«"Il primo cane" parla di perdita come, d'altronde, tutto il resto dell'album Cose in cui non ci sei più. Il singolo affronta quel momento in cui, per la prima volta, la morte si presenta all'interno di una vita: quel senso di colpa che deriva dall'incapacità di salvare le cose che amiamo.
L'immaginario del videoclip, girato in modalità night-vision, in bassa definizione e in formato verticale, recupera il senso di solitudine di una camminata notturna a Milano.
La città, attraverso il testo del brano, si trasforma nel teatro di un dolore che si riflette nelle sue superfici fino a invadere il “centro commerciale” e “il bosco verticale”, restituendo così l’immagine patinata e straziante di un oggetto perduto».