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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
26/09/2022
Live Report
Marracash, 13/09/2022, Forum di Assago
Un live, quello proposto da Marra al Forum, completamente di un altro livello per quello a cui siamo abituati al rap in Italia. L’organizzazione della scaletta, i video sullo sfondo, la band, la durata e soprattutto la sua bravura al microfono sono davvero un unicum e coronano Marracash come uno degli artisti più in forma e completi che abbiamo in Italia.

Ci sono voluti due anni e mezzo per arrivare a sentire Marracash al Forum di Assago, dopo numerosi sold out e altrettanti rinvii delle date in modo che si svolgessero in sicurezza, finalmente abbiamo potuto vedere il tour di Persona. Nel frattempo però il rapper milanese ha pubblicato un altro disco: Noi, Loro e Gli altri, dunque il tour ha preso simbolicamente il nome di Persone in modo da racchiudere entrambi i progetti.

Un’operazione non semplice mettere due dischi così corposi e importanti in un solo concerto; andando mi chiedevo come fosse possibile, dando magari spazio anche a qualche classico della lunga carriera di Marracash in un concerto di un’ora e mezza (mettendomi negli standard dei live di questo genere). Ebbene, alla fine è durato due ore e un quarto, e mi sembra il primo dato non trascurabile dello show a cui ho assistito.

Meno di un quarto d’ora dopo le 21.00 Marracash compare sul palco su una lastra che scende da sopra il palco, molto simile a ciò che han fatto Kendrick Lamar e Kanye West in svariati tour. Il primo brano eseguito è “Body Parts”, l’intro di Persona, che da il via alla prima parte del concerto in cui si condensano tutti i pezzi di Marracash che non è possibile incasellare nelle hit da club e nei pezzi più pop o conscious.

Viene fuori dunque un lato fantastico dell’ultimo Marracash in brani come “Qualcosa in cui credere” o “Pagliaccio”, dove sulla pedana da cui è sceso arriva un cantante lirico che esegue in live il campione di “I Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo, campionata nel brano del rapper, anch se forse il momento più alto lo si ha con “Quelli che non pensano”: Marracash tutto in nero è visivamente da solo sul palco e rappa senza fermarsi e sbagliando poco nulla, solo su alcuni ritornelli si fa dare una mano.

In realtà Marracash non è da solo, ma ha dietro una band composta da tastiere, batteria, basso e chitarra, nascosta dietro lo schermo led, e che ci presenta solo dopo il quinto brano. Questa parte del live continua per una quarantina di minuti e poi si procede al primo cambio d’abito, veloce e intervallato con un video di una seduta con lo psicologo.

Il rapper rientra più sobrio per cantare brani come “Noi”, “Appartengo” con Massimo Pericolo e “Laurea ad honorem”. Anche Elisa sale sul palco per cantare il ritornello di “Neon”, l’intensità sale parecchio nell'esecuzione di “Poco di buono” e in particolare su “Nemesi” è dato un ampissimo spazio alla band.

Marracash a questo punto scende nuovamente dal palco per lasciare spazio ad un dj di fondamentale importanza come TY1, che inizia con la console a suonare alcuni brani storici di Marra finché dal nulla ricompare anche lui, però in mezzo al parterre, su un palco grande non più di 3 metri per 1, questa volta senza band ma solo con il dj e quicanta tutte le hit più ignoranti come “King del rap”, “badaboom cha cha”, “Scooteroni”, “Supreme” e altre. Un momento di puro fuoco durato una mezz’ora.

Poi marra torna sul palco centrale, dopo un altro cambio d’abito per fare gli ultimi brani, le hit più pop del suo repertorio: “Tutto questo niente”, “Niente canzoni d’amore” e così via. Il pubblico femminile in particolare si attiva in filmati un po’ strappalacrime e il concerto sembra finito su “Crudelia”.
Tutto molto bello, ma non era una chiusura adattissima al live appena assistito e infatti risale sul palco, in jeans e maglietta e chiude alla perfezione con “64 bars” e poi con “Brivido” e “love”, entrambe insieme a Gue che lo ha raggiunto sul palco. Coriandoli che esplodono, luci che impazziscono e la festa è finita, questa volta con una conclusione perfetta.

L’ispirazione principale di questo live, come anche degli ultimi dischi, è chiaramente quella di Kendrick Lamar, rapper americano di fondamentale importanza e capacità tecnica che  negli anni è riuscito anche a conquistare il pubblico mainstream senza snaturarsi, esattamente l’operazione che ha fatto Marracash nella sua carriera, e anche nel live si vede che Kendrick è un punto di riferimento (anche lui per esempio aveva la band ma oscurata).

Un live, quello proposto da Marra al Forum, completamente di un altro livello per quello a cui siamo abituati al rap in Italia. L’organizzazione della scaletta, i video sullo sfondo, la band, la durata e soprattutto la sua bravura al microfono sono davvero un unicum e coronano Marracash come uno degli artisti più in forma e completi che abbiamo in Italia.