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REVIEWSLE RECENSIONI
The Off-Season
J. Cole
2021  (Dreamville Records, Roc Nation Records, Interscope Records)
HIP HOP / URBAN
7/10
all REVIEWS
29/06/2021
J. Cole
The Off-Season
Il 14 Maggio 2021 è uscito il sesto album di J. Cole, un disco in cui il rapper si è messo a lavorare sodo sulla sua musica e sul basket, avendo come obiettivo quello di sconfiggere la noia e il comfort dato dalla vita di successo.

Il progetto di The Off-Season è composto da 12 brani per un totale di 40 minuti e la prima caratteristica che salta all’occhio è la presenza di featuring esterni alla sua etichetta Dreamville/Interscope. Infatti, oltre alle tre comparse di Bas, una di Morray e una di 6black, sono presenti Lil baby e 21 Savage, nessuno dei quali era stato segnalato nella tracklist di Spotify il giorno di debutto, in modo da creare un effetto sorpresa a dir poco riuscito.

L’intro “9 5 . s o u t h” ha tutto il sapore di un banger nel quale, dopo il primo minuto e mezzo, inizia una strofa magistrale che mette in chiaro il desiderio di Cole di migliorarsi ad ogni progetto. “a m a r i”, invece, stupisce poiché si nota l’influenza che ha avuto sulla sua musica il lavoro come main producer al fianco di Young Thug nella realizzazione di So Much Fun, e ciò non è affatto scontato per un rapper che è sempre stato visto come chiuso in una visione di rap oramai sorpassata.  “m y . l i f e” (con 21 Savage e Morray) suona come una seconda parte di “a lot”, visto l’ospite d’onore e i cori in sottofondo, e può essere solo un bene avere un brano così anche in un progetto di Cole.

Le due tracce successive (come anche “c l o s e” e “l e t . g o . m y . h a n d”) sono invece in pieno stile J. Cole: brani rap senza fronzoli che potrebbero benissimo venire dai suoi album precedenti e che gli riescono sempre in maniera impeccabile.

Tra le rimanenti spiccano poi “t h e . c l i m b . b a c k”, un brano che dura più di cinque minuti in cui Cole si lascia andare ai propri pensieri su un sample eccezionale, e “p r i d e . i s . t h e . d e v i l”, anche se più per la comparsa di Lil Baby, che regala una strofa eccezionale, che per la canzone in sé. È sicuramente un peccato che, una volta finiti i primi ascolti, il momento che rimane più impresso è proprio l’attacco della strofa di un ospite, ma se si decide di coinvolgere un artista come Lil Baby è un rischio da mettere in conto.

In fin dei conti The Off-Season rimane un disco rap molto classico rispetto a ciò che significa fare rap nel 2021, ma stupiscono i passi avanti che il rapper statunitense è riuscito a fare e che fino ad ora, almeno personalmente, non avevo mai apprezzato così tanto.

Il problema di J. Cole, infatti, è che sa rappare. Anzi, sa farlo pure molto bene. Forse proprio per questa ragione fino al disco precedente si è sempre concentrato esclusivamente su questo suo punto di forza, tralasciando la possibilità di approfondire diverse sonorità e melodie che lo avrebbero aiutato a rendere più fluido l’ascolto. Tutto, probabilmente, per non rischiare di mostrarsi “meno rap” di quello che la sua narrazione desiderasse. Con questo progetto, invece, J. Cole riesce a fare un ottimo passo avanti senza dimenticarsi di cosa è stato fino adesso: un equilibrio preciso e doveroso per mantenere viva la sua carriera.

The Off-Season è un’ottima prova di maturità senza comunque essere un disco perfetto o eccessivamente memorabile. A conti fatti un buonissimo disco, che a livello personale ho ascoltato e ascolterò ancora in futuro, e che, sicuramente, è il progetto di J. Cole che mi ha colpito maggiormente fino ad ora.


TAGS: CristianoCarenzi | JCole | loudd | review | TheOffSeason