Ritmi disinvolti post-punk con un accento importante, ma mai oltremodo pedante, su alcuni problemi sociali diffusi. Al primissimo ascolto degli Asma, in maniera pressappoco immediata, tornano in mente, simultaneamente, Bugo ed i Prozac+. Ecco, gli Asma potrebbero essere descritti come il perfetto incrocio tra gli stili dei suddetti artisti, che ormai, creativamente parlando, fanno parte della storia recente della musica italiana.
Gli Asma, che vogliono farsi conoscere a un più ampio pubblico, sono: Manuel Bonzi alla chitarra e al microfono e Sergio Alberti alla batteria. L'omonimo disco del duo è stato pubblicato recentemente dalla casa discografica patavina Dischi Soviet Studio, usando un approccio in stile DIY. All’interno del lavoro troviamo dodici tracce, tra cui: “Dura madre”, “Corri con l’asma”, “God didn’t save the queen”, “Anziani sparano” e “Zero euforia”.
Stando alle tesi di fondo, presenti nei brani degli Asma, la vita terrena, anche e soprattutto per chi ha la fortuna di nascere e crescere nella società dell’opulenza e del benessere, è molto simile ad un faticoso purgatorio (forse persino tendente all’inferno più che al paradiso). Nel mondo visionario dipinto dagli Asma anche le relazioni più intime sono difficili da sostenere: “la mia morosa mi picchia, mi lancia addosso le scarpe”, canta il duo. Eppure, bisogna andare avanti imperterriti e con la giusta dose di diplomazia.
Per fortuna, c’è la musica a rallegrarci e a fornire gli strumenti per una catarsi se non altro momentanea, offrendo qualche attimo di svago, spensieratezza e qualche riflessione utile e non troppo seriosa. Proprio per questo, chi ritenesse che la musica degli ASMA fosse leggermente delirante, dovrà per forza ricredersi (o perlomeno in parte): tutto sommato, altro non è che il riflesso di una generazione cresciuta in un milieu non ideale, pieno zeppo di contraddizioni e simulazioni.
Detto altrimenti, vale la pena ascoltare l’album d’esordio di questo duo lombardo e attendere l’evoluzione creativa nei nuovi lavori, che potrebbero seguire a breve. Una menzione finale va fatta alla copertina del disco, in cui due bellissimi gatti vengono rappresentati al mixer, dietro alla scritta “ASMA”. A questo proposito sorge spontaneo il quesito: ma i felini avranno firmato la liberatoria per la privacy, necessaria per metterli sulla cover?

