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MAKING MOVIESAL CINEMA
Croce e Delizia
Simone Godano
2019  (Warner Bros Pictures)
DRAMMATICO
6,5/10
all MAKING MOVIES
13/03/2019
Simone Godano
Croce e Delizia
Secondo film del regista romano Simone Godano, ancora una volta alle prese con una storia famigliare non convenzionale, è stato presentato al Biografilm di Milano con questa definizione: “una patata bollente”, che Bentivoglio si augura di aver saputo pelare.

I Castelvecchio sono una famiglia di eccentrici, hanno una mentalità aperta, ma sono narcisisti e disuniti. I Petagna sono esattamente l’opposto: gente molto affiatata, di estrazione sociale più umile, dai valori tradizionali ma conservatori. Come queste due famiglie così diverse si ritrovino a trascorrere le vacanze estive insieme, lo sanno solo i capifamiglia Tony (Fabrizio Bentivoglio) e Carlo (Alessandro Gassmann).  Proprio dai due arriva l’inaspettato annuncio di un amore che scardinerà gli equilibri delle due famiglie, ma soprattutto quelli di Penelope (Jasmine Trinca) e Sandro (Filippo Scicchitano), i rispettivi primogeniti.

Secondo film del regista romano Simone Godano, ancora una volta alle prese con una storia famigliare non convenzionale, è stato

presentato al Biografilm di Milano con questa definizione: “una patata bollente”, che Bentivoglio si augura di aver saputo pelare.

Questo film racconta infatti di un amore nato a cinquant’anni, tra due uomini che non potevano essere più diversi, e la conseguente reazione dei familiari, nel tentativo di abbracciare e comprendere il punto di vista di ognuno. Il pittoresco quadro che Godano vuole così restituire è quello di una famiglia disfunzionale, complicata, che comunica attraverso gesti concitati, ma anche dichiarando le proprie fragilità e tenerezze. Padri, figli, zie, ex mogli e nipoti, durante una vacanza bizzarra e schizofrenica, si troveranno a dissotterrare debolezze e superare pregiudizi, fino ad accettarsi come mai prima.

Un Gassman e un Bentivoglio come non ci si aspetta nell’interpretare un modello che poteva essere impantanato in sciocchi cliché e che invece, inaspettatamente se ne discosta: Alessandro Gassman, nel film il coatto pescivendolo Carlo, mantiene tutta la sua mascolinità, che non avrebbe potuto celare in ogni caso; e Fabrizio Bentivoglio, nel film il sofisticato mercante d’arte Tony, interpreta semplicemente un uomo eclettico. Una storia che potrebbe reggere se non fosse nei luoghi comuni ci sono caduti tutti gli altri personaggi: un figlio, Filippo Schicchitano, troppo coatto perfino nei capelli; una figlia, Jasmine Trinca, troppo forzatamente nevrotica; una ex moglie, Anna Galiena, troppo radical chic per risultare credibile; un cognato, Giandomenico Cupaiuolo, eccessivamente pulcinellesco per interpretare un napoletano verosimile.

La commedia italiana in generale, si sa, si basa su stereotipi precisi, eppure riuscire a non impelagarsi in essi, ma sfiorarli appena, può portare a narrazioni interessanti. Le premesse in Croce e Delizia, c’erano: il duo Gassman-Bentivoglio risulta credibile e divertente, e la storia avrebbe retto se solo si fosse andati oltre gli stereotipi che tanto fastidiosamente continuano a voler descrivere gli italiani.