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MAKING MOVIESAL CINEMA
Aquaman
James Wan
2018  (Warner Bros Pictures)
FANTASTICO FANTASCIENZA AZIONE
all MAKING MOVIES
25/01/2019
James Wan
Aquaman
Il film di Aquaman è come una giostra. Ti siedi e non pensi a nulla, se non al puro divertimento. Se si entra al cinema con quest'ottica, difficilmente si rimarrà delusi da questo film.

Se, invece, si vuol ragionare un attimo, ci si rende immediatamente conto che possiamo trovarci tanti difetti quanti pregi per un risultato finale di ottimo intrattenimento.

E soprattutto si distacca dai film Dc/Warner fatti fino ad oggi, cambiando completamente pelle, una pelle molto colorata e 'ignorante'.

Il punto più debole è proprio la sceneggiatura assieme all'interpretazione di alcuni protagonisti non proprio convincenti. Jason Momoa in primis, si sa, non è un granché di attore, e il regista James Wan (Saw, Insidious, L'evocazione) lo sa bene ed ecco allora che gioca con le giuste inquadrature, e con le giuste (anche se non sempre) battute da far dire al suo protagonista che come prevedibile fornisce un'interpretazione più che altro fisica. Il che ci porta proprio ai film d'azione anni ‘80 con Arnold Schwarzenegger, e Sylvester Stallone, molti dei quali diventati dei veri e propri cult pur avendo sceneggiature quasi inesistenti, talvolta, ma una messa in scena incredibile. Qui accade lo stesso, trama debole e dialoghi davvero ridicoli al servizio di una messa in scena mastodontica resa sapientemente efficace dalla mano di Wan, abile a distrarre lo spettatore mostrando gli splendidi fisici di Momoa e della bella Amber Heard, scollata al punto giusto.

Quindi se il primo tempo fa un po' fatica a partire con un ritmo altalenante e alcune scene che andavano prolungate e magari altre che andavano accorciate, ecco che pian piano il film trova il suo ritmo e inizia una corsa che non cesserà fino alla fine.

Se infatti nella prima parte non abbiamo nessuna sequenza particolarmente efficace, nella seconda ne arrivano almeno tre consecutive che finalmente si fanno notare e che sanno stupire, sollevando di parecchio la qualità del film.

Come nel recente Macchine Mortali, che era un insieme di stili e rimandi ad altri film, anche qui abbiamo tanti, tantissimi elementi e rimandi ad altre pellicole. Se nel primo caso la cosa non aveva affatto funzionato, togliendo del tutto la personalità alla pellicola, in Aquaman invece diventa un pregio essendo gestiti molto meglio.

Per quanto possa sembrare assurdo, il film parte come una favola dai toni fiabeschi quasi spielberghiani per poi arrivare a una sequenza che sembra essere presa direttamente da Ponyo. Seguiranno scene in fondo al mare che vi ricorderanno cose come La Sirenetta e Avatar.

Ma è nel secondo tempo che appunto troveremo davvero di tutto, come Indiana Jones, Fast & Furious (James Wan evidentemente deve esserne rimasto parecchio influenzato dopo aver diretto il settimo capitolo), Jurassic Park, Lovercraft, Godzilla, Il Signore Degli Anelli e Warhammer.

Tutta questa incredibile varietà fa sì che lo spettatore non si annoi mai, offrendo paesaggi incredibili e sequenze d'azione che sanno ben distinguersi l'una dall'altra non risultando mai noiose. Necessarie anzi per non far pesare troppo alcuni difetti palesi e soprattutto non far notare quanto Willem Dafoe, Nicole Kidman, Patrick Wilson e Dolph Lundgren siano davvero poco convinti dei loro ruoli.

Altro difetto è sicuramente la colonna sonora che pare non saper che strada prendere. Da un lato i freschi Greta Van Fleet e il loro Hard Rock vintage, dall’altro si va sempre più sul pop con cover poco azzeccate di vecchi classici come “Africa” dei TOTO, fino ad arrivare allo score strumentale che a volte stona rispetto a quello che stiamo vedendo, mischiando anche un po'di synth anni ‘80.

Per concludere, è un ottimo blockbuster questo Aquaman, perché svolge pienamente il suo compito di intrattenere per tutti i 142 minuti di film senza stancare. Perché ha alcune sequenze davvero impressionanti. Perché gli effetti speciali per la maggior parte del film sono davvero ottimi.

Perché il design in generale è davvero d'impatto e riesce di conseguenza a far chiudere un occhio su alcune cose imbarazzanti come i costumi degli Atlantidei.

Senza contare che un film su Aquaman era a rischio costante di ridicolo involontario grazie al fatto che il protagonista ha una tutina discutibile e parla con i pesci. Ma può mai risultare Jason Momoa ridicolo? No. Sono state usate dunque, diverse astuzie registiche per evitare appunto imbarazzo generale, spesso riuscendoci, e questo non era affatto facile.

Forse non il film più bello del Dc Universe, ma un netto passo avanti rispetto agli ultimi Batman v Superman, Wonder Woman e Justice League.