Il brano, dalle sonorità avvolgenti e notturne, anticipa l’uscita del secondo disco della band, Flashbulbs, fissato per il 14 maggio e rappresenta un momento di profonda inquietudine e impotenza di fronte agli avvenimenti della vita, miste però ad un profondo senso di meraviglia e alla volontà di continuare a cercare un proprio posto nel mondo.
“Questo disco per noi è stato un progetto fatto di sentimenti, ispirazioni ed emozioni forti e contrastanti. Voluto, sentito con gioia, eppure incredibilmente sofferto, travagliato, realizzato in ogni sua fase nelle peggiori condizioni possibili, in un momento di profondo cambiamento nelle vite di ognuno di noi tre. Il termine Flashbulbs è usato per descrivere quei ricordi che collegano la memoria di un singolo individuo all’esperienza di un evento collettivo di grande impatto. E’ curioso che dopo tanti imprevisti e una lunga gestazione, il disco uscirà proprio nel bel mezzo di un evento epocale come la pandemia”, afferma il chitarrista, Anthony D’Aguì.
“Gli Artichokes sono una combustione sonora spontanea nata sulle rive del mare.
Un trio che si fa portatore di un suono in continua ricerca di un difficile equilibrio fra immediatezza e sperimentazione, fra genuinità e ricercatezza, fra razionalità e puro istinto.
Il risultato è un fiore infuocato dalle varie sfumature che fra distorsioni aggressive e sognanti, linee di basso eleganti ed incisive, ritmi avvolgenti e poche semplici parole cerca di illuminare, plasmare e colorare i paesaggi sonori attorno ad esso.”