Evangelic Girl Is A Gun è l’opera più libera ed emotivamente cruda dell'artista di Singapore fino ad oggi, un viaggio tra identità autodistruttive che bruciano sulla tela della post-modernità. Una propria interpretazione “cyborg” del trip-hop di Bristol e del gotico anni ‘90, l’album include produzioni di A.G. Cook, Chris Greatti, Mura Masa, Clams Casino, Fitnesss e Kin Leonn, collaboratore di fiducia di yeule e co-produttore esecutivo del suo precedente softscars (Ninja Tune, 2023).
Accompagnato da opere visive realizzate in collaborazione con l’artista Vasso Vu, Nat ?miel (yeule) esplora la dualità dell’oscurità e la propria storia personale nel ruolo di "pittrice". Attraverso melodie ipnotiche, viene ritratta la figura dell’artista tormentato, intrappolato in un’immagine, mentre la voce spettrale di ?miel agisce come un cappio emotivo sopra ritmi da club.
"Con questo album ho voluto rendere omaggio alla mia vita da pittrice", racconta, spiegando di essere influenzata dall’artista polacco Zdzis?aw Beksi?ski. "Per me, Beksi?ski rappresenta con estrema cura e bellezza le entità che si insinuano nei suoi paesaggi distopici e tranquilli. La pittura, come mezzo, riflette le mie emozioni, sia violente che delicate. Un frammento fugace della mia vita, trascritto con il colore e intrappolato nel tempo".
Le voci non trattate di yeule conferiscono all’album un senso di autenticità bruciante: la scelta di abbandonare l’autotune fa emergere una nuova crudezza. Questo cambio di stile artistico, in contrasto con i lavori precedenti più 'glitchy', nasce anche come risposta all’emergere dell’intelligenza artificiale: “Volevo dare alle mie voci un taglio grezzo e insostituibile”, spiega.
Autrice camaleontica guidata da un approccio multidisciplinare, yeule crea mondi e personaggi attraverso la propria musica, intrecciando elementi del canone classico, delle culture internet ipermoderne, della teoria accademica, dell’esoterismo e dei propri desideri più reconditi.
I singoli "Evangelic Girl Is A Gun", "Skullcrusher" ed "Eko" seguono l’acclamato album softscars, che mescolava chitarre distorte e produzioni alternative, conquistando il titolo di Best New Music su Pitchfork, oltre a recensioni favorevoli da testate come The Guardian, DIY, Resident Advisor, NPR tra le altre. Quell'album era il follow up di Glitch Princess (2022), anch’esso insignito del riconoscimento Best New Music da Pitchfork e accolto con ampio entusiasmo dalla stampa specializzata.
Il singolo omonimo, "Evangelic Girl Is A Gun" si apre con un beat frenetico, accompagnato dai versi serrati di yeule, quasi come un rap sussurrato. Nel corso del brano, yeule prega un’entità divina e oscura: un angelo caduto, bellissimo ma irraggiungibile.
«È come una lama celestiale sotto forma di beat da club, cambi di bpm a doppia velocità e patch di synth nostalgici che ho prodotto con Kin, richiamando l’elettronica dei primi anni 2010. Nella luce dell’amore e dell’ossessione si staglia la silhouette di un’ombra, diluita dal gioco malizioso dei synth e dei pattern ritmici, ma stavolta con una silhouette sexy. Un ritorno all’elettronica dark e sperimentale, in linea con ciò che oggi mi piace definire “trip club”. Luce eterna, amore eterno, profondità del cuore con una facciata superficiale. Diluisco il sangue vantablack che ribolle su carne in decomposizione», commenta.
L'amore per tutto ciò che è chimico e rumoroso, in questa preghiera auto-sacrificale dedicata alla “evangelic girl”, ha un'immagine cristallina. Il brano è accompagnato da un video diretto da yeule insieme a Neil Krug, direttore creativo già al fianco di The Weeknd, Lana Del Rey, Boards of Canada, AsAP Rocky e molti altri.
TRACKLIST
1. TEQUILA COMA
2. THE GIRL WHO SOLD HER FACE
3. EKO
4. 1967
5. VV
6. DUDU
7. WHAT3VR
8. SAIKO
9. EVANGELIC GIRL IS A GUN
10. SKULLCRUSHER