Ascolti Kara Jackson e rimani folgorato. Poi la vedi e ti bruci la seconda volta. In “Why Does The Earth Give Us People To Love?” si fondono senza ritorno poesia e musica, impegno e bellezza, amore e morte.
David Lynch irrompe sulla scena cinematografica con il suo primo lungometraggio e sconvolge i sensi, anticipazione di molto del suo cinema a venire. "Eraserhead" rimane ancora oggi un film di innegabile importanza, va da sé che chiunque conosca un poco il cinema di David Lynch capirà come il suo film d'esordio potrebbe non essere gradito a ogni palato.
Tra ganci melodicie e sferzate di energia, gli svedesi Seventh Crystal tornano con un secondo disco che incarna alla perfezione lo spirito AOR.
Il leggendario Gary Shea ci racconta gli Alcatrazz di oggi, riportandoci a tratti negli anni ‘80 ma con un occhio sempre puntato al futuro. L’uscita del nuovo album, "Take No Prisoners" (via Silver Lining Music), si è rivelata l’occasione perfetta per ripercorrere tratti di storia Heavy e riconfermare la grande voglia di live degli Alcatrazz odierni. Ecco cosa ci ha raccontato Gary.
Con “Atum” gli Smashing Pumpkins danno un seguito a “Mellon Collie” e “Machina”. Forse non è il disco che tutti desideravano, di sicuro è quello più avventuroso possibile.
"Dati", esordio sulla lunga distanza di Montag, non solo convince ma offre probabilmente un contributo importante alla musica indipendente italiana per svecchiarsi e uscire dalla dimensione eccessivamente stantia nella quale sembrerebbe precipitata.
"Plagueboys" è un viaggio senza speranza fra le macerie della società, che omaggia la dark wave anni '80, attraverso dieci canzoni di cupo nichilismo.
Uno dei dischi più seminali del metal americano del nuovo millennio, ripubblicato per il ventennale in un'edizione rimasterizzata e ricca di demo, rarità e brani live.
Cinema d'impegno civile che flirta con il documentario. Con "La battaglia di Algeri" il regista Gillo Pontecorvo getta luce sulla ferocia di un conflitto nato sulle ingiustizie del colonialismo, con un film che alla sua uscita non fu ben digerito dai cugini francesi.
Un brano epocale, il cui testo, scritto da Steve Tyler, esprime tutta la rabbia che il cantante provava verso il compagno di band, Joe Perry
Pubblicato da Rizzoli, esce in Italia Negli Occhi di Marianne, affascinante noir psicologico che, nel 1957, valse a Frederic Dard il Grand Prix De Litterature Policiere.
“Toxic Positivity” è un viaggio nella vita di una persona depressa e ansiosa, fatto di brutali e onesti racconti di cosa questo significhi e di melodie brillanti, oscure e accattivanti, che testimoniano un prepotente ritorno dei The Used ai suoni e alle atmosfere che i fan di vecchia data ben conoscono e non potranno che apprezzare.
Ryusuke Hamaguchi, prima del successo di "Drive my car", ci accompagna in questa lunga immersione nel reale, nelle vite di quattro donne, quattro amiche alle prese con periodi di forti mutamenti nelle loro esistenze. Il regista giapponese chiede ai suoi spettatori tempo, pazienza e dedizione, tutte cose che vale la pena concedergli.
“Feld”, sesta opera del compositore di origine tedesca Martin Kohlstedt, è un disco che percorre spazi musicali diversi tra loro, dove ancora una volta Martin riesce a trascendere le classiche definizioni di genere dando forma a qualcosa di unico.
Il ritorno di Paolo Benvegnù con della musica inedita è sempre una notizia gradita. Con "Solo Fiori", Benvegnù pubblica un EP che di fatto anticipa un disco intero in uscita a novembre ma, il fatto che contenga cinque pezzi, tutti nuovi, lo rende meritevole di essere trattato a parte.
Dopo uno iato lungo sette anni, i nordirlandesi The Answer tornano con un sincero e vibrante disco di rock blues.
Gli Studio Murena non sono più “cinque musicisti Jazz con un MC”, ma una band a tutti gli effetti, che coniuga il Jazz contemporaneo con la dimensione Urban, utilizzando l’elettronica come collante, ibridando il tutto in maniera fluida ed efficace.
"Starfish" è il quinto album del gruppo rock australiano The Church. Pubblicato nel febbraio 1988, rappresenta la svolta internazionale, diventando disco d'oro in America e il maggior successo commerciale della band. Certamente il primo singolo "Under the Milky Way" è la canzone che fa la differenza, con sonorità cupe e crepuscolari, tuttavia il disco si fa apprezzare nella sua interezza per quell’atmosfera di mistero e incertezza, metafora di una vita vissuta, ma mai capita fino in fondo.
Una cosa è certa: mai mollare! Con questo motto e consiglio Luca Malatesta chiude la nostra chiacchierata, che svela il nuovo album dei The Doormen, THE TRUTH IN A DARK AGE. Otto le tracce che ci raccontano la storia tormentata di “The Freak”. Il disco è stato pubblicato il 5 maggio per MiaCameretta Records, distribuito da Believe.
Secondo capitolo della trilogia ispirata ai poemi classici, Città Di Sogni racconta la fuga di Danny Ryan verso la California, terra di speranza e di sogni. Il passato però è sulle sue tracce e restare in vita è più complicato del previsto.
Il più grande successo commerciale degli Allman fu scritto da Dickey Betts come omaggio al compianto amico Duane
Il film di Lee Chung-hyun è un ottimo thriller sovrannaturale, capace di tenere lo spettatore in uno stato di tensione costante. Un intrattenimento riuscito che gioca con i paradossi dei viaggi nel tempo senza che i suoi protagonisti li affrontino mai per davvero. Un'occasione per rivedere la brava Jeon Jong-seo, per chi l'aveva apprezzata nello splendido "Burning - L'amore brucia" di Lee Chang-dong.
Hayley Williams dei Paramore le ha sopranominate “le Avengers dell’Alternative”. In “The Record” Julien Baker, Phoebe Bridgers e Lucy Dacus (in rigoroso ordine alfabetico) mettono insieme le loro voci e la loro scrittura: il risultato – come accade raramente con i supergruppi – è superiore alla somma delle parti.
Pietro e Vittorio di I BOSCHI BRUCIANO ci raccontano il nuovo album "RISERVE", pubblicato con BIANCA DISCHI, etichetta sarda, e distribuito da Artist First. Con "Riserve" danno voce alle loro esperienze e a quelle di questa generazione: storie di vita, futuro e sogni che spesso si scontrano con una realtà che offre scarsi mezzi e prospettive. Attualmente in tour, li troveremo in diversi festival estivi.
Tornano gli Altin Gün ma tornano alle origini. “Ask” è un gustoso potpourri di rivisitazioni della tradizione folk turca. Se si perde un po’ della frizzante sperimentazione a cui ci hanno abituati, si guadagnano elementi utili alla comprensione di una cultura e dello spirito di un popolo.
"Lo straordinario viaggio di T. S. Spivet" è un film rivolto principalmente a bambini e ragazzi, uno di quei film che starebbero bene nel programma del Giffoni Film Festival, uno di quelli che si guardano volentieri in famiglia, con i propri figli, e dalla cui visione si esce soddisfatti nonostante la consapevolezza di non aver assistito di certo a un capolavoro della settima arte, ma semplicemente a un prodotto ben confezionato per il pubblico più giovane.
Il tenebroso esordio dei finlandesi The Abbey con nove canzoni che si muovono tra occultismo, doom e progressive.
"Aspirin Sun", il quarto disco della sua carriera, trascende ogni definizione di bellezza, unendo un songwriting come al solito di primissimo livello, al lavoro fatto dai musicisti stellari che vi hanno suonato sopra. Emma Tricca, artista romana ormai di casa all'estero, apre per i Baustelle nella loro data milanese e così approfittiamo di incontrarla per una chiacchiera a tu per tu prima del live.
"Underground" è la nuova fatica di Dola (aka Aldo Iacobelli), una sorta di viaggio nei meandri di un’umanità perdente ma ostinata, marginale ma allo stesso tempo ben decisa a far sentire la propria voce. Un viaggio sotterraneo e caotico, fatto di istantanee spietate e destini in bilico, raccontati con ironia e disincanto.
A 24 anni dall’ultimo album, gli Everything but the Girl abbinano una produzione al passo con i tempi a una serie di testi estremamente toccanti. Il risultato è “Fuse”, un ritorno in grande stile talmente riuscito da fare rimpiangere il tempo perduto.
Take The Money And Run rivisita la storia di Bonnie & Clyde, e nasce dal desiderio di Miller di creare la perfetta canzone radiofonica
Il folgorante romanzo d'esordio del premio Pulitzer, Donna Tartt, dosa alla perfezione thriller, formazione e critica al polveroso mondo accademico
Poche note di una melodia possono allargare i confini del cuore. B.B. King ne è sempre stato sicuro e questa sua convinzione traspare nel meraviglioso Live at San Quentin, ove, davanti a una platea “speciale”, coinvolge e conduce verso una bellezza universale, senza tempo e spazio: la Musica.
Eli Roth abbandona l'horror e su una struttura già nota costruisce un film che non presenta novità né vanta troppe cose da dire. Preso per il verso giusto, però, "Knock knock" può rivelarsi anche divertente, basta non essere troppo severi nei suoi confronti.
Nuovo cambio di rotta per la band guidata da Paul Janeway, che dopo lo sperimentale The Alien Coast, abbraccia la formula della ballata pop soul, malinconica e agrodolce.
In occasione del Forged in Doom di Spirano abbiamo raggiunto il batterista Mauro “Tolly” Tollini dei veronesi Epitaph, per farci raccontare il cammino della band e ottenere qualche anticipazione sulle prossime mosse.
Abbiamo visto western migliori di questo "La proposta", le intenzioni però sono più che buone, l'approccio anche, davvero meritevole. Ne esce un film anche fin troppo asciutto, ma forse è giusto così, una narrazione arsa per una terra bagnata solo dal sangue.
Un disco non per tutti quello di Emidio Clementi e Corrado Nuccini, ma a cui tutti dovrebbero provare a dare una chance. Se non altro per scoprire un libro, "Motel Chronicles", che nonostante sia considerato uno dei grandi capolavori della narrativa americana del Novecento, dalle nostre parti è stato più volte tradotto ma mai elevato al rango di classico.
Outsider è un disco arrembante e adrenalinico, figlio di un consapevole approccio filologico all'era della NWOBHM.
Colombre, con il suo "Realismo magico in Adriatico" brilla per il lavoro di scrittura realizzato su un Indie Pop classicissimo e delicato, che unisce tutta la suggestione buzzattiana del suo monicker con un’istantanea della Macondo di Garcia Marquez, calando poi il tutto all’interno della sua terra d’origine, le Marche.
Meglio di un disco dei The National c’è solo un disco dei The National che smentisce le voci che li davano per spacciati, finiti, kaputt. Per alcuni è uno scenario che non si può eludere. Per altri sono solo un po’ giù di morale ma, a giudicare da questo “First Two Pages Of Frankenstein”, tutto sommato in gran forma. Io, al loro scioglimento, non voglio nemmeno pensarci. Che mondo sarebbe senza i The National?
The Turning Point, ovvero “La Svolta” di Mayall. Scordatevi audaci e potenti chitarre elettriche, tonitruanti batterie e un’espressività provocatoria, veri trademark alla fine dei mitici anni Sessanta pure nel genere di cui lui è il “Padrino”, l’amato blues. Il caro John, sempre refrattario alle mode, prosegue invece il cammino della sperimentazione formando una nuova band e registrando un album live con attitudini a dir poco rivoluzionarie per quel periodo: oltre a percorrere aree sonore raramente esplorate, dimostra che la buona musica nasce anche senza i decibel alle stelle, per merito di una creatività libera e spontanea, non necessariamente stereotipata.
È una buona lettura questo "L'incubo sul fondo", romanzo breve che conta diversi pregi: una narrazione che corre rapida e spedita e riesce a incuriosire il lettore con una struttura semplice e lineare, così come semplice e scorrevole è anche la prosa di Leinster che non si perde in troppi giri di parole e costruisce una storia efficace e sempre avvincente.
Uno dei gioielli di Rumours, scritta da Christine Mc Vie per il marito John, torno sotto i riflettori, anni dopo, durante la campagna eletorale di Bill Clinton alla Presidenza degli Stati Uniti
Zach Braff con "La mia vita a Garden State" affronta le difficoltà di un giovane uomo nel trovare un posto e un significato nel mondo. Un bel film che, anche solo per qualche ora, è capace di migliorarti l'umore e farti sentire in pace con te stesso per un po' di tempo; e questo, in fondo, è più di quel che riescono a fare molti altri film tenuti in maggior considerazione.
Teatrali, emotivi, pop, ironici, riflessivi, accattivanti e disadattati. I Fall Out Boy sono tornati per condensare influenze vecchie e nuove in un unico album, “So Much (For) Stardust”, una colonna sonora irresistibile e cinematografica, dai toni coloratissimi e i testi cupi, capace di far pensare guardando il cielo notturno ma anche di far ballare sotto le stelle più luminose.
Con Caterina Barbieri la musica elettronica esce dalla nicchia per appassionati in cui spesso e volentieri viene rinchiusa, per abbracciare una dimensione decisamente più vasta, lasciando un messaggio che ha a che fare con le dimensioni importanti dell’esistenza. Il racconto del live alla Triennale di Milano.
L'esordio alla regia dell'artista Martine Syms è sia un'ironica rappresentazione del mondo dell'arte moderna che una fotografia su un momento di passaggio che scatena più dubbi che certezze. Ancora da affinare si intravede un potenziale talento di una regista che potrebbe in futuro regalarci cose più interessanti di questo "The african desperate".
Il disco più malinconico di Lana Del Rey, in cui il tunnel è la metafora di un profondo ragionamento esistenziale, che nasce dal tormento, dal dolore e dalla necessità di una risposta ai grandi temi della vita.
Synth, Beat dall’umore notturno, un’elettronica avvolgente e a tratti soffusa, suggestive code orchestrali, uno splendido lavoro di percussioni e una timbrica notevole costituiscono il convincente esordio di Daniela Pes. "Spira" rappresenta un ottimo biglietto da visita per il talento di un’artista che, ce lo auguriamo, farà molto parlare di sé in futuro.
"Revelation" è il nuovo disco dei Siena Root, band svedese che maneggia mirabilmente il suono più classico, dando vita a un affascinante mix di hard rock, blues, folk e tanta psichedelia.
Petite Noir ritorna sulle scene dopo cinque anni di assenza con un disco magnifico. "MotherFather" - fusione di maschile e femminile in un solo genere artistico in grado di esprimere tutto - è pervaso da una straordinaria ecletticità stilistica a corredo di una poetica ispirata e una spiritualità profonda.
"Not in Our Name" è un disco forse ancora più attuale oggi rispetto al 2005, suo anno di pubblicazione. Il geniale e istrionico Charlie Haden riunisce per l’occasione la mitica Liberation Music Orchestra, con membri in gran parte nuovi, e insieme a una frizzante e come al solito straordinaria Carla Bley concepisce una raccolta di canzoni che si scontra con la politica guerrafondaia degli Stati Uniti, per non dimenticare le contraddizioni di un Paese paladino dei diritti e della libertà e al tempo stesso oppressore e simbolo di corruzione.
Il vero punto d'interesse in questo "Picnic ad Hanging Rock" è lo sguardo di Peter Weir sul mistero della natura; è quella sensazione di incontrollabile, alieno e misterioso che si respira, quando le protagoniste si addentrano nelle viscere di questo Hanging Rock a catturare l'attenzione e instillare un filo lievissimo di inquietudine.
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LEGGIIl leggendario Gary Shea ci racconta gli Alcatrazz di oggi, riportandoci a tratti negli anni ‘80 ma con un occhio sempre puntato al futuro. L’uscita del nuovo album, "Take No Prisoners" (via Silver Lining Music), si è rivelata l’occasione perfetta per ripercorrere tratti di storia Heavy e riconfermare la grande voglia di live degli Alcatrazz odierni. Ecco cosa ci ha raccontato Gary.
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