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REVIEWSLE RECENSIONI
19/07/2022
Amberscent
She Stayed Though EP
Ritmo ossessivo e onnipresente. Archi veri, dinamici e ruvidi. Voce sottile, da cui è appena intuibile la lingua inglese immersa nei sospiri, come se questi fossero il vero ponte che unisce strade parallele. Giada Squarcia, in arte Amberscent, incanta con le stratificazioni elettroniche del suo nuovo EP She Stayed Though.

Giada Squarcia, in arte Amberscent, è una compositrice, sound designer e produttrice romana e dal suo lavoro, She Stayed Though, emerge chiaramente l’aspetto stratificato della sua musica e il continuo gioco di equilibri con cui tiene in piedi le proprie composizioni. Fortemente di matrice elettronica, ma anche con robusti richiami sensoriali legati al vero, ad un realismo che spesso sfocia in un’ambientazione prevalentemente notturna.

Nell’opening “Cameron” viene tratteggiato il percorso elettronico e ritmico (e a tratti caotico), in simbiosi con degli archi veri e ben gestiti nel suono, mentre la successiva “I Know You” è quasi totalmente basata sull’elettronica. Un “quasi” che rappresenta una parentesi, un sospiro in cui un pianoforte gioca a diventare la tela di una voce e inventarsi tutto d’un tratto il momento più bello di tutto l’EP.

 

Il trattamento del suono della voce è curato, chiaro nella mente di chi l’ha creato tanto da arrivare limpido fino a noi. Le frequenze basse del sound che regge tutta la trama sono sempre molto scure e tonde, cosa che a mio avviso più che cullare, contribuisce ad aggomitolare il suono nei frequenti momenti di picco che si alternano all’interno delle canzoni, spesso anche più volte come capita sovente nell’elettronica.

Le canzoni sono tutte lunghe, siamo sui sette minuti di media, ma senza che si provi la minima pesantezza nell’ascolto. Grosso pregio.

 

“Right There” comincia con un piano, degli accordi larghi, dei rumori di fondo e di vita, di catene di biciclette che girano e accendono un meccanismo quotidiano, fatto di abitudini probabilmente spesso ignorate. La canzone approfitta di questa spinta per provare a mettersi in moto, cosa che succede non tanto nel primo sontuoso intreccio vocale, che forse è un po’ troppo e ha l’effetto di tirare il freno a mano, quanto nella fase successiva di apertura degli accordi, di attesa e di respiro per la bella vocalità di Giada. Amberscent prende in mano la canzone e per la prima volta mette a segno un gran bel momento globale. E sì, c’è anche una punta dell’immancabile Billie Eilish, diventata un termine di paragone costante delle produzioni dell’ultimo lustro. “Right There” è senza sé e senza ma il momento numero uno dell’EP.

Nella successiva ed ultima “Half” continua ad emergere il contributo vocale, sommerso nella prima parte dell’EP, e qui in pieno possesso del suo ruolo portante all’interno della canzone: sia che resti da sola in un bellissimo piano e voce, sia che cresca insieme al sottofondo in maniera più maestosa senza perdere però la delicatezza che la contraddistingue. Forse ancora una sensazione di confusione e di eccessivo caos nel suono globale, ed è un peccato, perché distoglie l’attenzione dalla dinamica e dal semplice ascolto.

 

Amberscent ha ottimi numeri, un bellissimo pezzo, e una discreta quantità di idee interessanti ben ammaestrate e servite. Inoltre lascia a chi ascolta la curiosità di ascoltare il suo prossimo passo, e talvolta non ci può essere complimento migliore.