Film di grande bellezza formale che ha la capacità di scavare in maniera profonda nel dolore di un lutto, la perdita di un amore importante in un'epoca dove i legami omosessuali ancora non si vivevano facilmente alla luce del sole. Un grande Colin Firth nel ruolo del protagonista.
Tra le numerose pubblicazioni postume, questo nuovo I Can Only Be Mine è tra le più meritevoli d'attenzione. La voce di Eva Cassidy torna miracolosamente a vivere avvolta da scintillanti arrangiamenti orchestrali, che mettono nuovamente in luce uno straordinario talento, mancato troppo presto.
Gli Özdemirs, ovvero il bassista Erkan Özdemir, un vero e proprio caposaldo della scena soul blues europea, e i suoi figli Kenan (chitarra e voce) e Levent (batteria) finalmente ci deliziano con un album tutto loro, dopo aver accompagnato per anni in tutto il Vecchio Continente alcuni fra i nomi americani più richiesti del genere, da Johnny Rawls a Sugaray Rayford.
Alla seconda uscita per la britannica Kscope, i transalpini Klone centrano il loro album più riuscito, perfetto compendio fra progressive, metal, rock e crepuscolari melodie.
Meno sorprendente dell'esordio, il secondo album dei britannici Wigan è comunque un lavoro riuscito, che trova la propria forza nella capacità dei Lathums di scrivere irresistibili inni da stadio.
L'unica hit di Toni Basil, geniale artista statunitense, che fu meteora come cantante, ma che ebbe una carriera straordinaria nel mondo del cinema, della danza e della creazione di videoclip musicali
Film d'esordio per George A. Romero che in maniera parzialmente involontaria sigla uno dei più importanti cult movie della storia del Cinema, attuale e godibilissimo ancora oggi e che nel tempo ha prodotto letture e analisi a profusione.
Un opuscoletto mortuario e perverso che si legge con piacere, quello dei “Delitti Esemplari” di Max Aub. Una nera mistura di ilare e tragico racchiusa in piccole pillole di molteplici confessioni dei più disparati delitti, forse realmente avvenuti o forse fittizi. Al lettore assistervi silente, talvolta impressionato, altre divertito e forse in tutte complice.
Un Circolo Magnolia sold out e un pubblico fedele e appassionato sono ciò che ha si sono visti davanti gli Shame, alla loro prima data milanese. Una forza della natura, selvaggi, radicali e senza compromessi. Una band da vedere.
Affetto, rispetto e anche un pizzico di rivalità: quando si è fratelli ed entrambi ottimi musicisti è normale provare tali sentimenti, soprattutto se si diventa rockstar e occorre condividere la bellezza e la difficoltà di essere famosi. Edgar è meno celebre di Johnny, ma spesso l’ha accompagnato in quel mondo demoniaco che è lo show business e l’approccio nei suoi confronti, pur fra infinite complicazioni, è sempre stato sincero e genuino, come dimostra questo commovente tributo alla grandezza del chitarrista texano. Un disco splendido, che ha recentemente ricevuto pure un grammy per il migliore album di blues contemporaneo.
Un esordio coi fiocchi quello di Gaube, anche a livello di contenuti testuali. La dimostrazione che il passato può essere rielaborato in maniera interessante e che la dimensione politica può ancora entrare nelle canzoni, a patto che non sia irrigidita dall’ideologia.
“Nessuna Label. Nessun Supporto. 100% Reytons”. Chi è la band completamente autoprodotta che è arrivata ai vertici delle classifiche inglesi (e ha già sold out tutti i tour autunnali), alla faccia di tutti i conosciutissimi nomi osannati dalla critica?
Un disco che funziona perché esce dagli schemi per l’approccio di fondo e la filosofia compositiva che lo sottende. Una musica, quella di Rares, che con questo "Femmina" è stata in grado di esprimersi al massimo delle potenzialità, certificando un talento che prima di oggi poteva essere solamente intuito.
"Xiao Wu" rimane un buon esempio per capire le urgenze che fin da subito hanno mosso la mano del regista cinese Jia Zangh-ke, come il tentativo di narrare i cambiamenti che attraversano il suo Paese.
La band scaligera rilascia un disco breve ma intenso, con sette brani che bilanciano perfettamente groove, potenza e melodia.
La Belle Époque è il nuovo lavoro del progetto LefrasiincompiutediElena, a metà tra cantautorato e Indie Rock, con un livello di scrittura eccellente ed un lavoro di produzione che tende a non sovraccaricare e a valorizzare un arrangiamento che mira all’essenziale.
Un brano fortemente motivazionale, che venne adottato dalla comunità afroamericana come inno libertario e che, invece, era nato come atto di ribellione di McFadden e Whitehead nei confronti della loro casa discografica.
Nonostante nello sviluppo Driver non ci porti nulla di davvero nuovo, Nicolas Winding Refn firma un capolavoro di estetica urbana come solo pochi riescono a fare e ci regala un personaggio indimenticabile, che custodisce il cuore di un bambino ma che cova sotto la cenere una furia indomita pronta ad esplodere.
Un romanzo vibrante ed emozionante, una corale americana che affronta, attraverso una prospettiva diversa, l'omicidio di George Floyd e lo scottante tema del razzismo.
Pochi gruppi, o forse nessun gruppo, in Italia, è come i C+C=Maxigross. Innamorati della psichedelia e dei Grateful Dead, i veneti portano avanti da 15 anni un discorso collettivo che ha molto più a che fare col vivere l’arte nella sua dimensione totalizzante, piuttosto che col mero scrivere e registrare canzoni. Di recente sono passati da Milano per una delle prime date del tour del nuovo "Cosmic Res", ecco gli esiti nella nostra interessante chiacchierata.
Ascolta i podcast di Radio Loudd e divertiti con le nostre trasmissioni a base di buonumore e tanta buona musica. Bastano due click per entrare nel nostro mondo. Enjoy!!!
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