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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
22/02/2021
Inglorious
Le interviste di Loudd
“We Will Ride” è il quarto disco degli Inglorious. Quella pubblicato il 12 febbraio da Frontiers Music, è la prima creazione registrata con l’attuale formazione della band hard rock inglese. Io li ho incontrati nel 2019, c’era un palloncino di buon compleanno abbandonato fuori dal Legend Club di Milano, in cui avevano appena suonato, e mi hanno improvvisato a cappella un “buon compleanno” da urlo. Indimenticabile! Ovviamente non ero pronta con la telecamera, ma stavolta sono pronta per l’intervista.

Quali sono le principali ispirazioni che i vostri fan devono aspettarsi ascoltando il vostro nuovo album?

Nathan: Questa volta ci siamo concentrati molto sulla produzione di qualità e sulla presenza importante delle chitarre! Entrambi i ragazzi (Dan e Danny) sono fortemente influenzati da un chitarrista straordinario, che in queste canzoni si è decisamente fatto sentire. Inoltre, penso che questo sia un album molto più pesante del solito, perché è stato scritto durante il lockdown, qui nel Regno Unito. 

Com’è stato registrare insieme, con questa nuova formazione, già rodata in occasione dell'ultimo tour? Qualche storia divertente vissuta durante il making-of (anche se avvenuto durante una pandemia) o in occasione dell'ultimo giro di live? 

Nathan: Eravamo in un bellissimo appartamento a Cardiff, in Galles, e una notte siamo usciti sul balcone. Un gabbiano era lì e non riusciva ad andarsene dal balcone per via del vetro, improvvisamente ha vomitato (!) e abbiamo dovuto spaventarlo perché se ne andasse. È stata un po’ strana come situazione, non sapevo che i gabbiani vomitassero! [Risate n.d.r.] Ci siamo divertiti molto a creare quest’album, ma vorrei davvero che fosse possibile andare al pub, alla fine di ogni giornata.  

Qual è il tema principale della meravigliosa “She Won't Let You Go?”

Nathan: Danny ha scritto il riff e mi è venuta in mente una ragazza pazza che abbiamo incontrato a Londra durante una serata fuori: ha picchiato la nostra amica in un club e aveva i capelli color rosso vivo. A volte incontri personaggi da cui ti senti ispirato e questa donna pazza era ne è un esempio.

Che mi dici del significato e dell'ispirazione legata al nome dell'album, We Will RideNathan: Penso che l'ultimo album, chiamato Ride to Nowhere, abbia simboleggiato la fine di quella formazione; questa volta, con questo titolo, volevamo annunciare che siamo tornati, siamo forti, che continuiamo e trionferemo di nuovo. La canzone “We Will Ride” parla in realtà di una famosa highway woman, che è rappresentata nell'artwork della copertina dell'album principale.

Nathan, stai preparando qualche altra magica sorpresa per il tour, che speriamo sia il più presto possibile? Ho avuto modo di ascoltare l'incredibile cover di Alanis Morissette a Milano nel 2019...  Nathan: Grazie mille! Sì, il piano è quello di registrare un nuovo album a partire dal prossimo mese e poi di farlo uscire più avanti nel corso dell'anno. Potrebbe contenere quella canzone di Alanis...   Cosa ti manca di più degli eventi live?  Nathan: Le persone, adoro incontrare fan e follower. Sono il motivo per cui facciamo tutto questo, quindi mi manca davvero vederli, scattare foto, firmare le loro cose e vederli apprezzare la nostra musica. Mi sento molto fortunato perché posso fare tutto ciò come lavoro. Quando arriverà il giorno del primo spettacolo penso che potrei piangere!  Come sono cambiate la tua musica e la routine delle prove di gruppo prima e dopo questo periodo di pandemia? Nathan: Proviamo sempre e solo per un tour o per un album. Non siamo mai stati una di quelle band che si incontra ogni settimana. Non ne abbiamo davvero bisogno. In questa band tutti sono musicisti incredibili! È un onore farne parte. Di solito facevamo alcune prove di pre-produzione per l'album, ma non c'era modo questa volta, a causa del Covid.

Come avete iniziato con la musica, da dove viene questa passione? Nathan: Per me è iniziato tutto ascoltando i cantanti, sono ossessionato dalle grandi voci. Persone magiche che dimostrano fiducia in se stessi, stile… e l’unicità delle loro voci è incredibile. Amo David Coverdale, Glenn Hughes, Paul Rodgers, Freddie, Axl. Ho sempre voluto essere il frontman di una band, proprio come i miei eroi. Cantare è anche un'abilità naturale che ho da quando ero un bambino. Cantavo intonato e mi piaceva esibirmi anche a 5/6 anni.  

Come vi sostiene Frontiers e cosa ha aggiunto questa meravigliosa etichetta al vostro sogno musicale? Sono molto orgogliosa che sia un'azienda italiana! Nathan: Sono stati con noi dall'inizio e sono molto grato che siano rimasti con noi e che ci abbiano aiutato. Sono molto appassionati e penso sia fantastico che siano disposti firmare con così tante giovani band e a distribuire così tanta musica là fuori.    

C’è qualche nuovo talento o gruppo rock che ti piace e che suggeriresti di seguire?

Nathan: Amo Kris Barras, un chitarrista straordinario e un ragazzo eccezionale. Adoro anche i Those Damn Crows, un'altra band britannica. Ragazzi davvero fantastici che fanno e faranno grandi cose.

Nathan, qualche spoiler sul nuovo super gruppo in cui sarai coinvolto? Nathan: Ne so quanto te! Sono entusiasta di poter ascoltare le canzoni e iniziare a registrarle questo mese. È un onore essere in una band insieme a queste leggende e sono davvero entusiasta di unirmi a loro per dare vita a questo disco.

Prima o poi dovrete cantarmi di nuovo quell'incredibile Happy Birthday a cappella: eravamo al Legend e non era il mio compleanno, ma è stato incredibile! Intanto dobbiamo aspettarci un tour il prima possibile?  Nathan: Ahahaha ok, lo farò! E non appena si accenderà il semaforo verde torneremo in tour e non vedo l'ora di suonare di nuovo per gli italiani. Gli spettacoli lì sono sempre fantastici e adoro il cibo [altre risate, n.d.r.]! 

Dan e Danny, come gestite le chitarre sul palco e nella scrittura delle canzoni, visto che siete due chitarristi solisti di grande talento?  Danny: Io e Dan suoniamo insieme da alcuni anni e ci rispettiamo totalmente a vicenda, quindi di solito dividiamo gli assoli e le parti degli album precedenti per i set dal vivo e durante le prove. Con la scrittura invece di solito il risultato è uno sforzo di tutto gruppo, dipende da chi ha scritto cosa e da cosa si adatta meglio alla canzone. Dan: Prima di tutto, grazie mille! Danny ed io siamo grandi amici ed entrambi rispettiamo molto il modo di suonare dell'altro. Per i precedenti lavori degli Inglorious di solito è stato deciso quali parti suonare in sala prove, nel nuovo album invece dipende da chi ha scritto la traccia, tranne che in "He Will Provide", dove ci divertiamo entrambi. 

Phil e Vinnie, quale delle nuove canzoni pensate che vi divertirete di più a suonare, una volta che inizierà il prossimo tour?  Vinnie: Direi “Medusa” e “My Misery”, entrambe canzoni che non vedo l'ora di suonare dal vivo: sprigionano molta energia, sono piene di ritornelli orecchiabili e grandi riff, sicuramente sarà fantastico eseguirle dal vivo.  Phil: Mi divertirò sicuramente a interpretare "Messiah" e "She won’t let you go"! 


 

Line-up:
Nathan James – Lead Vocals
Danny De La Cruz – Guitar
Dan Stevens – Guitar
Vinnie Colla – Bass Guitar
Phil Beaver – Drums/Percussion

Rob Lindop – Keys/Piano

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TAGS: ElisaAiraghi | Inglorious | interview | intervista | loudd