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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
25/05/2022
Live Report
Noga Erez, 19/05/2022, Santeria Toscana
Noga Erez è una vera forza della natura, padrona del palco in ogni momento, giusto mix di aggressività e leggerezza, gran carisma e voce notevole, soprattutto quando si lancia nel flow. Un gran bel concerto per un nome che senza dubbio meriterebbe di crescere molto di più in termini di popolarità.

Bello vedere finalmente Noga Erez dal vivo. Seguo l’artista israeliana dai tempi del suo debutto Off The Rails ma, tra una cosa e l’altra, non ero mai riuscito ad assistere ad un suo concerto, anche perché, se non vado errato, in zona Milano non era mai venuta.

Il sophomore Kids è uscito in piena pandemia, ragion per cui ci siamo dovuti accontentare di un live set in streaming, curatissimo e di grande impatto, ma ovviamente un semplice surrogato dell’essere lì di persona.

Adesso, a quattro anni di distanza dalle sue ultime date italiane, anche per me è venuto il tempo di rifarsi. Santeria abbastanza pieno, ed è una notizia senza dubbio confortante: la proposta della Erez viaggia sufficientemente in territori Pop per poter piacere ad un pubblico mainstream ma allo stesso tempo contiene una sofisticatezza che la tiene potenzialmente un po’ lontana dai grandi numeri. Contento invece di constatare come sia nel frattempo divenuta più popolare di quel che credevo.

Il set è piuttosto essenziale, due musicisti ai Pad (tra cui ovviamente Ori Rousso, produttore e compagno di una vita, in Kids ha ricoperto un ruolo importante anche nei feat e nella scrittura dei pezzi), una chitarra che compare ogni tanto (suonata sempre da Rousso), per il resto abbondante uso di basi e backing vocal preregistrate. Ho scritto tante volte di non avere un particolare feeling con questo genere di live: in studio è roba che ascolto volentieri, dal vivo sono ancora della vecchia scuola e preferisco un altro genere di interazione. Detto questo, pur con tutti i limiti del caso, il set è decisamente valido: la Erez è una vera forza della natura, padrona del palco in ogni momento, giusto mix di aggressività e leggerezza, gran carisma e voce notevole, soprattutto quando si lancia nel flow (la componente Hip Hop ha un certo peso nella sua scrittura e ne ha molto di più in scena, per come accentua l’intenzione di alcune parti).

Agghindata in un vestito nero decorato con la scritta “Kids Grow Up”, a fare da conduttore tematico con l’ultimo disco, la ragazza di Cesarea (che poi ha studiato a Gerusalemme e credo ora stia a Tel Aviv) ci mette molto poco a conquistarsi un pubblico entusiasta e desideroso di scatenarsi.

Setlist incentrata in gran parte sui brani di Kids, a partire dall’irresistibile “You So Done”, col suo main theme di stampo mediorientale che ha da subito smosso gli animi; poi tracce energiche e frizzanti come “End of the Road”, “Cipi”, “Story” (incentrata, quest’ultima, su un divertente e vivace duetto con Ori), un’incursione nel vecchio repertorio con la ritmata “Off The Radar” e una strepitosa versione della “Black Friday” di Kendrick Lamar, interpretazione più che credibile, che ha messo in luce ancora di più come potrebbe tranquillamente cimentarsi con questo tipo di approccio e risultare vincente.

Momento particolarmente emozionante quando chiede a tutto il Santeria di sedersi ed esegue “Switch Me Off” accompagnata dalla sola chitarra e seguita in un silenzio irreale: ce l’aveva fatto capire già lo scorso anno (ricordate il progetto “Kids Against The Machine” a ridosso dell’uscita dell’album?) che anche quando si tratta di muoversi nel campo dell’unplugged, sia in grado di farlo con risultati notevoli.

Bello anche come coinvolge il pubblico nel coro della rabbiosa “Spit”, o il tiro pazzesco di episodi come “Fire Kites” e “Bark Loudd”.

Arriva anche l’anteprima del nuovo brano “Nails”, che uscirà il 25 maggio e che ad un primo ascolto sembra sufficientemente accattivante, ma ha convinto anche la resa live di “Industry Baby”, primo brano post Kids ad essere pubblicato (è uscito a gennaio), forse una delle sue cose più Pop, dotata di una gran bella progressione melodica sul ritornello.

Nel finale sono ovviamente arrivate le hit: “Views” (anche questa con grande partecipazione del pubblico), la secca e minimale “Dance While You Shoot”, il brano che l’ha lanciata e che è forse anche il più politico del suo repertorio. Proprio per questo ha funto da singolare e piacevole contrasto il fatto che a chiudere lo show sia arrivata “No News On Tv”, un pezzo per certi versi polemico e critico verso certe derive comunicative della contemporaneità (un tema che in un certo senso permea tutto l’ultimo disco) ma che lei ha esortato a ballare in maniera spensierata, proprio per dimenticarsi, almeno per qualche minuto, delle storture e delle assurdità di questi ultimi anni.

Una soluzione senza dubbio riduttiva, ma che restituisce l’immagine di un’artista sì socialmente impegnata, ma anche brava, quando è il momento, a divertirsi e a non prendersi troppo sul serio. Questa sera, sul palco del Santeria, ha dimostrato grande genuinità e calore umano, qualità indispensabili se vuoi fare la Pop Star.

Con tutti i limiti già evidenziati in sede di discorso live (che potrebbero essere risolti ingaggiando un paio di musicisti in più, qualora ci fossero le condizioni economiche per farlo) è stato un gran bel concerto, per un nome che senza dubbio meriterebbe di crescere molto di più in termini di popolarità.