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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
I'll Be Around
The Spinners
1973  (Atlantic)
BLACK / SOUL / R&B / FUNK / HIP-HOP
all TRACKS
16/01/2023
The Spinners
I'll Be Around
Dopo gli anni '60 passati sotto l'egida Motown, gli Spinners raggiungono il tanto sospirato successo passando all'Atlantic, con cui pubblicano I'll Be Yours, il loro più grande successo.

Gli Spinners sono stati (e sono tutt’ora, nonostante dei membri originari sia rimasto solo Henry Fambrough) un gruppo vocale rhythm and blues americano formatosi a Ferndale, Michigan, nel 1954. Hanno vissuto, negli anni ’60, i giorni gloriosi della Motown, senza tuttavia mai riuscire a sfondare veramente. La svolta commerciale, però, arrivò nel decennio successivo, quando nel 1972, lasciata la Motown, firmarono per l’Atlantic.

Se prima gli Spinners erano una band molto stimata, ma insignificante da un punto di vista commerciale, da questo momento in avanti, il cantautore e produttore Thom Bell prenderà saldamente il timone della band, che si trasformerà uno dei più acclamati gruppi soul degli anni ’70, piazzando con il loro primo album post Motown (Spinners del 1973) ben cinque singoli nella top 100 statunitense (di cui, due, nella top ten).

Gran parte della fortuna degli Spinners la si deve a un singolo, I'll Be Around, che originariamente era stato pubblicato come lato B del loro primo singolo per l’Atlantic, How Could I Let You Get Away. Le radio dell’epoca, però, quasi snobbavano quest’ultima canzone, dando la precedenza nei passaggi radiofonici a I’ll Be Around, che raggiunse così la piazza numero tre delle classifiche americane (How Could I Let You Get Away arrivò solo settantasettesima), vendendo oltre un milione di copie.

La canzone si apre con un riff di chitarra acchiappone, agile e immediatamente riconoscibile, e con un ritmo felpato e sensualissimo, che la rende irresistibile. Ed è quasi impossibile non sentirsi felici, non appena questa ballata si accende, grazie a quel ritornello traboccante di amorevoli intenti: “Ogni volta che mi chiamerai, io ci sarò, Ogni volta che mi vorrai, ci sarò Ogni volta che avrai bisogno di me, ci sarò. Saró in giro”. I’ll Be Around sembra proprio un dolce sonetto d’amore di cui è destinataria una fortunata ragazza che sarà ricoperta d’attenzioni.

Peccato, però, che il ritornello così toccante finisca quasi per oscurare altri versi molto meno noti di questa melodia apparentemente romantica: “Questo è il nostro bivio, L'ultimo atto del (nostro) amore. Non c'è nessun posto dove andare, oh no. Hai fatto la tua scelta, ora tocca a me…” Altro che amore! I’ll Be Around parla di un rapporto che è già collassato, e questa ballata sensuale è in realtà una supplica disperata di un uomo recentemente abbandonato, mentre racconta all'amore della sua vita che l’aspetterà ancora, non importa quanti soli sorgano e tramontino. Il romanticismo non manca, certo, ma il mood del brano è più quello di una condanna senza appello, di una ferita aperta che non si rimarginerà mai più.

Questo testo così triste, fu scritto da Phil Hurtt, un compagno di scuola di Thom Bell, che aveva una smisurata passione per la lettura, tanto da aver iniziato a leggere i primi libri all’età di tre anni. Hurtt, che poi divenne apprezzato songwiter e produttore, quando scrisse le liriche di I’ll Be Around viveva un momento spensierato e felice della propria vita, e non aveva mai provato veramente i patimenti d’amore. Tuttavia, essendo un lettore onnivoro, si era immaginato questa storia d’abbandono e dolore, usando esattamente le stesse parole che avrebbe potuto usare un amante ferito. Hurtt, a dispetto del cognome, non aveva il cuore spezzato, semplicemente aveva un’immaginazione fervida e sapeva scrivere molto bene.