Quello di Bella Brown (al secolo Carol Hatchett) è un nome che circola da parecchio tempo nel circuito funky soul di Los Angeles, una musicista apprezzata, anche se lontana dagli echi mediatici dello star system, che ha saputo, nel suo piccolo, dare lustro alla musica nera californiana attraverso collaborazioni e una vivacissima attività live. Negli ultimi 18 mesi circa, Bella Brown e i suoi Jealous Lovers (backing band che ha già collaborato con Stevie Wonder, Elton John, Prince, etc.) si sono fatti un bel nome, grazie a un singolo, Get Mine, uscito nel 2022 per LRK, dopo che era già stato pubblicato, con minori riscontri, nel 2018.
Dal 2022, il legame di Bella con l'etichetta LRK si è consolidato e dopo quella prima canzone, la collaborazione ha prodotto altri quattro singoli di qualità e dal discreto successo: la sorniona e dolcissima "What Will You Leave Behind", il northern soul scapicollato di "Bang, Bang, Bang”, l'intrigante e orecchiabile “Living Proof” e la sfacciata “Soul Clap”, che dà il titolo a questo full lenght d’esordio.
Queste quattro tracce sono state, poi, inserite del primo album di Bella, nella cui scaletta hanno trovato posto altre cinque canzoni originali e una radio edit di "Soul Clap", brano che apre il disco con otto minuti di funky soul corale e trascinante. Entrambe le versioni, sia quella originale che quella editata, faranno battere i piedi e ciondolare la testa, aprendo le porte a quarantacinque minuti assolutamente goduriose.
Se le altre tre canzoni "conosciute" non hanno perso nulla del loro fascino funk/soul senza tempo, non sono da meno anche gli altri brani: l’intensa "Lady Time" sfoggia un groove intenso impreziosito con un tocco caraibico, “Coming For You” è un pezzo potente che evoca sonorità blaxpoitation, mentre la voce di Bella Brown rappa da autentica califfa, e “I Found You” veste sgargianti abiti vecchia scuola, un completino anni ‘60 spolverato e tirato a lucido.
E se “Fast As Lightning” graffia con le sue unghiate rock, “There Is Love”, è una ballata che accarezza il cuore con il suo andamento agrodolce e classicamente soulful.
Soul Clap è un disco riuscito, molto classico nel suo svolgimento, ma intrigante per scrittura ed esecuzione strumentale (con una band di questo pedigree non era possibile aspettarsi di meno). Si ha, inoltre, la sensazione che Bella Brown si tenga ben lontano da facili compromessi e trucchetti per scalare le classifiche, ma che preferisca semmai concentrarsi sulla musica, lasciare che siano le ottime parti strumentali a farla da padrone, per suggerire un effetto finale da jam, come se stesse registrando dal vivo in uno dei piccoli club che ha calcato nei primi anni di carriera.
Il risultato è un album brillante e decisamente divertente, che permette di utilizzare plausibili accostamenti, che in futuro vedremo se confermati, con Sharon Jones, Tina Turner e con Betty Davis (anche se nello specifico manca un surplus di rabbia). Comunque sia, buona la prima.