Lykke Li annuncia EYEYE (pronunciato “EYE”), un album audiovisivo immersivo. EYEYE, il progetto più intimo di Lykke finora, la vede riunirsi al collaboratore di lunga data Björn Yttling per la prima volta dall’acclamato I NEVER LEARN, pubblicato nel 2014. Registrato nella sua camera di Los Angeles, questo nuovo lavoro è il tentativo di racchiudere una vita di ossessioni romantiche e fantasie femminili in un paesaggio ipersensoriale.
L’album verrà accompagnato da sette visual: insieme, la musica e gli elementi visivi riveleranno una storia più ampia sull’eterna ciclicità dell’amore, della dipendenza, della ricaduta e dell’ossessione (sia il titolo che la durata dell’album sono palindromi). EYEYE non è un ritorno alla forma. È il confronto finale di Lykke Li con la forma che ne ha definito la carriera. È una rottura con l’album di rottura, oltre che la Grande Opera dell’artista. Ascolta “NO HOTEL” qui.
Dopo 4 acclamatissimi lavori in studio, Lykke ha deciso di adottare una nuova palette per EYEYE e imposto una serie di regole per la produzione. Niente metronomo, niente cuffie, niente strumenti digitali. La voce è stata registrata su un microfono da batteria tenuto in mano, spesso nel momento della scrittura, così che i testi potessero avere lo stesso suono di un cuore che si spezza. L’album è stato mixato su nastro da Shawn Everett a Los Angeles. Il risultato è uno scintillante giro di giostra di 33 minuti nell’iperspazio delle emozioni, con una produzione essenziale, synth analogici e i grandi ritornelli pop che caratterizzano l'artista. “Volevo che il disco suonasse come un vocale ascoltato dopo una dose assurda di LSD”, dice Lykke.
La componente visiva di EYEYE (qui un’anteprima) sarà pubblicata insieme all’album. Diretti da Theo Lindquist e girati su una pellicola da 16mm da Edu Grau (A Single Man, Passing), i video di un minuto rappresentano frammenti della storia. Il protagonista maschile è Jeff Wilbusch (Oslo e Unorthodox). “L’idea era quella di creare l’impatto di un film ma utilizzando un video di 60 secondi attraverso lo schermo di uno smartphone, che poi è dove avvengono molte delle nostre esperienze emotive ormai”. I video rievocano i temi fondamentali dell’album, come fantasia, ripetizioni e i loop infiniti in cui ci ritroviamo prigionieri. Saranno pubblicati su tutte le piattaforme, incluse Instagram, YouTune e TikTok.