Cerca

logo
RE-LOUDDSTORIE DI ROCK
09/06/2025
Double Trouble
Been a Long Time
Been a Long Time è un eccellente disco di rock blues texano pubblicato agli inizi di questo secolo. La sezione ritmica del mai troppo compianto Stevie Ray Vaughan fa faville insieme a vecchie e nuove leggende della musica americana. Torniamo a godercelo grazie alla preziosa macchina del tempo di Re-Loudd.

Dopo la terribile tragedia avvenuta il 27 agosto 1990, Chris Layton e Tommy Shannon, ovvero i Double Trouble, la sezione ritmica di Stevie Ray Vaughan, si trovano a un bivio. Farsi prendere dallo scoramento e abbandonare i progetti artistici importanti, semplicemente galleggiando nello showbiz e vivendo del nome e dell'importanza acquisiti, oppure rilanciare la carriera percorrendo nuovi sentieri. 

La seconda opzione prende fortunatamente il sopravvento e i due, anche se ancora scioccati, formano gli Arc Angels insieme a Doyle Bramhall II e Charlie Sexton, coppia di enfant prodige cresciuti sotto l'egida dei fratelli Vaughan. Il gruppo, ben affiatato e stimolato, pubblica un album omonimo di grande livello, rispolverando un songwriting e un "chitarrismo" degno di Stevie, per poi inopinatamente sciogliersi tra le paranoie tossiche di Bramhall e il desiderio di proseguire la carriera solista per Sexton.

Prima dell'acclamata reunion del 2005 (e addirittura un tour europeo nel 2009, da quel momento però senza la diretta partecipazione di Shannon, alle prese con problemi di salute), proseguita poi a fasi alterne fino ai giorni nostri, Layton e Shannon hanno occasione di incontrarsi nuovamente con i due ragazzi nel 2001, per merito di un riuscito progetto ancora a nome Double Trouble intitolato, ben appropriatamente, Been a Long Time. “È trascorso tanto tempo", infatti, dalle gesta con il mai troppo compianto SRV, e pure dalla prima uscita degli Arc Angels, ma in questo lavoro si celebra un passato illustre senza nostalgia. 

Al duo si aggiungono di volta in volta i migliori artisti di Austin, Texas, e alcune vecchie e nuove leggende della musica americana, da Willie Nelson a Jonny Lang, da Dr. John a Kenny Wayne Shepherd. Un sogno diventato improvvisamente realtà! Dieci i brani presenti, la maggior parte dei quali scritti proprio da Layton e Shannon, spesso in compagnia di Sexton e Bramhall.

 

Si comincia con un'intensa "Cry Sky", cantata dall'istrionico Malford Milligan (presente anche nell’ammaliante “Skyscraper”), illuminata da un bell'assolo di Shepherd e dall’imperturbabile Hammond organ dell’esimio Reese Wynans, e si prosegue con un'ancora più sofferta "Turn Towards the Mirror", con lo zampino dei soliti due ex Arc Angels. Lo stesso Doyle giganteggia nella tosta "Say One Thing", dimostrando come si possa scrivere un bel pezzo di rock blues agli albori del nuovo secolo e, soprattutto, nella tirata "She's AlRight", infuocata cover del già incendiario Muddy Waters di Electric Mud (1968).

Il mondo artistico di riferimento è quello che ha avuto come catalizzatore Antone Clifford, proprietario degli omonimi locale, etichetta discografica e negozio di dischi, personaggio capace, appassionato e visionario. Non a caso, infatti, una delle sue pupille, la straordinaria Lou Ann Barton, interpreta da par suo "In the Middle of the Night", un bluesaccio classico dell’imprescindibile Johnny “Guitar” Watson, reso intrigante dalle divagazioni sonore ideate in combutta con il superospite Jimmie Vaughan.

Altrettanto eclatante risulta l'incontenibile Jonny Lang il quale, in un'esplosione di furore e sudore, sforna una "Groundhog Day" al fulmicotone con la compagnia di Sexton e Denny Freeman.

 

Been a Long Time non vive tempi morti grazie alla continua alternanza di vere star: Susan Tedeschi brilla, profonda e ispirata, insieme all’estroso Eric Johnson nella ballata "In the Garden" e nella fulminante e inaspettata cover dei Led Zeppelin "Rock and Roll". 

La sorpresa conclusiva, infine, è la ciliegina sulla torta di un’opera ben preparata e gustosa, con tutti gli ingredienti al posto giusto. La premiata cucina Double Trouble chiude il servizio, infatti, con l'accoppiata stellare Willie Nelson/Dr. John, nella sorniona "There's No One Like You", perfetto digestivo dopo un pranzo luculliano.

 

Been a Long Time è un piccolo capolavoro di rock blues texano. Un salto a ritroso, per chi lo ascolta adesso, all'epoca in cui i dischi collaborativi avevano un'anima e una missione, legati da una storia e senza nessun compromesso commerciale. E risulta consigliato vivamente anche agli amanti della chitarra solista, dato l'incredibile cast di virtuosi. Un modo bellissimo per ricordare il mondo musicale che ruotava intorno a SRV.

«Stevie Ray Vaughan has been and always will be a continuing source of inspiration. He was our mentor, our friend and our brother. We miss him». Estratto dalle liner notes di Been a Long Time.