Il gioco del silenzio, il quinto album dei TV Lumière, consolidata formazione italiana a cavallo tra aneliti noise-rock e cantautorato di matrice dark folk, sarà pubblicato in formato CD e digitale il 29 novembre 2024 e in formato vinile nel 2025, per l’etichetta indipendente italiana I Dischi del Minollo.
Il gioco del silenzio, con otto brani inediti e una bonus track, è la perfetta sintesi creativa delle precedenti produzioni della band, un mix fra ballate dalle sfumature folk e linee ritmiche tanto ipnotiche quanto incalzanti, immerse in imponenti muri di suoni, che sono ormai il marchio di fabbrica della band, chitarre dagli echi noise, a tratti dalle sfumature morriconiane, il tutto narrato in sognanti canti baritonali.
Le atmosfere post-belliche, le traversate oceaniche e le ambientazioni primo-novecentesche, lasciano spazio qui a tematiche sociali, considerazioni relative al pensiero critico, all'omologazione sociale e al ruolo dei media, pur mantenendo la forza stilistica evocativo-poetica tipica del percorso della band, grazie alle svolte intimiste ed esistenziali, con immaginate conversazioni mai avvenute verso amori perduti e un avvolgente senso di incomunicabilità.
Il percorso di ascolto ci porta al cliché western di “Ultima corsa”, al testo tratto dalla struggente poesia dell'amico Germano Innocenti “Eppure l'ho persa”, fino ad arrivare alla strumentale “Per confortare il tuo pianto” che, nel suo “silenzio” testuale, parla al cuore non meno degli altri brani.
Firma mix e master dell’album, ed è special guest in molti brani, il “padrino” Amaury Cambuzat (già produttore artistico della prima e della terza pubblicazione di TV Lumière), polistrumentista francese, chitarrista della leggendaria band tedesca Faust, fondatore degli Ulan Bator, collaboratore tra gli altri di Michael Gira (Swans), James Johnston (Gallon Drunk, Bad Seeds) e Massimo Volume, sino al recente progetto solista I feel Like a Bombed Cathedral.
Oltre a lui, l’album vede come special guests anche Luca “Swanz” Andriolo (suoi i progetti Swanz The Lonely Cat e Dead Cat in a Bag), che con il suo banjo aggiunge atmosfere morriconiane al singolo “Ultima corsa”, e Antonio Tonietti, che ha contribuito alla nuova versione a distanza di quindici anni della bonus track “Mondanità” nella versione CD/digitale, brano già presente nel precedente album di TV Lumière Per amore dell’oceano.
“Ultima corsa” è il singolo scelto per il video di lancio dell’album, uno short road movie evocativo, scritto e diretto da Sébastien Lerévérend. Un richiamo ad atmosfere western senza tempo vicine a Calexico, Morricone, Leone, Jodorowsky e accompagnate dal banjo di Luca Andriolo (Swanz The Lonely Cat). Visioni incubatiche scorrono una dietro l’altra, l’inquietudine non fa che crescere, e quando la musica si conclude, non restano che domande senza risposta.
TV Lumière bio
I TV Lumière si formano in Umbria a cavallo tra il 1999 e il 2000 per mano dei fratelli Federico e Ferruccio Persichini, cui si aggiungono il batterista Yuri Rosi e la bassista Irene Antonelli, poi sostituita nel 2015 da Alessandro Roncetti, e infine nel 2019 dall’ecclettica polistrumentista Marta Paccara.
Influenzati dagli ascolti di musicisti come Nick Cave and the Bad Seeds, Joy Division, Swans e Sonic Youth, la band ha all’attivo un EP, quattro album e un lungo numero di esibizioni dal vivo in Italia e in Europa, inclusi concerti con la band Ulan Bator del musicista di fama internazionale Amaury Cambuzat, produttore artistico del primo album omonimo (TV Lumière, 2005).
Nel 2008 la pubblicazione per Seahorse Recordings del secondo album Per Amor dell'Oceano, con Paolo Messere (Blessed Child Opera / Ostara’s Bless) come produttore artistico, mentre nel 2011 esce il terzo album Addio! Amore Mio, prodotto nuovamente da Amaury Cambuzat per la Acid Cobra Records.
Nel 2019 inizia la collaborazione con la label I Dischi Del Minollo attraverso la pubblicazione dell'album Avrei dovuto odiarti, nato dalla magistrale produzione di Carlo Zambon, e nel 2024 con l’ultima release Il gioco del silenzio che vede la produzione artistica dello stesso Ferruccio Persichini e la consolidata collaborazione con Amaury Cambuzat.