Fin dai tempi degli Housemartins e, successivamente, a capo dei Beautiful South, Paul Heaton ha sempre avuto l’indiscutibile merito di riuscire a dire cose importanti con leggerezza, di lanciare uno sguardo ironico sulla società inglese, di raccontarne le diseguaglianze, di mettere alla berlina le politiche economiche, senza tuttavia mai venir meno al suo credo pop, senza farsi prendere la mano dal melodramma o dallo slogan barricadero. Heaton ha sempre preferito lanciare ganci melodici irresistibili, spingere la gente verso il dancefloor e far riflettere ballando. Peculiarità, questa che ritorna anche in Crooked Calypso, terzo disco in condominio con la compagna d’avventura nei Beautiful South, Jacqui Abbott, dopo i fortunati What Have We Become? (disco d’oro nel 2014) e Windom, Laughter And Lines (volato alla quarta piazza delle charts inglesi nel 2015). In scaletta, infatti, non mancano temi importanti: The Lord Is A White Con, ad esempio, punta il dito sulle politiche che diffondono discriminazioni razziali, mentre People Like Us si sofferma sulle disparità sociali fra ricchi e poveri e The Fat Man riflette sulla piaga dell’obesità nel mondo occidentale. Eppure, nonostante il taglio impegnato delle liriche, il disco è uno straordinario abbecedario del pop, attraverso il quale Heaton e la Abbott rileggono, divertendo e divertendosi, generi fra loro disparati, servendosi anche di un armamentario di archi e di fiati. I Gotta Praise è un singolo perfetto, un frizzante pop soul alla Beautiful South, con un ritornello estivo così catchy, che vi ritroverete a canticchiarlo sotto l’ombrellone fin dal primo ascolto. He Wants To e People Like Us, sono due disco music numbers che guardano direttamente agli anni ’70, la prima nella direzione degli Abba, la seconda in quella dei Kool & The Gang. Blackwater Bank, invece, pesca dal mazzo la carta del folk celtico (qualcuno ha detto Pogues e Fairytale Of New York?), rileggendolo, ovviamente, attraverso un una morbida filigrana pop. E se non vi basta, Heaton rimastica il rockabilly nel rallenty di Love Makes You Happy e scherza con il limbo nell’impalpabile delicatezza della filastrocca Silence Is. Crooked Calypso, in definitiva, non tradirà le aspettative di coloro che hanno amato e seguito Heaton fin dai tempi di London 0 Hall 4, perché vi ritroveranno quella verve compositiva che sembra inesauribile e che riesce ancora toccare il cuore (e il cervello) dell’ascoltatore, con la semplicità di un sorriso e di un passo di danza. Dote più unica che rara.