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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
Exit Music (For A Film)
Radiohead
(Parlophone)
ROCK ALTERNATIVE
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29/04/2019
Radiohead
Exit Music (For A Film)
Exit Music (For A Film) cita la grande letteratura, evocando la storia d'amore di Romeo e Giulietta (il pezzo fa parte della colonna sonora del film di Baz Luhrmann) in un commovente madrigale per voce e chitarra acustica

Nelle dodici tracce di Ok Computer, in cui il grande rock degli anni '60 e '70 (The Dark Side Of The Moon e Sgt. Pepper) e nuove idee di acustica e di sperimentazione elettronica, convivono in una dimensione sonora quasi cibernetica e aliena, Thom Yorke rende universale il proprio tormento interiore, la propria inettitudine creep, la dolorosa estraneità al mondo del suo animo fragile e malato.

La malinconia non è più casualità espressiva, afflato estemporaneo o propensione artistica; la malinconia semmai diventa, per la prima volta e in modo compiuto, progetto, genere, archetipo del rock che sarà. L'impossibile convivenza con la macchina, l'omologazione dei pensieri e dei sentimenti, il futuro incombente e minaccioso, il mondo che genera androidi e subumani, vengono sviscerati in tutta la loro sconfortante vacuità. L'uomo è solo e indifeso, parte del tutto, certo, ma anche elemento estraneo, ingranaggio arrugginito (a causa del peso delle emozioni) nella catena di montaggio dell'occidente capitalista e ipertecnologico.

OK Computer è dunque la calzante descrizione sonora di una società computerizzata al servizio della produzione e del profitto, nella quale la fragilità e la diversità vengono messe all'indice e perseguitate dalla karma police. La macchina contro l'uomo, il computer (dire OK significa accettarne l'esistenza ma non per questo sottoscriverne la logica) contro le incontrollabili emozioni umane: i Radiohead danno forma a questa dilacerante dicotomia accostando tecnologia, campionamenti e loop alla imperfetta bellezza di una voce tristissima, a derive chitarristiche di struggente dolcezza, ad aperture melodiche che sembrano possedere quasi imprimatur divino.

Canzoni che guardano al passato (Pink Floyd, Beatles, Miles Davis, Nick Drake, Can), dipingono i chiaro-scuri di una realtà-paesaggio algida e opprimente e tracciano una linea musicale verso il futuro, mantenendo sottotraccia una semplicità comunicativa che arriva a tutti. Messaggi diretti e, dunque, universali: saranno la fuga, la follia, un pensiero bizzarro, un gesto di carità o un'intuizione artistica a tenerci a galla. O più probabilmente, come accade dalla notte dei tempi, sarà l'amore, il nostro sentimento più imperfetto e totalizzante, a salvarci l’anima.

Così come succede in Exit Music (For A Film) che cita la grande letteratura, evocando la storia d'amore di Romeo e Giulietta (il pezzo fa parte della colonna sonora del film di Baz Luhrmann) in un commovente madrigale per voce e chitarra acustica . Il dialogo fra i due amanti si svela lentamente, nel delicato caliginare dell'incipit, sciogliendosi poi in un abbraccio di fragili note, in cui Yorke quasi sussurra: "Svegliati dal tuo sonno, asciugati le lacrime, oggi noi fuggiamo, noi fuggiamo". Poi, l’andamento quasi assonnato del brano si scuote, le note si fanno solenni e la canzone si gonfia in un crescendo di emozioni, il cui climax, malinconico e melodrammatico, a dispetto di un testo che diviene inequivocabilmente crudo (We hope that you choke, that you choke), incita alla ribellione dei sentimenti, perchè, si sa, l'amore vince su tutto e rende immortali, e  i freddi ingranaggi della macchina possono essere sconfitti dal piccolo, ma onnipotente gesto di un bacio.