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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
18/12/2023
Live Report
Folkstone + Kanseil, 15/12/2023, Hall, Padova
“Partigiani del Folk Metal”, “I Nomadi del nuovo millennio”, potremmo definire in mille modi i rustici e veraci Folkstone, amati da un seguito di fan folti e fedeli, rimasti orfani nel 2019 quando il gruppo bergamasco decise di chiudere bottega, dopo quindici anni di attività, sette album in studio e una stanchezza che oramai era insostenibile. Tutto quello che si doveva scrivere e suonare era stato fatto. Dopo quattro anni, il ritorno ai concerti della band viene accolto con un fragore che ha spinto Lorenzo “Lore” Marchesi e la sua banda a bissare uno spettacolo che doveva essere un unicum, e invece eccoli ancora qui, come fieri briganti di montagna.
di La Redazione

“Combatterò

Nell'alba dell'aurora

Distruggerò

Esseri umani come me

Rinuncerò

Ad ogni onore e gloria

Perché per te

Rinascerò ancora”

(“Macerie”, Folkstone)

 

La fine artistica dei Folkstone ha portato un silenzio che non è stato colmato da altre band e artisti e casualmente è avvenuta nel dicembre del 2019, qualche mese prima di una pandemia che ha cambiato il mondo per quasi tre anni. Non che ora si sia tornati alla “normalità”, parola che oggi lascia il tempo che trova tra omissioni e ipocrisie, ma oggi abbiamo imparato a convivere con tante cose, mentre Lorenzo “Lore” Marchesi (voce, cornamuse, bombarde) e Roberta “Roby” Rota (cornamuse, bombarde, voce) hanno del tutto staccato con la musica e si sono dedicati alle loro montagne e a fare tutt’altro, presi, come tutti noi, da una quotidianità non facile.

Il ritorno per molti critici e chiaccheroni è stato programmato e calcolato, ma chi conosce i Folkstone sa che sono persone del tutto schiette, oneste e decisamente non pianificatrici. Dopo tre anni in cui i membri della band non si sono più incontrati, la voglia di rivedersi ha fatto scattare in tutti la volontà di fare qualcosa di speciale. Così è nata la data da headliner del 17 settembre 2023 al Metalitalia.Com Festival, felicemente andata sold out in breve tempo, che ha generato un entusiasmo tale da portare naturalmente la voglia di scrivere e registrare un nuovo brano intitolato “Macerie” (un nuovo inno di resistenza e comunanza che va ad affiancarsi alla folta rappresentanza di inni del loro repertorio storico) e l’annuncio di quattro date a dicembre, programmate per riuscire ad accontentare buona parte dei loro entusiasti fan: Orion di Roma, Viper di Firenze, Hall di Padova e Palco 19 di Asti. Inutile dire che anche questi concerti hanno raccolto grandi consensi, alcuni "tutto esaurito" (per la sorpresa dei Folkstone stessi) e hanno soprattutto confermato uno “zoccolo duro” di sostenitori che non si è mai allontanato.

 

Arriviamo quindi alla data di venerdì 15 dicembre all’Hall di Padova, in cui l'attesa è alta e la venue si riempie velocemente, con un clima d’attesa elettrico e contagioso.

Alla grande festa del folk metal partecipano anche i rodati trevigiani Kanseil, già amici e compagni di palco dei Folkstone in più occasioni e che confermano qui la loro passione e travolgente carica. Nei circa trenta minuti di spettacolo, la partecipazione del pubblico è stata forte e potente, dimostrando quanto siano stati apprezzati sia i brani collaudati sia i nuovi singoli presentati.

 

 

L’attesa per i protagonisti della serata padovana (meno fredda del previsto) è però diventata quasi spasmodica, tra cori inneggianti ai Folkstone e birre consumate per ingannare il tempo. Poco dopo le 21.30 i nove attuali componenti del gruppo si sono fatti strada sul palco senza paura e orpelli, inanellando una serie di classici che hanno ripercorso la scaletta della data del Metalitalia.Com Festival con un impatto sonoro terremotante e un’attitudine quasi punk.

Nessuna tregua per gli almeno quaranta minuti in cui Lorenzo e la band suonano a testa bassa, con una energia devastante e interagendo con un pubblico che si è immediatamente posto in totale simbiosi con loro, cantando ogni parola di brani come “Nella Mia Fossa”, “Nebbie”, “In Caduta Libera” e “Le Voci Della Sera”, pogando e mostrando una partecipazione quasi commovente, che ha di certo toccato chi suonava sul palco e spinto loro a dare tutto quello che avevano nel corpo e nel cuore.

 

 

Il concerto è continuato con una intensità veramente rara, per più di due ore densissime e ben venticinque frammenti del repertorio, che non ha dimenticato nessun pezzo rilevante, a cui si è aggiunta la già citata “Macerie”. Sono state mostrate tutte le ricche e articolate sfumature del suono della band, tra elementi folk e robustezze ritmiche felicemente fuse insieme, non dimenticando una padronanza tecnica e strumentale spesso poco citata ma sempre dannatamente presente.

In uno spettacolo memorabile in cui chi era sul palco si è totalmente unito a chi stava “sotto”, la malinconia del tour d’addio ha lasciato posto a una festa gioiosa e senza fine. Questo concerto rappresenta uno dei nuovi e meravigliosi inizi che porteranno nel 2024 i Folkstone ancora sui palchi nostrani, vogliosi di raccontare altre storie che parlano di loro e di noi. Perchè quello che ci auguriamo è che non se ne vadano più.

 

Photo credits: Domenico Stragliotto