Nei primi anni ’60, John Sebastian, e Zal Yanovsky facevano parte di un gruppo chiamato The Mugwumps, che riscuoteva un discreto successo, suonando nei club del Greenwich Village. Quando gli altri membri della band, Mama Cass Elliot e Denny Doherty, si trasferirono in California per formare i The Mamas And The Papas, i due superstiti, che non avevano intenzione di dilapidare il credito fin lì raccolto, misero in piedi un nuovo progetto chiamato The Lovin’ Spoonfull, arruolando Steve Boone al basso e Joe Butler alla batteria. L’idea di partenza era quella di imboccare strade diverse e provare a sperimentare. Così Sebastian, che nel frattempo si era concentrato sul songwriting, decise che la band avrebbe usato anche strumenti elettrici, in modo da allontanarsi progressivamente da sonorità più marcatamente folk, per attirare un pubblico più giovane, maggiormente orientato verso il rock.
I Lovin' Spoonful iniziarono a suonare regolarmente in un famoso club del Greenwich, chiamato The Night Owl Cafe, un locale frequentato di beatnik, intellettuali, poeti e giocatori di scacchi, in cui era la musica jazz ad andare per la maggiore. Una notte, durante un loro concerto, Sebastian, guardando tra il pubblico in sala, si accorse di una bellissima ragazza di sedici anni, che continuava a ballare, senza posa, ogni canzone la band proponesse. John e Zal, passarono tutto il concerto a guardare l’infuocata adolescente e a darsi di gomito, senza alcun intento lascivo, ma felici di constatare che la svolta stava avendo successo. Quella ragazza simboleggiava il fatto che il pubblico stava cambiando gusto e che i Lovin’ Spoonful era pronti a sfondare. Ispirato da questa illuminazione, il giorno dopo, Sebastian scrisse di getto Do You Believe In Magic.
Dal momento che il nome della band iniziava a circolare negli ambienti che contano, I Lovin’ Spoonful ricevettero una vantaggiosissima offerta da Phil Spector, che però rifiutarono, perché non volevano essere inghiottiti sotto un’egida tanto importante, che con tutta probabilità non avrebbe concesso loro di essere artisticamente liberi. Scelsero, così, di firmare per una nuova etichetta discografica chiamata Kama Sutra, che pubblicò subito Do You Believe In Magic, il primo di una serie di successi, che includeva Daydream, Did You Ever Have To Make Up Your Mind? e Summer In The City.
La canzone, che compare nell’omonimo album di debutto della band, balzò alla posizione numero nove delle classifiche statunitensi e, successivamente, consolidò il suo status di evergreen nel tempo, in quanto utilizza, nel corso degli anni, in parecchi spot pubblicitari (Mercedes Benz, McDonald's, Burger King, Kohl's, Dash Detergent e Trump Casino), in molte colonne sonore di film, oltre a essere oggetto di numerose cover ( David Cassidy, The Turtles, The Chambers Brothers, John Mellencamp e Dion & The Belmonts e Cher).
C’è un altro gustoso aneddoto legato al brano, che vale la pena menzionare. Alan Merrill, che in seguito sarebbe stato leader degli Arrows e avrebbe scritto la super hit I Love Rock And Roll (portata al successo da Joan Jett), rivela che, giovanissimo, gettò al vento l'opportunità di suonare per i Lovin’ Spoonful e di debuttare proprio con questa canzone. A metà anni ’60, quando il gruppo capitanato da Sebastian e Yanovsky si stava affacciando al mondo della musica, l’amica Laura Nyro gli suggerì di fare un provino la band, che ai tempi cercava un bassista, strumento che Merrill aveva imparato a suonare decisamente bene. Per poter iniziare la carriera da rockstar, però, il giovane Alan avrebbe dovuto abbandonare la scuola, cosa che si rifiutò di fare. Qualche mese dopo, Merrill andò a trovare la Nyro nel dopo scuola, e lei mise sullo stereo il 45 giri di Do You Believe In Magic, lo guardò e sorridendo sorniona, gli disse: "Questo è quello a cui hai rinunciato". Pare che Merrill, a bocca aperta per la bellezza della canzone, sia stato in grado di pronunciare solo due parole “Oh, merda!”.