La notte del 31 dicembre esce "Avanzate ascoltate", il nuovo singolo di Indrofiume, progetto artistico dietro cui si cela il musicista ed autore Giovanni Conigliaro. Il brano è una reinterpretazione personale di uno dei momenti più profondi del repertorio di Paolo Benvegnù, pubblicata per onorare la sua scomparsa, ma soprattutto il suo ruolo di guida invisibile e d'ispirazione costante.
Indrofiume, già autore dell’album Io non sono qui, un lavoro sospeso tra il post-punk atmosferico più cupo dei Diaframma e un’urgenza cantautorale che strizza l’occhio allo stesso Benvegnù, ritorna con una voce ancora più intima, quasi liturgica, per entrare nel cuore del testo e farlo respirare da un’altra angolazione.
Momento cardine, al punto da ispirare questa rivisitazione, è stato per Indrofiume un concerto intimo di Benvegnù:
«Il mio zaino è rimasto a fianco di un tavolo di un locale nella periferia di Bassano Del Grappa. Solo dopo qualche chilometro mi rendo conto di averlo scordato. Il motivo è che da lì a poco sarebbe iniziato un concerto intimo di Paolo Benvegnù, un evento che sarebbe rimasto indelebile nella mia memoria. In quel parco di Villa Angaran San Giuseppe, è stata la volta in cui la mia mano ha toccato la sua, i nostri pensieri si sono coordinati e le parole risuonavano nell’aria nello stesso spazio e nello stesso momento. Appena lo vidi pensai a quello che oggi mi ricorda la fotografia di Kertész: capace di una rappresentazione astratta della vita, dai neri più bui ai bianchi più illuminanti. Lì ho incontrato un Benvegnù spirituale ed umano, oltre il metafisico che si fa mezzo ed espressione di un’idea.
Ascoltando la sua discografia è infatti inevitabile pensare che il suo lavoro si sia mosso con la lentezza di un’intuizione glaciale ma fulminea, nel tentativo di ricercare il mistero assoluto dietro le cose, senza la presunzione di riuscirci ma con curiosità implacabile. Sì perché, nonostante le apparenze, non narrava di oblio senza redenzione, ma guardava oltre le cose visibili, guardava all’apparente inutilità dei piccoli gesti, alla forza e alla generosità degli alberi, all’immaginazione. Cosa sarebbe infatti l’uomo senza tutto questo? Come diceva lui: “Se noi esistiamo in un luogo, è perché immaginiamo un altrove e, viceversa, se esistiamo nell'altrove, è perché ogni tanto abbiamo i piedi in un luogo”.
Per questo motivo ho deciso di reinterpretare il brano 'Avanzate ascoltate', nel tentativo di entrare in modo personale nello spirito del testo senza tentare un’emulazione, ricordandomi che a volte siamo come una piccola barca senza vela nell’Oceano e, se ci sembra che il resto delle imbarcazioni intorno a noi abbiano il vento a favore, è solo perché le stelle non ci hanno indicato ancora la rotta, rimaste offuscate dalla dissoluzione delle cose, ma imperturbabili nella ricerca della verità».
Il 31 dicembre, "Avanzate ascoltate" sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Credits
Voce e chitarra acustica: Giovanni Conigliaro
Chitarre elettriche: Daniele Nardo
Basso e synth: Dennis Ercole
Batteria: Riccardo Canuto
Piano: Marco Marton
Registrato e mixato presso Velvet Recording Studio
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