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MAKING MOVIESAL CINEMA
Molly's Game
Aaron Sorkin
2018  (01 Distribution)
DRAMMATICO
all MAKING MOVIES
21/04/2018
Aaron Sorkin
Molly's Game
Godetevi la partita, ma non provate a contare le carte al tavolo di Molly: è troppo scaltra per voi.

“Questa è una storia vera, ma a parte il mio tutti i nomi sono stati cambiati. Mi sono ritrovata con stelle del cinema, registi, magnati […]”

Molly sta per fare la sua discesa. In cima alla pista si gela e il vento si è alzato. Conosce a memoria il percorso e i tempi delle sue avversarie. Ha buone possibilità di farcela. La sua qualificazione alle olimpiadi come sciatrice nella specialità di freestyle è a portata di mano.

La sua discesa si interrompe bruscamente, come i suoi sogni di gloria, ma Molly è una combattente.

Basato sulla storia vera di Molly Bloom, che dopo una mancata carriera sportiva e gli studi di legge trova un lavoro che la introduce nel mondo del poker clandestino di Los Angeles. Tra ricchi e famosi uomini d’affari, sportivi e stelle del cinema, diventa la regina delle sale da poker prima a Los Angeles e poi a New York, finchè una notte 17 agenti dell’FBI fanno irruzione nel suo appartamento. A chi ha pestato i piedi Molly?

Con questo film di cui firma anche la sceneggiatura, con la quale si guadagna una candidatura all’Oscar, Aaron Sorkin esordisce alla regia e il risultato sono 140 minuti godibili che non ammettono sbadigli.

La splendida Jessica Chastain, che si vocifera potrebbe entrare nel cast dell’imminente secondo capitolo di It, campione di incassi della scorsa stagione, interpreta splendidamente il ruolo di Molly Bloom, bella e con un’intelligenza fuori dal comune sfida lo status quo in un mondo dominato da uomini. E poi diciamocelo, la Chastain è bella da togliere il fiato, è impossibile staccarle gli occhi di dosso. Nel cast troviamo anche Idris Elba, nella parte di Charlie Jaffey, avvocato di Molly, inizialmente incerto se accettare o no una cliente con la fama di Molly, diventa poi il suo maggior sostenitore. Kevin Kostner, interpreta il padre assente con cui Molly ha sempre avuto un rapporto difficile, e Michael Cera, nei panni del Giocatore X, la star di Hollywood che aiuta Molly a creare il suo impero.

Ma chi era davvero il “Giocatore X”? Tanti sono i nomi citati nell’autobiografia di Molly Bloom: da Tobey Maguire a Leonardo DiCaprio, diverse star di Hollywood hanno giocato al tavolo di Molly al famigerato Viper Room. Se volete un assaggio del “vero gioco” date un’occhiata al pezzo scritto per Vanity Fair nel luglio del 2014 (https://www.vanityfair.com/style/society/2014/07/viper-room-hollywood-poker-game) e capirete perché la chiamavano La Principessa del Poker.

Sorkin forse l’ha voluta raccontare più eroica che nella realtà, questa donna forte che si è fatta strada in un mondo rischioso contando solo sul suo cervello e le sue doti imprenditoriali e sfidando uomini potenti, ma nonostante tutto non si può non provare ammirazione per Molly, la stessa che avete sicuramente provato per Mark in The Social Network o per Steve Jobs. Aaron Sorkin pare avere una passione per le personalità ambigue, basta dare un’occhiata al suo portfolio.

Lo stile narrativo di Sorkin si riflette nella sua regia, che ricorda molto The Social Network tra salti temporali, narrazione in voice-over e flashback. Alcune scene in particolare sono costruite ad arte: dalla rovinosa discesa di Molly che tra traiettorie e parabole vi mostra i segreti del freestyle in una corsa interrotta da un rametto e dall’inesorabile caduta, alle partite al tavolo da poker tra carte, buy-in milionari e bluff impossibili.

Godetevi la partita, ma non provate a contare le carte al tavolo di Molly: è troppo scaltra per voi.