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Chloë Sevigny rock selection plus…
Chloë Sevigny
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16/01/2018
Chloë Sevigny
Chloë Sevigny rock selection plus…
Le hipster bionde, snelle e gambalunga, per dirla con il Filosofo: "mi fan soffrire/non c'ho mai niente da dire/quel che voglio è solo amore/Sono un tipo senza storia/m'han fregato la memoria ..." et cetera et cetera
di Vlad Tepes

Ragazzi come mi piace questa femmina.

Le hipster bionde, snelle e gambalunga, per dirla con il Filosofo: "mi fan soffrire/non c'ho mai niente da dire/quel che voglio è solo amore/Sono un tipo senza storia/m'han fregato la memoria ..." et cetera et cetera.

E lei, delle alternative, hipster o sciroccate che dir si voglia, è l'epitome, il riassunto, l'idea platonica. Con le mancanze e le sopravvalutazioni connesse. Oltretutto Chloë Sevigny (prn. Cloi Seveni) è una bellezza non facile, obliqua, assai poco mainstream; c'è da osservare, in merito, che anche Afrodite, per essere tale, ovvero Venere suprema, abbisognava di sette difetti e che i Greci se li tramandavano, questi sette difetti, poiché sapevano, filosoficamente, che solo una piccola mancanza fa rifulgere una bellezza perfetta ... è così: che posso farci?

E ancora: Chloë Sevigny (da Darien, Connecticut) è altamente simbolica: una piratessa, una bastian contraria, una adepta del cinema strano, indipendente e contrario: poteva fare quello che voleva, la modella milionaria e svampita, e invece, è sempre lì a barcamenarsi fra serie TV e registi free (celebri o meno: Korine, Jarmusch, Allen, Herzog, Von Trier, Assayas, Fincher, Larry Clark).

E che serie TV poi: Big Love, in cui interpreta la seconda moglie mormone di un trigamo; Hit & Miss, dove è un killer transessuale; American Horror Story II in cui, ninfomane, è seviziata e ridotta come Olga Baclanova in Freaks di Tod Browning ...

Ancora: stuprata nel film d'esordio Kids (scandalo!), incestuosa e gravida in Julien Donkey Boy, spasimante del fake boy Hillary Swank in Boys Don't Cry (bravissima: fu scippata dell'Oscar) e lesbica in If These Walls Could Talk 2, pompinara in The Brown Bunny (superscandalo!), ruolo per cui rischiò il collo (artistico)...

Rockettara con classe: appare nei videoclip di Sonic Youth (“Sugar cane”), Lemonheads (“Big Gay Heart”), Smog (“I Feel Like The Mother Of The World), Beck e Beastie Boys.

Nel 1998 gira il secondo film con Harmony Korine, Gummo: lei si occupa dei costumi e, ne siamo sicuri, pure della colonna sonora, che annovera Eyehategod, Sleep, Destroy All Monsters, Burzum, Bathory, Absu ... Il film, deliziosamente storto e popolato di fricchettoni e mostriciattoli sociali, riceve persino le attenzioni di Bernardo Bertolucci; in una delle scene Chloë insegna alle sue allieve a rassodare i capezzoli applicando nastro adesivo da strappare subito dopo ...

Nel 2005, in Blender Magazine, compare una breve selezione degli album della sua vita (non necessariamente i favoriti):

  1. Smiths - Smiths (What difference does it make)
  2. Morrissey - Bona drag (November spawned a monster)
  3. Bad Brains - I against I (I against I)
  4. Kate Bush - The whole story (Wuthering heights)
  5. Slint - Spiderland (Good morning captain)
  6. Can - Ege bamyasi (Pinch)
  7. Brian Eno - Here come the warm jets (Baby's on fire)
  8. Annie OST - It's the hard knock's life
  9. Nico - The marble index (Ari's song)
  10. Beatles - Sgt. Pepper's lonely heart club band (A day in the life)

Slint, Can, Eno, Nico e Bad Brains nella stessa lista .. Notevole, specie per certe motivazioni; ad esempio: "I'm not a Beatles lover, I'm a kind of Beatles hater”: scaruffeggiante ...

Ancora: "To me, rock & roll is sexy and dirty ...". Sexy, forse; dirty, di sicuro. E comunque, Chloë, anche se avessi torto ti darei ragione lo stesso. Davanti a qualsiasi tribunale. Amor caecus ...