Ci vogliono le palle per intitolare una canzone Rock, perché non è solo una dichiarazione d’intenti, ma è anche farsi portabandiera di un genere, in un paese in cui il rock non sempre ha trovato terreno fertile e interpreti all’altezza. Devi essere incosciente e sfrontato, certo, ma devi essere anche consapevole dei tuoi mezzi, perché stai in equilibrio su una corda tesa e al minimo errore, puoi precipitare nel vuoto.
Così quando partono i tre minuti e ventiquattro di Rock#1, primo singolo tratto da Sciamano, album d’esordio dei teramani The Young Nope, ci si chiede se davvero questi tre ragazzi abbiano le palle per riuscirci. Ci vuole pochissimo, però, per fugare ogni dubbio: riff graffiante, tamburi battenti e tanto sudore. Rock è una signora canzone, una deflagrazione di potenza e giovanile entusiasmo di una band praticamente agli esordi, ma che possiede già talento da vendere.
The Young Nope è un progetto nato nel 2016 a Teramo, da un'idea di Pier Paolo Tancredi, 18 anni (batteria, percussioni, seconda voce), Pierpaolo Saccomandi, 19 anni (chitarra, voce, sintetizzatori) e Pierluca Dolceamore, 18 anni (basso). All’attivo, finora, un solo Ep, Satellite (maggio 2017) e questo primo, convincente full lenght. Che è spregiudicato e senza compromessi, come è giusto che sia, vista la giovanissima età dei musicisti, ma che è anche ricco di idee e di intuizioni.
Perché di buone canzoni in scaletta, oltre la citata Rock#1, ce ne sono, eccome. La tensione bluesy di Birds, ballata attraversata da un mood notturno e cantata da Saccomandi con una maturità sorprendente, la spiazzante Heroina, gioco a incastro fra le rarefatte atmosfere blues della prima metà e i vertiginosi cambi tempo della seconda, la sferragliante malinconia di Padrone e le suggestioni psichedeliche dell’ottima Andare Via.
In un paese come il nostro, dominato prevalentemente da artefatti talent show, da un mainstream frusto e stantio e da una scena indie derivativa e sopravvalutata, i The Young Nope rappresentano una ventata di freschezza e reintroducono un approccio verace alla musica, di cui troppo spesso ci dimentichiamo. Nonostante le inevitabili imperfezioni, che l’esperienza, ne siamo sicuri, emenderà, Sciamano torna a parlare il linguaggio di un rock vibrante e senza compromessi, che piacerà a tutti coloro che amano sopra ogni cosa sincerità e chitarre. Promossi.