Vi ricordate degli Hüsker Dü? L’attesa per i loro fan si è finalmente conclusa. È da poco uscito un cofanetto di ben 4 LP, per un totale di 43 brani suonati dalla band in occasione del 1985, ben quarant’anni fa. 1985: The Miracle Year è il titolo del box-set, che comprende le canzoni eseguite dal vivo dal trio americano, pubblicato dalla Numero Group, casa discografica di Chicago specializzata nella pubblicazione della musica d’archivio che, nel 2017, aveva pubblicato Savage Young Dü, un cofanetto con le prime incisioni e diversi nastri dal vivo dell’ensemble.
Il valore delle registrazioni deriva dal fatto che i nastri sono rimasti intatti durante l'incendio che nel 2011 ha distrutto una parte significativa dell'archivio della band di Saint Paul in Minnesota. Vi troviamo canzoni come “New Day Rising”, “It’s Not Funny Anymore”, “The Girl Who Lives On Heaven Hill” e “Pink Turns To Blue”. Ma c'è pure la cover del brano “Helter Skelter” dei Beatles, nonché la struggente “Diane”, più nota alla generazione MTV nella rivisitazione dei Therapy?. Per sintetizzare, si tratta del fecondo periodo della band statunitense, che fu anche quello conclusivo sotto l’ala dell’etichetta indipendente SST, prima del passaggio contrattuale alla major Warner Bros.
L’album è incentrato su un set completo che Bob Mould, Greg Norton e Grant Hart suonarono al First Avenue di Minneapolis, restaurato recentemente dal produttore discografico Beau Sorenson. Oltre alle esecuzioni live di ventitré pezzi in occasione del suddetto concerto, il cofanetto include anche una ventina di tracce extra, dello stesso periodo (“Don't Want To Know If You're Lonely”, “Hardly Getting Over It”, “Celebrated Summer”, “Keep Hanging On”, “In A Free Land” e altre ancora), nonché un libretto che in 36 pagine illustra e contestualizza l’anno magico degli Hüsker Dü. Le registrazioni live raccolte in 1985: The Miracle Year sono un'istantanea della band al suo apice creativo.
Quell’anno, prolifico su vari fronti, fu caratterizzato da un lato, dall’uscita di “New Day Rising” nel mese di febbraio e da “Flip Your Wig” in autunno – entrambi prodotti dall’etichetta discografica SST; dall’altro lato fu impreziosito da lavori non meno importanti, a firma dei Meat Puppets (“Up on the Sun”, uscito a marzo), dei Minutemen (“Project: Mersh”, aprile) e dei Black Flag (“Loose Nut” a maggio, seguito da “In My Head” nell’ottobre del 1985).
Si potrebbe dunque decretare che la raccolta 1985: The Miracle Year rappresenti a tutti gli effetti un tassello fondamentale per comprendere il suddetto periodo musicale, particolarmente ricco sul fronte del rock americano alternativo.
La constatazione del forte impatto degli Hüsker Dü sulla scena punk-rock e grunge degli anni successivi, oltre che l’esplicito apprezzamento e ammirazione tributati in passato a Mould e soci da band quali Nirvana e Pixies, è alla base dell’alto voto che mi sento di assegnare a questo cofanetto.

