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In Triennale Milano il 20 luglio la preview di JAZZMI 2023
Makaya McCraven
2023  (Nao Uao / Costello's Booking)
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10/07/2023
Makaya McCraven
In Triennale Milano il 20 luglio la preview di JAZZMI 2023
Il 20 luglio, sul palco del giardino della Triennale di Milano per la preview ufficiale di JAZZMI 2023 ci sarà Makaya McCraven. Il talentuoso musicista, compositore e producer americano presenterà dal vivo l'ultimo album "In these times", osannato da critica e pubblico e candidato a ben tre Grammy Awards.
di La Redazione
Definire Makaya McCraven è complesso e allo stesso tempo semplicissimo.
Artista dalla sensibilità innata e dall'impulsivo contatto con l'essenza del ritmo e della melodia, ma anche studioso della musica e dello strumento dall'approccio totalizzante e metodico, il batterista, compositore e producer americano (ma nato a Parigi) Makaya McCraven è uno dei principali protagonisti, nonché pionieri, di un nuovo filone musicale che è ormai tra i più affermati al mondo e che parte dalla sua America da una parte, e dagli UK dall'altra.
Con il suo operato, da diversi anni ormai, ha infatti dato vita a un'evoluzione della musica jazz che rispecchia esattamente la sua personalità e il suo duplice approccio alla musica: quello più colto, fatto di studio e di ore passate sullo strumento, e quello più primordiale, che mette al centro la musica, la contaminazione e la creatività.
 
Definire la sua musica jazz però, non è sufficiente: Makaya a tutti gli effetti unisce e ridisegna passato, futuro e presente del suono, destrutturando arrangiamenti predefiniti a cui dà nuovi significati sonori.
Con un enorme bagaglio culturale legato alla musica e un'adolescenza ben radicata negli anni '90 (durante il pieno dell'esplosione della hip hop culture in America), l'artista è innegabilmente il nuovo capostipite e designer del beat contemporaneo, a cui dà una nuova e personale visione che vede l'impulso dell'elettronica odierna in perfetta armonia con la tradizione storica di ri-appropriazione del jazz tradizionale da parte dei dj e producer della scena hip hop.
 
Il suo processo di sperimentazione e di unione tra improvvisazione e sampling inizia con Cold Duck Complex nel 2006, primo tentativo di avvicinamento tra il mondo jazz e quello hip hop, e continua con i dischi In the Moment (sicuramente tra i suoi lavori di maggior successo) prima e Highly Rare, Where We Come From e Universal Beings poi.
 
Il suo ultimo lavoro, quello che presenterà il 20 luglio sul palco del giardino della Triennale di Milano, si chiama In these times, è uscito nel 2022, ed è stato osannato da critica e pubblico, tanto da essere candidato a ben tre Grammy Awards.
Un'esperienza assolutamente irrinunciabile per il pubblico dell'estate musicale milanese.
 
 
 
 
Giardino Triennale Milano, viale Emilio Alemagna 6, Milano
Apertura porte ore 21:00
 
Biglietti in vendita su circuiti DICE e TicketOne a 23€ + dp.
 
 
Evento in collaborazione con Bass Culture e Ponderosa Music & Art
 
 
 
Biografia
 
Makaya McCraven è un batterista, compositore e producer, tra i più prolifici della scena contemporanea. Il suo ultimo album In These Times è il gran finale di un progetto lungo più di 7 anni, che si aggiunge al suo ricco catalogo.
Vice, Rolling Stone, The Guardian, NPR, hanno tutti lodato le sue capacità e il suo gusto nel dare nuova vitalità al jazz, come non si sentiva fare da tempo.
 
Nato a Parigi nel 1983 da madre ungherese (la cantante e flautista Ágnes Zsigmondi) e padre Afroamericano (il batterista jazz Stephen McCraven), Makaya cresce nella vibrante zona di Northampton, Massachusetts, dove il padre condivideva palchi e sessioni con il sassofonista ed etnomusicologo Marion Brown, il pluri-strumentista Yusef Lateef e il sassofonista Archie Shepp, oltre che con una lunga serie di musicisti Gnawa africani.
 
Questa commistione di generi a cui si abitua sin da piccolo, definisce il suo mood, una vera e propria filosofia folk all’interno dello “schema jazz”. Dall'altro ne trova naturale e arricchito riflesso studiando la musica di sua madre, che lo porterà a una profonda scoperta del ruolo sociale della stessa, e di come possa essere importante nel costruire e riflettere una comunità e le sue necessità.
 
Partendo da questo melting pot culturale, da buon figlio degli anni 90, verrà naturalmente attirato verso il rap. Tenta di "diminuire" il gap tra jazz e hip hop col suo primo progetto (2006), Cold Duck Complex, che lo porterà ad aprire i concerti di The Pharcyde, Wu Tang Clan e molti altri.
La sua incredibile attitudine non passerà quindi inosservata, e di lì a poco condividerà i palchi con gente come Willie Pickens, Marquis Hill e Jeff Parker.
 
Tra il 2012 e il 2015 collaborerà a tantissimi progetti fino alla release del suo doppio LP di In The Moment, “Album of the Week'' per Gilles Peterson su BBC 6Music, è nell'elenco dei migliori dischi dell'anno di PopMatters, NPR, e del Los Angeles Times. Il processo di sperimentazione e di unione tra improvvisazione e sampling continua poi con Highly Rare del 2017 e Where We Come From e Universal Beings del 2018, che sono impreziositi dalle collaborazioni con Nubya Garcia, Shabaka Hutchings da Londra, Junius Paul e Tomeka Reid di Chicago, Anna Butterss and Miguel Atwood-Ferguson da Los Angeles, e Brandee Younger e Dezron Douglas da New York.
Nel 2020 remixa l'ultimo disco di Gil Scott-Heron (del 2010, I’m New Here) con la release New Again: A Reimagining by Makaya McCraven, uscito per Universal Beings E+F Sides, per poi dare vita nel 2021 a Deciphering the Message, uscito per Blue Note.
In These Times è quindi il sunto di tutte le esperienze di Makaya, uno studio iniziato sette anni fa e finito solo adesso: un suono che connette passato e presente ma puntando al futuro, in una continua e mai banale evoluzione.