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REVIEWSLE RECENSIONI
08/08/2018
The Interrupters
Fight The Good Fight
Fight The Good Fight è un disco rapidissimo, affilato come una coltellata data di taglio, nel quale grintosissimi brani punk rock si alternano a veementi e spassosi momenti ska/rock steady

Il divertimento prima di tutto! E’ questo il leit motiv di Fight The Good Fight, terzo album della band losangelina degli Interrupters, che esce dopo quattro anni dall’omonimo esordio e due da Say it Out Loud, sophomore che nel 2016 ha conquistato il consenso di pubblico e stampa specializzata.

Prodotto da Tim Armstrong (Rancid) e mixato da Tom Lord-Alge (Blink-182, Weezer), questo nuovo full lengt non si discosta granché dal suo predecessore, riproponendo con attenzione filologica e debordante entusiasmo tutto quel bagaglio sonoro che miscela con energia ska-punk, rock steady, spezie caraibiche e una certa attitudine garage.

Non c’è nulla di veramente nuovo nella musica degli Interrupters (quartetto composto dalla bella e brava Aimee Allen alla voce, e dai tre fratelli Bivona, Jesse alla batteria, Justin al basso e Kevin alla chitarra) e i riferimenti che coglierete in scaletta richiamano alla mente tutti i padrini del genere, quali Blink-182, Rancid, Green Day, The Mighty Mighty BossTones, Bad Religion, Dropkick Murphys, Less Than Jake, The Transplants, Reel Big Fish.

Non è quindi un caso, quindi, che il combo, nei quattro anni di carriera, abbia accompagnato in tour ciascuno dei gruppi sopracitati, a dimostrazione di evidenti qualità artistiche e di quelle che soliamo chiamare stigmate dei predestinati. Diversamente, come già indicato poc’anzi, non si sarebbe certo scomodato il mentore Tim Armstrong a produrre il disco e a regalare un cameo nel divertito e caciarone punk hardcore di Got Each Others.

E’ di tutta evidenza che non è certo l’originalità la freccia più acuminata all’arco degli Interrupters; tuttavia, quanto a divertimento, come accennato a inizio articolo, questo disco non è secondo a nessuno. Breve per durata complessiva (trentadue minuti a totale) e per minutaggio delle singole canzoni (pochissime delle quali di durata superiore ai tre minuti), Fight The Good Fight è un disco rapidissimo, affilato come una coltellata data di taglio, nel quale grintosissimi brani punk rock (su tutti Gave You Everything, che nel ritornello evoca i primi Police) si alternano a veementi e spassosi momenti ska/rock steady come Rumors And Gossip o l’irresistibile singolo She’s Kerosene, tormentone estivo alternative per vacanzieri rock.

Un disco che si beve tutto d’un fiato, come una birra ghiacciata sotto la calura estiva, e che si ritorna a bere tutte le volte che viene sete. Fresco, piacevolissimo, perfetta colonna sonora da cazzeggio.