La più famosa canzone di Arlo Guthrie, figlio del grande Woody,si intitola Alice’s Restaurant Massacree, dura 18 minuti e venti secondi ed occupa l’intera prima facciata dell’album di debutto del musicista, uscito nel 1967 e intitolato Alice’s Restaurant.
Il brano è basato su una storia vera accaduta il giorno del Ringraziamento del 1965, i cui fatti, per aumentare l’effetto ironico delle liriche, sono stati volutamente esagerati da Guthrie. Questo perché Alice’s Restaurant Massacree nasce come feroce satira nei confronti del potere e divenne successivamente adottata come inno pacifista contro la leva obbligatoria e la guerra nel Vietnam.
Ma veniamo ai fatti.
Arlo aveva solo 18 anni e stava iniziando a farsi strada nel circuito folk. Insieme al suo caro amico Rick Robbins si recò a Stockbridge, nel Massachusetts, per festeggiare il Ringraziamento con Alice e Ray Brock, che avevano organizzato una cena nella chiesa sconsacrata in cui vivevano, l'ex Trinity Church situata in Division Street. I due erano abituati a organizzare feste e a invitare molte persone a casa loro e la baldoria si protraeva spesso fino a notte fonda. Quando il mattino dopo il giorno del Ringraziamento Ray Brock si svegliò, la chiesa era in condizioni pietose: bottiglie, lattine, avanzi di cibo, sacchetti e mozziconi di sigarette erano sparsi un po’ ovunque. Così, andò a svegliare Arlo e rick, di cui era molto amico, e disse, testuali parole: “Puliamo la chiesa e portiamo via tutta questa merda da qui, per l'amor di Dio. Questo posto è un disastro".
Arlo e Rick si diedero da fare e dopo aver ripulito il posto, caricarono tutta la spazzatura su un furgone per recarsi in discarica, che, però, trovarono chiusa.
Cominciarono, allora, a girare in macchina, finché Arlo, che da quelle parti c’era già stato, non si ricordò di una strada laterale su Prospect Hill, vicino all'Indian Hill Music Camp, e lì, furtivamente, scaricarono i rifiuti.
Non avevano però fatto i conti con l’efficienza della polizia di Stockbridge. Qualche ora dopo, infatti, William J. Obanhein, capo della polizia della città, suono alla porta della chiesa sconsacrata, perché tra la spazzatura abbandonata aveva rinvenuto una busta con il nome di Brock. Arlo e Rick confessarono di essere i colpevoli, vennero tradotti in prigione e condannati a 25 dollari di multa e a recuperare l’immondizia.
Quella sera, tornati a casa dei Brock, iniziarono a scrivere insieme "Alice's Restaurant Massacree".
Guthrie esagerò notevolmente la parte sull'arresto per, come detto, rendere maggiormente l’effetto comico. Nella canzone, infatti, racconta di essere stato portato via in manette e, quindi, rinchiuso in una cella con delinquenti incalliti.
Questo, però, è solo l’abbrivio per liriche urticanti che sfottono la polizia, l’esercito e, per estensione, ogni forma di potere costituito. Il testo, prosegue, infatti, con Guthrie che viene arruolato, e che per sfuggire al servizio militare, si finge pazzo, dicendo allo psichiatra che vuole "mangiare corpi morti bruciati". Una fatica del tutto inutile, perché successivamente, un altro funzionario militare gli chiede se sia mai stato arrestato, e dopo aver scoperto la condanna per l’abbandono improprio dei rifiuti, Guthrie viene assolto dai suoi obblighi di leva. Il cerchio si chiude e lo sberleffo all’autorità è totale.
Come detto, il brano è diventato un simbolo del pacifismo, ma anche una specie di tradizione musicale, visto che molte radio americane lo trasmettono proprio il giorno del Ringraziamento, cosa praticamente impossibile in altri giorni dell’anno visto il minutaggio elevato.
La canzone successivamente fu adattata in un film diretto da Arthur Penn e intitolato Alice’s Restaurant, interpretato dallo stesso Guthrie, da Patricia Quinn nella parte di Alice (che compare, invece, in un cameo) e, incredibile a dirsi, anche dal capo della polizia William J. Obanhein e dal giudice Hannon, quello che emise la condanna, perché resisi conto, anni dopo, dell'assurdità della situazione che aveva ispirato la canzone.