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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
27/12/2017
The Fuzztones
Un post cazzaro
Immaginate un film di zombie. Non di zombie normali però, diciamo zombie tossici, impasticcati con i peggiori troiai esistenti, poi aggiungeteci un po' di porno e una colonna sonora garage-punk.

Immaginate un film di zombie. Non di zombie normali però, diciamo zombie tossici, impasticcati con i peggiori troiai esistenti, poi aggiungeteci un po' di porno e una colonna sonora garage-punk. Mi fermo qui, non vorrei che qualche scraniato alla Quentin Tarantino leggesse queste righe e mi fregasse l'idea. Ma aldilà del film immaginario, c'è stato un gruppo negli anni '80, e c'è ancora, che racchiudeva nei loro suoni, l'ipotetico film di cui sopra: erano "The Fuzztones".

Guardate le copertine dei loro dischi e ditemi se non potevano passare per delle locandine di film di serie z da drive-in, o per restare in quegli anni, di qualche horror della Troma. La loro musica era una reminiscenza del sound garage americano di gruppi quali furono i Sonics e gli Haunted, corroborato da dosi di robusto punk'n'roll virato in salsa Cramps. Se poi ci mettiamo che il nome del loro leader era Rudi Prortrudi (in slang significa "penetrazione profonda"), direi che il giochino del film inesistente può dirsi compiuto.

I Fuzztones fecero parte, seppur marginalmente, del cosiddetto movimento psichedelico americano degli anni '80, ovvero di tutti quei gruppi di capelloni a caschetto che vivevano gli anni '60 nel presente. Loro, invece di ispirarsi ai Byrds e compagnia, preferirono affidarsi alla parte meno gentile e sognante dell'era acida, e ai figli dei fiori, preferirono i figli di troia, il tutto però va detto, a vantaggio del divertimento e del cazzarismo militante.

Il buon Rudi è ancora in giro per localacci, i Fuzztones fanno ancora dischi quando capita, e me lo immagino ancora intento ad addizionare la birra col serenase e ad usare il quaalude come ricostituente.

P.s. Pensate ad un film horror trash in "odorono", si quei cartoncini da grattare e odorare che furono usati nella proiezione del film "Pink Flamingos" di John Waters, chissà che puzza fa la scoreggia di zombie...