Avvertenza: solo per fan di Nicolas Cage (che sembra continuino a essere parecchi a dispetto di ogni logica) e per amanti di pellicole dalla serie b a scendere. A Drive angry alla fine non si riesce a volergli male, perché come fai? Non trovi tantissimi concentrati di violenza, sesso, auto veloci, Nicolas Cage, effetti digitali un po' così, belle fanciulle (più che altro una, Amber Heard qui davvero molto più bella che brava) conditi da un'inclinazione grottesca e consapevolmente (lo speriamo) tamarra tanto da risultare alla fine pure divertente, almeno per chi è ben disposto verso questo tipo di junk food. Beh, a sua difesa possiamo dire Drive angry può contare almeno su una trama e una narrazione ben costruite (no, scherzo, non è vero).
John Milton... no, ma dai, davvero? Ok, ricominciamo. John Milton... no, dai, non ce la faccio... scusate. Allora. John Milton fugge dall'inferno (eddai, basta), fugge dall'inferno dicevamo, per tornare sulla Terra e salvare la sua nipotina rapita da un feroce satanista, tal Jonah King (Billy Burke), che ha l'intenzione di sacrificare la neonata durante un rituale magico; il fetente ha già ucciso figlia e genero di Milton, ormai è una questione di vendetta, tutto molto personale. Milton (Nicolas Cage) per meglio affrontare la sua cerca, salta fuori dall'inferno a bordo di una Buick Riviera del '63, solo in seguito passerà a una più scattante Dodge Charger del '69 recuperata grazie alla sua nuova conoscenza, Piper (Amber Heard), una splendida e sboccata cameriera incontrata in una tavola calda. Alle calcagna di Milton, perché non è che te ne puoi scappare dall'inferno così, senza chiedere il permesso a nessuno, c'è il contabile (ma che cazz... scusate, interpretato da William Fichtner), un'entità superiore griffata Hugo Boss, tanto spietata quanto inappuntabile ed elegante. Lungo questa strada costellata di pallottole, sesso, arti amputati, auto veloci, inseguimenti e soprattutto morti (parecchi peraltro) ci si imbatte in... eh... si, pallottole, sesso, arti amputati, auto veloci, inseguimenti e soprattutto morti, fino alla resa dei conti finale.
Nicolas Cage interpreta un personaggio che sembra consapevole di essere interpretato da Nicolas Cage, una maschera ormai riconoscibile quasi assurta a status di brand, dal punto di vista della recitazione (shhh, silenzio!) se ci fosse ancora la buonanima di Leone forse direbbe che in Drive angry il divo Cage riesca a sfoggiare due sole espressioni per tutto il film, con l'occhio e senza, e quella senza forse è la migliore. Amber Heard si mostra per la bellezza che è, entrambi i protagonisti non sono di certo aiutati da situazioni e dialoghi (quelli te li raccomando), non c'è molto da valutare, è necessario lasciarsi trasportare dal flusso, come in una puntata di Supernatural estrema (ma goliardica) e sotto acido, se si riesce a farlo, come detto prima, al film di Lussier non puoi volere male e alla fine ti ci diverti pure. L'operazione di Lussier è dichiarata fin dalla prima sequenza, è onesta, sai da subito a cosa vai incontro, è inutile comprare una vaschetta di gelato al pistacchio se il pistacchio non ti piace, non so se rendo l'idea. Se il b movie tamarro è fuori dai vostri confini Drive Angry è un'enorme vaschetta di gelato al pistacchio, cioccolata non ne trovate. Trovate una dinamica sparatoria mentre Cage fa sesso, vedete un po' voi...