Cerca

Banner 1
logo
Banner 2
RE-LOUDDSTORIE DI ROCK
18/02/2019
Lonette McKee
Words And Music
Un mio amico l'altro giorno mi ha consigliato di farla finita di scrivere articoli riguardanti dischi di gente sconosciuta e di concentrarmi su roba meno snob. Ma l'amico di cui sopra sa già che non gli verrà data soddisfazione e che se vuole leggere qualcosa sui soliti nomi e dei soliti dischi è bene che si rivolga altrove.

C'è veramente tanto di sommerso là fuori che non basterebbe la vita media di una persona per riuscire a parlare di tutto quello che il tempo ha obliato, per continuare a disquisire per l'ennesima volta di un disco dei Pink Floyd o dei Nirvana, tanto per fare due esempi.

Il post di oggi ci porta nel 1978, e probabilmente l'artista protagonista delle mie elucubrazioni, Lonette McKee, è vieppiù conosciuta tra gli appassionati di cinema che non di musica. Sì, perché la signora McKee ha recitato in Sparkle, film del 1976, pessima pellicola su un trio di sorelle molto ispirato alla vita delle Supremes (la miglior figura ce la faceva lei però, perlomeno durante le scene di canto) per poi passare a recitare parti in Cotton Club, Malcolm X e Mo' Better Blues. La McKee è anche regista nonché sceneggiatrice, pochi sanno invece che ha inciso dei dischi, pochi per la verità, solo tre nell'arco di trent'anni, passati come delle meteore nell'etere.

Il primo di questi merita però una riscoperta, "Words and Music" il titolo, uscito nel 1978 e che ad ascoltarlo oggi dopo tutti questi anni ti chiedi come sia stato possibile che sia rimasto un oggetto sconosciuto ai più. La McKee aveva dalla sua la bellezza, una ragguardevole estensione vocale, un album registrato per la Warner Bros, suonato da signori musicisti tra cui Patrice Rushen, Harvey Mason, Abraham Laboriel, Lee Ritenour e Ray Parker Jr.

Il disco è un bel mélange di generi, dove il pop è giocato in chiave soul e r'n'b senza disdegnare il blues un po' come lo erano i lavori di Minnie Riperton e Roberta Flack, manca il brano da scala classifiche come lo hanno avuto le artiste succitate ma comunque ci troviamo in presenza di un bel pugno di canzoni a ribadire l'alta qualità della produzione "media" di allora. Come a dire della differenza tra i film di genere italiani di quaranta anni fa e quelli odierni: ovvero da Marisa Mell ad Ambra Angiolini.

E qui il mio amico se ne ritornerebbe con la stessa, scontata domanda: "ma tu sei davvero convinto che la musica del passato sia migliore di quella odierna?" La risposta la sapete già.