Il nuovo album degli Omino Acidi si chiama Nocivo, e sintetizza efficacemente sia la causa che l’effetto che vogliono comunicare. Una situazione sociale imperfetta e tossica genera insoddisfazione, insofferenza, frustrazione, rabbia e fastidio, oltre che una certa dose di sarcasmo. E questi sono solo alcuni degli effetti che i cinque giovani bolognesi buttano in musica, realizzando un punk-rock senza peli sulla lingua.
I testi sono in italiano e trattano tematiche sociali e problematiche giovanili, con il linguaggio di chi queste situazioni le ha vissute sulla propria pelle. Racconti che parlano ai giovani ragazzi delle periferie italiane, a chi vive nei quartieri delle città, a chi si è sostanzialmente stufato della negatività ricorrente e reagisce con sarcasmo e ironia. Un linguaggio ruvido, che si fa bandiera e sfogo, ma che dietro ai contenuti nasconde in diversi passaggi delle scelte lessicali non banali e delle ottime idee rispetto ai temi da affrontare.
L’apparente negatività, infatti, nasconde i messaggi del migliore punk-rock, quelli che inneggiano alla reazione. Come il «Non seguire gli altri, rimani indipendente» di “S.r.l.” o i versi di “Cuore di Cemento”: «Qui sento un vuoto dentro/ ho un cuore di cemento/ ho l’entusiasmo spento/ mi sento in gabbia […] che cosa posso fare, io non rimango fermo/ la mente in movimento, ti porta giù all’inferno/ scappare non ha senso, se hai un demone all’interno/ reagisci al tuo tormento o sarai morto dentro».
Il companatico musicale è un punk-rock compatto e aggressivo, che sa essere molto più vario nelle sonorità di quanto non possa sembrare ad un ascolto distratto, passando dal punk, allo ska ad alcune brevi tirate hardcore.
In 25 minuti il suono è potente e diretto, ma nelle 10 tracce del loro disco, gli Omini Acidi sperimentano soluzioni differenti e influenze variegate, che per il lato italiano portano inevitabilmente alla mente band del calibro di Punkreas e Derozer. Il potenziale è alto e, per essere un’autoproduzione, il risultato è ottimo.
Acidi nei modi e interessanti nelle soluzioni, questi cinque ragazzi di Bologna nascono nel 2011 e con Nocivo sono già al secondo album, che è stato pubblicato grazie ad una campagna sulla piattaforma di Musicraiser e vanta pure un bellissimo artwork di copertina. Il loro debutto è di soli tre anni prima, Pensavo fosse acqua (2015), anch’esso completamente autoprodotto.
Vista l’energia, i temi, il suono e l’attitudine, la curiosità ora è tutta per il live: se i ragazzi riescono a reggere una performance pari a quella promessa dal disco, allora si potrà dire con certezza che il panorama del punk-rock italiano ha tra le sue fila una band che può essere tranquillamente all’altezza della scena nazionale.
Agli Omini Acidi ora il compito di calcare quanti più palchi possibile per diffondere la loro bandiera e a voi quello di esplorare il loro mondo, fare un salto ad un loro live e, perché no, comprare anche un loro disco.