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THE BOOKSTORECARTA CANTA
Stoner
John Williams
2016  (Fazi )
LIBRI E ALTRE STORIE
all THE BOOKSTORE
17/07/2020
John Williams
Stoner
La scrittura pulita, asciutta ed essenziale di Williams accompagna l’intercedere lento di Stoner. È sorprendente il modo in cui riesce, in poco più di 300 pagine, a condensare e trasmettere al lettore la sensazione di un’intera vita che scorre tra la normalità del quotidiano e quella manciata di eventi che fanno la differenza.

“Si ritrovava a chiedersi se la sua vita fosse degna di essere vissuta. Se mai lo fosse stata. Sospettava che alla stessa domanda, prima o poi, dovessero rispondere tutti gli uomini. Ma si chiedeva se, anche agli altri, essa si presentasse con la stessa forza impersonale. La domanda portava con sé una certa tristezza, ma era una tristezza diffusa che (pensava) aveva poco a che fare con lui o con il suo destino in particolare.”

Stoner è stato pubblicato per la prima volta nel 1965, ma il riscontro del pubblico, in termini di numeri, non fu dei migliori, con sole 2000 copie vendute. In seguito, è stato ripubblicato nel 2003 e nel 2006 e grazie al passaparola di lettori entusiasti è diventato un best seller. In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel 2012.

William Stoner, il protagonista del romanzo di Williams, è figlio di due contadini del Missouri che lo vedono unicamente come proiezione dei propri bisogni, tant’è che la sua vita è già incanalata nella direzione scelta per lui dai genitori. A un certo punto, però, appena ventenne, colto da un impeto di coraggio (e amore), rimescola le carte del suo destino e fa saltare il banco.

Il merito, in un certo senso, è di Shakespeare e del suo sonetto 73: “In me tu vedi quel periodo dell’anno | Quando nessuna o poche foglie gialle ancor resistono | su quei rami che fremon contro il freddo, …”.

Quando, durante una lezione, questi versi vengono declamati dal professore di letteratura inglese, Stoner li sente vibrare dentro di sé e come colpito da una folgorazione capisce, finalmente, cosa vuole fare della sua vita. Cosa vuole farne LUI. Così abbandona i suoi studi di agraria e di nascosto ai suoi genitori, che lo vedevano predestinato a portare avanti i terreni di famiglia, si iscrive ai corsi di filosofia, storia antica e letteratura inglese.

Questa decisione, ovviamente, cambierà il corso della sua vita e impatterà anche su quelle che erano le aspettative dei suoi genitori che, per forza di cose, si ritroveranno ad accettare di buongrado le scelte del figlio.

Così, Stoner si laurea, diventa insegnante, si innamora, si sposa, troverà la forza di resistere all’interno di un matrimonio privo di amore, avrà una figlia per la quale “fu quasi più una madre che un padre”, e si innamorerà nuovamente: “A quarantatré anni compiuti, William Stoner apprese ciò che altri, ben più giovani di lui, avevano imparato prima: che la persona che amiamo da subito non è quella che amiamo per davvero e che l'amore non è una fine ma un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscerne un'altra.

Nonostante questa sintesi possa apparire tutt’altro che avvincente e assai simile alla cronaca banale di una vita come tante, la forza di Williams risiede proprio nella capacità di conquistare il cuore del lettore con una trama quasi disarmante per semplicità e linearità, in cui tratteggia con maestria  il carattere del protagonista: la sua integrità morale, i suoi lati di dolcezza, il suo altruismo, la sua bontà d’animo, la profondità di pensiero e la determinazione con cui porta avanti la sua vita, giorno dopo giorno, nonostante tutto.

La scrittura pulita, asciutta ed essenziale di Williams accompagna l’intercedere lento di Stoner. È sorprendente il modo in cui riesce, in poco più di 300 pagine, a condensare e trasmettere al lettore la sensazione di un’intera vita che scorre tra la normalità del quotidiano e quella manciata di eventi che fanno la differenza. Per intenderci, tutti quei momenti annotati nel nostro cuore e nella nostra memoria: quelli in cui abbiamo raggiunto obiettivi importanti; i dolori e le delusioni che ci hanno segnati; le perdite e i pochi momenti di felicità vera, quelli che, il più delle volte, riusciamo a riconoscere solo dopo esserceli lasciati alle spalle.

È impossibile non affezionarsi a Stoner, uomo qualunque ed eroe allo stesso tempo, che fa del bene a tutti, ricevendo in cambio molto meno di quel che meriterebbe, ma che combatte e resiste sempre, con il disincanto e la serena accettazione di chi ha imparato sulla propria pelle che la vita non è né bella e nemmeno brutta, è semplicemente la vita, e ciascuno di noi ha la propria e deve giocarsela fino in fondo. Forse, il vero valore di questo libro risiede non tanto nella storia in sé, che se vogliamo, è quella di una vita come molte, ma nel modo magistrale con cui Williams ce la sa narrare, ponendo l’accento sulle qualità umane del protagonista. Perché se ci si pensa bene, ogni vita “ordinaria” è a modo suo straordinaria e magari, meriterebbe di essere raccontata altrettanto bene.

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