiega: "La traccia di sottofondo proviene dalle precedenti sessioni all'Ox4 Sound e le abbiamo dato il nome demo di 'Monaco', dato che davamo un nome alle jam e alle idee che stavamo raccogliendo come nomi di luoghi. Una sera, durante le sessioni di registrazione all'Ox4 Sound, i ragazzi avevano lasciato l'edificio e io ero lì con il produttore Richie Kennedy e un ingegnere.
Stavo scrivendo alcune parole su come mi sentivo schiacciato nell'attuale clima economico, con l'aumento delle bollette dell'energia e tutto il resto; al punto che ora sembra che dobbiamo vivere per lavorare invece di lavorare per vivere.
La canzone è una riflessione su questa sensazione di come siamo tutti distrutti e costantemente sotto pressione dal punto di vista finanziario. È una sorta di chiamata alle armi contro questa situazione, mentre abbiamo ancora la forza di combatterla. 'Monaco' poi è rimasto come titolo ironico, perché la canzone è totalmente contro la follia dei pochi che vivono nelle loro bolle di ricchezza artificiali e distaccate a Monaco".
Interplay è il terzo album dei Ride da quando si sono riformati nel 2014, essendo stati insieme più a lungo nella loro attuale seconda fase rispetto alla loro iterazione originale come pionieri dello shoegaze degli anni '90. Hanno pubblicato Weather Diaries nel 2017 e This Is Not A Safe Place nel 2019, album che hanno riacceso la scintilla dei Ride, sia accontentando i vecchi irriducibili sia introducendo una delle band chitarristiche più lungimiranti della loro generazione a un pubblico completamente nuovo. Prodotto dalla band insieme a Richie Kennedy e mixato da Claudius Mittendorfer, unisce tutti i punti della loro carriera, prendendo i frenetici attacchi di chitarra, i groove ipnotici e i sognanti ganci melodici dei loro primi lavori e inserendoli in un modello sonoro più espansivo, ispirato a gemme pop degli anni '80 come Tears For Fears, Talk Talk e i primi U2.
Dal punto di vista tematico, l'album abbina i classici tratti lirici dei Ride, come l'evasione, i sogni e l'insoddisfazione della vita moderna, a un senso di resilienza e perseveranza che deriva dall'implosione, dalla riformazione e dalla ricerca di una strada per raggiungere il loro secondo picco, come spiega Andy: "Questo album ha richiesto molto tempo per essere realizzato e ha visto la band attraversare molti alti e bassi, forse il maggior numero di album dei Ride. Ma ci ha visto uscire dal processo come band in un buon momento, sentendoci in grado di scrollarci di dosso il passato e pronti a celebrare i talenti musicali combinati che ci hanno fatto incontrare in primo luogo".
Composti dai chitarristi/vocalisti Andy Bell e Mark Gardener, insieme al batterista Laurence "Loz" Colbert e al bassista Steve Queralt, i Ride si formano a Oxford nel 1988; quattro amici radicati nell'estetica art-school che combinano la sensibilità guitar-pop degli anni '60 con valanghe di rumore e ritmi incalzanti. Si trattava di una ricalibrazione dell'indie-rock che sarebbe stata definita "shoegaze" e con il loro fondamentale debutto Nowhere del 1990 arrivò una serie di successi commerciali e di critica che alla fine si arenarono nel 1996, con turbolenze all'interno della band che li spinsero a chiudere i battenti.
Si sono riformati nel 2014, trovando una scena globale piena di band debitrici dei Ride e dei loro coetanei (Tame Impala, Beach House e altri), e dopo un tour di successo sono entrati in studio con il leggendario produttore Erol Alkan per creare l'acclamato Weather Diaries e il seguito This Is Not A Safe Place. Oggi, nel 2024, lo shoegaze è uno dei generi musicali in più rapida crescita, avendo raccolto una nuova ondata di fan della Gen-Z tramite TikTok, con artisti come DIIV e bdrmm che hanno convertito milioni di visualizzazioni in numeri impressionanti di streaming e vendite di biglietti. A un quarto di secolo dalla formazione originaria e con una nuova generazione che scopre la loro musica, gli Interplay trovano i Ride a raggiungere nuove vette creative e più forti che mai.
