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REVIEWSLE RECENSIONI
A Beautiful Waste of Time
An Early Bird
2023  (Awal Recordings )
ALTERNATIVE AMERICANA/FOLK/COUNTRY/SONGWRITERS POP
8/10
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13/11/2023
An Early Bird
A Beautiful Waste of Time
Quinto album per An Early Bird, artista italiano ormai maestro di un folk pop d’autore carico di emozione. “A Beautiful Waste of Time” racchiude otto canzoni composte con il cuore, infuse di romanticismo e delicatezza poetica.

Spesso il titolo e la copertina di un disco ne raccontano l’essenza. Questo è proprio il caso del nuovo lavoro di An Early Bird, A Beautiful Waste of Time. Stefano De Stefano, napoletano ora di stanza a Milano, sintetizza in venticinque minuti e otto brani quanto sia meraviglioso, a volte, perdere tempo, o almeno così di primo acchito potrebbe sembrare.

Abbandonarsi alla bellezza di un viaggio (in una concezione ove il viaggio stesso ha più rilevanza della destinazione finale), di un luogo, di un’amicizia e persino fare arte richiedono tempo e ciò potrebbe assomigliare, nella vita frenetica del ventunesimo secolo, a uno spreco. Potrebbe apparire senza senso nel mondo di oggi, perso tra un progresso assoggettato alla tecnologia dove tutto è veloce e deve produrre subito un risultato.

E così torniamo all’artwork dell’opera, con un castello di sabbia incastonato in una spiaggia incantevole, senza nessun essere umano attorno e l’immagine sfocata del mare al tramonto sullo sfondo. Quel castello costruito sciupando tempo quasi offusca anche la ritualità dell’arancione del sole che a breve si inzupperà nel blu profondo, ma è simbolo di un obiettivo raggiunto, di quella tranquillità quasi rifuggita dai nostri tempi. Può essere il significato dei nostri sforzi se ci fa stare bene, lontano dai marasmi della quotidianità e delle abitudini ormai logore per riappropriarci invece della nostra esistenza.

 

Calore e cuore sono all’interno di A Beautiful Waste of Time, ove De Stefano si dimostra maestro nel creare atmosfere e conferma la vena della sua vetta, Diviner, e del notevole Are We Still In, due album pubblicati a stretto giro tra il 2021 e il 2022, prima della nuova urgenza di quest’ultimo disco, espressione perfetta per il suo romanticismo e senso di innocenza.

L’opener "Dreamless" stabilisce subito il tono, con la voce delicata del songwriter in primo piano, alcuni accordi di chitarra azzeccati e l’arrivo delle percussioni di Mattia De Cretico accompagnate dal violino in stile country della bravissima Aura Fazio, (ormai più che una promessa di tale strumento), pronto a prendere il sopravvento fino alla fine del motivo. Due veri gioielli sono le tracce seguenti, con dei featuring calibrati e per niente scontati. “In Stone” e “Still Shine” vedono il contributo di Tyler Ramsey e dei Turin Brakes, non solo idoli per l’artista italiano, ma soprattutto spiriti affini che entrano dalla porta principale e aprono nuove finestre sul sound dell’album, un Alt Folk di classe quasi sussurrato impreziosito da queste esecuzioni di rara intensità.

Così la voce e le chitarre dell’ex Band of Horses colorano di nostalgia un brano sull’incertezza delle cose nella vita, mentre i cori e le sei corde di Olly Knights e Gale Paridjanian fanno volare in alto un tenero bozzetto acustico carico di speranza per una relazione in bilico, “Possiamo ancora splendere, possiamo ancora sorridere...”. Sono stati un amore a prima vista per Stefano i Turin Brakes: ispirato da loro fin da quando era un ragazzo, ne colleziona ogni disco fino al meraviglioso momento in cui ha l'occasione di aprire ad un loro concerto come supporting act. Accadde alcuni anni fa, quando lavorava ancora come postino: appena terminato il turno, prende un volo per l’Inghilterra e si dirige a Northampton. Da allora sono sempre rimasti in contatto e con la collaborazione per "Still Shine" si è materializzato un altro sogno nel cassetto.

 

Il tema portante di A Beautiful Waste of Time, come già ampiamente accennato, riguarda il desiderio di celebrare la grazia e la leggiadria che giacciono nei rapporti, nelle aspettative, financo nella piacevole routine di tutti i giorni. La vita richiede sacrifici e talvolta compromessi, tuttavia sono situazioni da accettare, mantenendo però sempre la sincerità: “So Easy”, un uptempo melodioso costruito su un tappeto di percussioni e con archi accattivanti, analizza la necessità di essere leali e accomodanti in amore, perché le relazioni possono trasformarsi altrimenti in un legame di facciata. “To Grow Love” è la struggente ballata dei rimpianti e dei buoni propositi e immette nell’ascoltatore una piacevole malinconia, prima di lasciare la scena a un’altra canzone dallo stesso mood, “Sober Love”, un altro highlight. Dolce, soffusa e rarefatta, resa intrigante dal duetto con &Tilly, visionaria songwriter intimista, “Sober Love” scivola via veloce lasciando voglia, come si diceva una volta, di riavvolgere subito il nastro per riascoltarla. Le due voci si amalgamano alla perfezione, il piano elettrico fa il suo dovere, rendendo fluidi alcuni passaggi e carezzando tratti della melodia, poi ancora una volta il violino della Fazio prende il largo.

La malinconia, soffice e ovattata, regna senza sfociare nell’oblio di una vera tristezza anche nelle ultime due tracce della raccolta, “Writings on the Sand” e “Whenever, Whatever”, definita dall’autore “la canzone più melodica che abbia mai scritto” e dedicata a un amico, per fargli sapere che troverà sempre una spalla su cui piangere, nel momento del bisogno.

 

Certamente strada ne è stata percorsa dall’esordio solista Of Ghost & Marvels del 2018 (senza dimenticare la precedente  militanza nei Pipers, gruppo a metà strada tra folk e dream pop sognante): se la tensione verso autori come Ray Lamontagne, Sufjan Stevens, Ryan Adams e Justin Vernon è ancora significativa, tuttavia questa è una semplice constatazione riguardo all’approccio e al genere scelto. Il De Stefano odierno è ormai una realtà a se stante, con le sue fonti di ispirazione, ma anche una marcata originalità: è un artista di caratura internazionale, lo si evince analizzando il livello degli special guest nelle incisioni in studio e pure dal punto di vista live, con gli show di buon successo tenuti in Germania, ove ha una solida fan base e la presenza come opening act nel recente tour di Fink in Italia. Parafrasando i titoli della canzone con i Turin Brakes e del suo disco, An Early Bird “Tuttora splende” ed è “Una meravigliosa perdita di tempo” ascoltarlo.