Glutton For Punishment, titolo del primo album di Heartworms, non suona per nulla come una condanna o un castigo. Piuttosto è un premio, un vero piacere, un disco che si candida a confermarsi uno dei più sinceri e riusciti esordi dell’anno.
Un album che è un esercizio di equilibrismo, in bilico fra squarci assolati ed ombre assordanti, fra provincia estrema e geografie dell’anima, panorama perfetto per accogliere un puzzle di solitudini, movimenti, decadenze e paure.
Il celebrato esordio degli ausraliani The Vines, crocevia della morte fra il grunge disperato dei Nirvana e le cristalline melodie dei Fab Four.
L’orsacchiotto è un romanzo tagliente come un bisturi, asciutto e perfettamente cesellato, con un ritmo impeccabile e mai una parola di troppo. Una storia intrigante, con un epilogo tutt’altro che scontato, dalla penna del maestro Simenon.
Pur rimanendo un prodotto d'intrattenimento più che buono, questa seconda stagione di Squid Game si sfilaccia un poco tra sottotrame poco ficcanti e un effetto sorpresa per forza di cose smorzato. Rimangono spunti di riflessione interessanti e momenti di tensione a puntellarne la tenuta.
La signature song di Tracy Chapman, una canzone dai connotati fortemente politici, attraverso la quale l'esordiente cantautrice di Cleveland si schierò dalla parte delle classi sociali meno abbienti e contro l'apartheid
Con un album sviluppato su un concept dedicato al male di cui gli esseri umani sono capaci, quella degli Squid dà sempre più l’impressione di essere una setta che ha scelto di esprimersi con un linguaggio esclusivo e uno stile mai così agli antipodi dall’ordinarietà.
“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, scrisse Seneca secoli or sono. I Mardi Gras, al contrario, conoscono profondamente la rotta da seguire. Circumnavigare all’interno delle emozioni del loro quarto album, Sandcastle, è puro magnetismo capace di condurre a lidi psicologici ancora vergini.
Catherine Breillat torna al cinema dopo una pausa di dieci anni esplorando ancora una volta i moti sentimentali ed erotici tra protagonisti di generazioni diverse trovando qui due ottimi interpreti: Léa Drucker e Samuel Kircher.
Luca coi Baffi è ormai pronto per il disco vero e proprio, ma lo ritroviamo con il secondo EP, Basta sia fuori città. Il focus qui è sul lato cantautorale del progetto, dove la chitarra acustica scarnifica ma non banalizza e mette in risalto l’abilità di scrittura e la ricerca dell'essenziale nei testi.
Nuovi adepti della scena estrema islandese, i Mur esordiscono con un album di post e progressive metal, i cui gli ovvi riferimenti stilistici vengono incorporati con freschezza in sette canzoni in bilico fra atmosfere cinematografiche e dirompente ferocia.
Anna B Savage con You & I are Earth realizza un disco immediato e complesso allo stesso tempo: canzoni senza tempo che si muovono su un territorio al confine tra il sogno e la contemplazione. Un lavoro meraviglioso figlio della ritrovata serenità, una lettera d’amore all’Irlanda e all’uomo che ama.
Riviviamo le emozioni di “Ease Down the Road”, un piccolo capolavoro di inizio secolo ad opera dell’istrionico Will Oldham aka Bonnie “Prince” Billy.
Un romanzo ben scritto e interessante, a cui mancano, però, le caratteristiche che rendono palpitante un thriller
Commedia lievissima infarcita di buoni sentimenti ma con qualche personaggio cattivello, nulla di indimenticabile ma alla fine, tutto sommato, ci si diverte abbastanza.
Take Me To Church è una triste canzone d'amore, attraverso la quale, però, Hozier prende anche posizione contro la visione ipocrita e reazionaria della Chiesa cattolica nei confronti delle minoranze sessuali
Psychodelice Fest si conferma sempre di più tra gli appuntamenti più interessanti del nostro paese, per la possibilità che offre di vedere in azione band fautrici di sonorità poco popolari nel nostro paese. Due palchi alternati e un mix di certezze consolidate, nomi meno conosciuti e scommesse assolute.
Una serata indimenticabile per tutti gli appassionati quella del Paganfest, la storica rassegna dedicata al folk e pagan metal, che quest’anno ha trovato casa all’Alcatraz di Milano. Alestorm, Ensiferum, Týr, Heidevolk ed Elvenking hanno infiammato il pubblico. Un trionfo di energia, musica e divertimento che resterà negli annali di tutti coloro che hanno fatto parte di questa pazza ciurma per una notte.
Un disco complesso ma immediato, sperimentale ma in linea con la tradizione melodica italiana, con una vocalità espressiva e tecnicamente validissima anche quando filtrata da molteplici effetti. Questo e molto di più è l'ultimo disco di Giulia Impache, IN:titolo. Una declinazione del Pop che fino ad ora è stato davvero raro, se non impossibile, ascoltare in Italia.
Gran concerto quello dei Post Nebbia, che si riconfermano validissimi anche in sede live e ci fanno venire voglia di rivederli.
Dopo quattro anni dal precedente Marching In Time, Mark Tremonti torna con il suo sesto disco solista, un ottimo album, che conferma l'abilità del chitarrista anche come songwriter e cantante.
Nanni Moretti richiama amici e vecchi elementi del suo cinema per lasciarsi alle spalle le delusioni politiche e personali e guardare al futuro con rinnovato ottimismo e allegria.
La notizia è che un nuovo album di Liberato esce il primo gennaio e non il nove maggio. L’artista producer napoletano vuole dirci qualcosa?
Versatile, consapevole, matura e non scontata. Emma Nolde dimostra ad ogni disco e ad ogni live il suo talento e la capacità di non appiattirsi mai su soluzioni convenzionali. Energica e disinvolta anche sul palco, Nolde regala al Bellezza una serata che non si può che consigliare a chiunque non l'abbia ancora vista in azione.
"Sì, Così" dei Les Hommes si dimostra un disco molto ispirato, perfetto per chi ami le ispirazioni cinematografiche degli anni Sessante e Settanta, anche quelle più ammiccanti.
Un ottimo ritorno quello dei Mogwai con The Bad Fire, forse meno tirato e violento del solito, ma i pregevoli crescendo e i giochi di dinamiche che li hanno resi proverbiali non mancano di certo. Provateci voi, dopo trent’anni di attività, a essere ancora così in forma.
Ascolta i podcast di Radio Loudd e divertiti con le nostre trasmissioni a base di buonumore e tanta buona musica. Bastano due click per entrare nel nostro mondo. Enjoy!!!
LEGGIPsychodelice Fest si conferma sempre di più tra gli appuntamenti più interessanti del nostro paese, per la possibilità che offre di vedere in azione band fautrici di sonorità poco popolari nel nostro paese. Due palchi alternati e un mix di certezze consolidate, nomi meno conosciuti e scommesse assolute.
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