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REVIEWSLE RECENSIONI
Angel Miners & The Lightning Riders
AWOLNATION
2020  (Better Noise Music)
ALTERNATIVE ROCK POP
8/10
all REVIEWS
14/05/2020
AWOLNATION
Angel Miners & The Lightning Riders
Angeli delle miniere o cavalieri del lampo? La nostra anima è sempre divisa in due: oscurità e luce, paranoia e depressione o felicità e bellezza. Awolnation lo sa benissimo e ne ha fatto uno dei suoi migliori album, come sempre in equilibrio tra rock, electo-pop, hip hop, screamo e synth.

Gli ultimi due anni non sono stati facili per Aaron Bruno, artista tutto tondo dietro al moniker di Awolnation.

Nel novembre del 2018 gli incendi di Woolsey hanno distrutto l’83% della Santa Monica Mountains National Recreation Area e devastato moltissime cittadine della California, compresa Malibu, città natale di Aaron. Il fuoco ha portato con sé anche lo studio casalingo che aveva concepito e curato in modo quasi ossessivo per anni, bruciando tutta la sua attrezzatura e gran parte dei ricordi della sua vita di artista come Awolnation.

Mentre gli incendi laceravano la California, Aaron era in tour con una delle poche band che potrebbero essere musicalmente assimilate alla sua sensibilità artistica, i Twenty One Pilots. Sua moglie lo chiamò mentre suonava a Phoenix, in Arizona: si stava preparando ad abbandonare la loro casa e gli chiese cosa voleva salvare. Come reagire ad un esperienza così pesante?

Awolnation rimase in tour perché non aveva una casa dove andare, realizzando che ora il tour bus era tutto ciò che gli era rimasto. In quel momento prese vita nella sua mente la canzone “California Halo Blue”, in cui possiamo sentirlo sussurrare in una strofa «Ricordi, ricordi quella notte di Novembre… Lei disse: ho fatto le valigie, ho afferrato i cani e preso un sacco di cibo, non ti preoccupare. Ho afferrato i tuoi diari, ho afferrato la tua anima e ho afferrato le tue scarpe preferite».

Ognuno reagisce ai grandi contraccolpi della vita a suo modo, e per chi è abituato ad esprimersi in note e melodie la musica è rifugio, terapia e soluzione. Una parte di Aaron iniziò a scrivere, un’altra a pensare al concept per il nuovo album, un’altra a trovare la forza di salire sul palco ogni sera anche dopo ciò che era successo.

L'idea dei Lightning Riders, infatti, ad Aaron Bruno è venuta in tour. Iniziò a concettualizzare un mondo alternativo, una fantasia per affrontare la tristezza di ciò che era stato perso. Non poteva più scrivere un album personale come il precedente Here Comes The Runts (2018), doveva fare qualcosa che fosse più grande di lui. Ogni notte sapeva di dover affrontare un’arena di persone paganti, fan che erano lì per sentire lui e i Twenty One Pilots suonare, come conquistarle e poter continuare a fare il suo lavoro? Ideò così un momento leggero, invitando ogni notte il pubblico ad alzare al cielo la torcia del telefono in aria. Le persone iniziarono a riferirsi all’esperienza come ad un “onda lampo” e la scena divenne la metafora che Aaron stava cercando: «Mi sono reso conto che eravamo i cavalieri del lampo a cavalcare l'onda del lampo! È stata un po’ di speranza, positività e senso di comunità nel momento più pesante, più spaventoso e più buio della mia vita».

Gli sforzi di Aaron per rimanere positivo e creativo gli rendono onore, ma non ci può essere solo luce dopo un’esperienza simile, e così alla capacità di vedere ancora la bellezza nel caos entropico del mondo si affiancarono i periodi bui, la voglia di mandare affanculo tutto, la paranoia e la depressione, l’ansia che spesso questo mondo ci mette addosso. Come emerge nella bellissima “The Best”, una canzone che parla della paranoia e dell'ansia che deriva dalla costante pressione della nostra società nel dover sempre essere il massimo in tutte le cose: lavoro, vita sociale, sé. Sempre i più belli, i più intelligenti, i più bravi. Ma come si può reggere questo confronto e obiettivo impossibile?

Angeli al lavoro nelle miniere dei nostri antri più oscuri.

«Ok, quindi io e il mio angelo, ballando su una nave, facendo festa con gli avvoltoi, possiamo coesistere. Pioggia, pioggia, occhi sfocati. Giorni difficili, notti estive. Me, me stesso e io. Paranoia» (“Slam (Angel Miners)”)

Angel Miners & The Lightning Riders è stato realizzato con lo scopo di unire queste due anime, gli angeli delle miniere e i cavalieri del lampo, il bicchiere mezzo pieno e quello mezzo vuoto, la bellezza e la depressione, la felicità e la paura. E per un artista che ha già nel suo dna la fusione dei generi e degli stili più diversi anche all’interno della strofa di una singola canzone, nato come fan del punk hardcore e del rock più anticonformista, affascinato dall’hip-hop e dall’elettronica, batterista, chitarrista e sperimentatore dei più diversi tipi di sintetizzatori, la missione non poteva che essere migliore. I risultati, nemmeno a dirlo, sono ottimi.

L’album, alla fine, è stato realizzato nella sua camera da letto e installando una batteria nel salotto. Una condizione limitante, ma che alla fine Aaron ha definito quasi liberatoria. Ha inoltre deciso di invitare alcuni amici a collaborare per alcune canzoni, perché sentiva che per renderle migliori aveva bisogno di qualche buona influenza. Come dargli torto se gli amici in questione sono Alex Ebert degli Edward Sharpe e Magnetic Zeros per l’allegra e divertente “Mayday!!! Fiesta Fever” e Rivers Cuomo degli Weezer per la meravigliosa e sognante leggerezza di “Pacific Coast Highway (In The Movies)”?

Angel Miners & The Lightning Riders è un viaggio nella psiche di Aaron Bruno, il racconto di un mondo fantastico popolato da due anime perennemente in lotta per il predominio sulla nostra mente e il nostro modo di vedere il mondo, la storia della variegata molteplicità che ci portiamo dentro ogni giorno, anche se spesso non lo facciamo vedere. Un’avventura sonora in tutto quello che abbiamo imparato ad amare e che vorremmo da Awolnation, in cui è difficile individuare quali sono le tracce più riuscite, perché la scelta avrebbe un suo perché su ognuna delle dieci tracce e due bonus track.

La sfida è aperta: angeli delle miniere o cavalieri del lampo? Voi chi lascerete vincere alla guida del viaggio della vostra vita?


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