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PREVIEW, EVENTI E COMUNICATICOMING SOON
Greetings From Nowhere
Horseloverfat
2021  (Ixtlan Research)
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30/04/2021
Horseloverfat
Greetings From Nowhere
Nuovo album per gli Horseloverfat: "Greetings From Nowhere" uscirà il 28 maggio.
di La Redazione

“Greetings From Nowhere” è il nuovo disco dei romagnoli Horseloverfat, che arriva a quasi due anni di distanza dal precedente “Rotten Civetta”. Anche questa volta veniamo proiettati in un caledoscopio di tutto quello che non va di moda, miscelato in modo casuale, 50 minuti di jingle transgenici post-proto-psych-punk-a.o.r.-kraut, nemesi space-country-rock'n'roll per nostalgici del progressive. L'album ha come tema conduttore il ricordo - a partire dalla foto di copertina che ritrae Hans Sachs (Mirko Monduzzi) da bambino, spaesato sulla groppa di un elefante al circo – e i brani sono come schizzi di canzoni passate che, filtrate dal subconscio, riemergono in maniera casuale e incontrollata, mediata dalle stratificazioni temporali. 
Come nei lavori precedenti, troviamo una band con una impressionante capacità di suonare energica senza mai deragliare, di spaziare tra diversi generi senza perdere il focus stilistico. Nel disco, seguendo un certo fil rouge psichedelico, troviamo brani dallo spirito e dalla durata punk - l'opener “Artist” , il primo singolo “Salamander” e l'apocalittica “Virus Hate” - momenti pop melodici e solari di pura ispirazione Sixties – la deliziosa “Eggs”, la title track “Greetings From Nowhere” e la indianeggiante “Molokko” con cui si chiude il disco – altri più ipnotici e tribali - come “Cascata” e la pazzesca “Socrates Eats Hemlock”, cavalcate acide che si aggirano entrambe intorno agli 8 minuti di durata, che non sfigurerebbero nella discografia di band come Black Angels o Warlocks - e persino credibilissime incursioni nel country (“Illusions”).

“Greetings From Nowhere”  è stato registrato dall'1 al 7 marzo 2020 alle Dune Recording Studio di Loris Ceroni (Riolo Terme), su banco Neve, in performance live, cioè i 6 musicisti della band hanno suonato insieme e in contemporanea tutti i brani del disco. Le voci sono state poi sovraincise il 5 e il 7 marzo. I loop di batteria elettronica di "Artist", "Socrates" e ”Virus Hate", sono stati usati come metronomo in registrazione e poi lasciati in mix.  Le tracce non sono state editate ,nel disco ci sono al massimo 4 o 5 tagli, non ci sono quantizzazioni, né copia incolla; compressioni, distorsioni, eco e ambienti sono stati lavorati in analogico. L'uso dei plug-in digitali è stato ridotto al minimo indispensabile. Il mix è stato realizzato su banco Neve sempre presso le Dune Recording Studio. “Volevamo registrare un album in modo reale, suonando in studio, affidandandoci all'esperienza e alla conoscenza del banco analogico di Loris Ceroni. Poco lavoro di computer, tanto lavoro di orecchio. Le tracce sono state registrate in poche take e non editate per mantenere la freschezza delle registrazioni ,le vibrazioni del momento, le cose belle ma anche le imprecisioni. Siamo musicisti. Ci piace suonare”.
Registrato pochi giorni prima dell'inizio del lockdown della primavera del 2020, la band ha deciso di pubblicare  “Greetings From Nowhere” solo nel momento in cui ci sarebbe stata una sorta di ripresa e di apertura. 

01) Artist
02) Eggs
03) Bright And Best
04) Cascata
05) Salamander
06) Illusions
07) Socrates Eats Hemlocks
08) Greetings From Nowhere
09) She
10) Saturday
11) Virus Hate
12) Molokko

TAGS: GreetingsFromNowhere | Horseloverfat | loudd