Per comprendere meglio la musica degli Eurythmics, duo composto dalla cantante Annie Lennox e dal polistrumentista Dave Stewart, bisogna accennare brevemente alla loro storia. Entrambi erano membri dei Tourists, band post punk attiva alla fine degli anni ’70, che abbandonarono nel 1980 per collaborare come duo e realizzare una musica che abbracciasse le nuove tendenze elettroniche. I due, che si incontrarono quando Lennox lavorava come cameriera a Sunderland, la città natale di Stewart, intrecciarono una relazione amorosa e vissero insieme per quattro anni, salvo porre fine alla loro relazione sentimentale, proprio poco prima di fondare gli Eurythmics. Scrivere e registrare come ex amanti creava, dunque, un'interessante tensione nelle loro canzoni, sempre pervase da un ambiguo mood malinconico, che era il marchio di fabbrica della scrittura di Stewart.
"Here Comes The Rain Again" è, in tal senso, un brano perfetto, perché possiede un mix di elementi apparentemente confliggenti, come l’accostamento di un si minore a un si naturale, che danno al brano un senso di sospensione. La canzone è triste, sofferta, quasi sconsolata (il testo tratteggia un paragone tra il sentimento di un amore non corrisposto con la pioggia che cade), tanto da risucchiare l’ascoltatore in una spirale discendente, anche se a un certo punto, quel verso “parlami come fanno gli amanti” sembrerebbe ribaltarne il senso. È quasi come vagare dentro e fuori dalla malinconia, avvolti dalla bellezza oscura di una rosa che sboccia mentre intorno il giardino avvizzisce.
Invece del tradizionale schema strofa-ritornello-strofa, "Here Comes The Rain Again" alterna una prima sezione ("Here comes the rain again") a una seconda ("So baby talk to me") con pochissime variazioni, a parte un breve bridge strumentale al centro del brano. Questo crea una sensazione di monotonia, come di pioggia che continua a cadere.
Il brano fu scritto dai due durante un soggiorno al Mayflower Hotel di New York. Stewart era uscito sulla 46esima strada e aveva comprato una delle prime tastiere Casio, lunga circa 50 centimetri con tasti molto piccoli. Era una giornata nuvolosa. Annie era seduta nella stanza d’albergo, mentre il songwriter provava la tastiera suonando brevi accordi malinconici, seduto sul davanzale della finestra. E mentre Steward continuava a suonare, la Lennox, che guardava fuori dalla finestra il cielo grigio ardesia sopra lo skyline di New York, iniziò a cantare spontaneamente la frase "Here Comes The Rain Again".
La canzone fu, quindi, registrata in una vecchia chiesa trasformata in studio, ma nonostante lo studio non fosse ancora finito, l’etichetta condusse sul posto un’intera orchestra. Così trenta archi hanno dovuto improvvisare suonando nei corridoi e persino nei bagni. Il brano è stato poi mixato unendo l'orchestra ai suoni elettronici creati da un sequencer e da una drum machine.
Il video che accompagna il brano è stato girato nelle isole Orcadi, in Scozia, dove Annie Lennox canta la canzone dentro e intorno a una nave affondata. Per tutto il tempo, vediamo Dave Stewart che la riprende con una videocamera, come se la perseguitasse. "Tutti i video esprimono un mondo interiore che si intreccia tra me e Dave, le nostre tensioni emotive", dichiarò la Lennox alla rivista Q nel 1991.
La canzone fu distribuita come terzo singolo estratto dall’album Touch nel Regno Unito, e come primo singolo negli Stati Uniti, raggiungendo rispettivamente l’ottava piazza delle classifiche britanniche (divenendo così il quinto singolo consecutivo a raggiungere i primi dieci posti) e il quarto posto di Billboard 100.

